Targa in memoria di Carlo Emilio Gadda


La targa in questione, situata in Via Merulana, nel Rione Monti, ricorda lo scrittore Carlo Emilio Gadda (Milano 1893-Roma 1973), ed è situata presso la via "protagonista" del suo celebre romanzo "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana" (1957).
La targa è stata qui posta dal Comune di Roma nel 1997.

Targa in memoria di Luca e Guido Ziluca


La targa in questione, situata in Vicolo del Governo Vecchio, nel Rione Parione, ricorda Luca e Guido Ziluca, tenente di cavalleria morto in Libia nel 1914 il primo, tenente degli alpini morto sulle Alpi nel 1915 il secondo.
La targa è stata qui posta dalla madre dei due, Bianca, in una data non specificata.

Targa in memoria di Ernesto Nathan


La targa in questione si trova in Via Torino, nel Rione Castro Pretorio, ricorda Ernesto Nathan (Londra 1845-Roma 1921), Sindaco di Roma dal 1907 al 1911, che in questa casa abitò.
La targa è stata qui collocata dal Comune di Roma nel 1994.

Targa in memoria di Vittorio Alfieri


La targa in questione, situata in Via Torino, nel Rione Castro Pretorio, ricorda il letterato Vittorio Alfieri (Asti 1749-Firenze 1803) ed è situata nel luogo in cui, fino alla costruzione del Teatro dell'Opera, si trovava il Villino Strozzi in cui Alfieri abitò durante la sua permanenza a Roma.
La targa è stata qui posta dal Comune di Roma il 9 Febbraio 1923.

Targa in memoria di Rudolf Nureyev


La targa in questione, situata in Via Torino, nel Castro Pretorio, ricorda il ballerino e coreografo russo naturalizzato austriaco Rudolf Nureyev (Irkutsk 1938-Parigi 1993), ed è situata presso il Teatro dell'Opera, dove Nureyev si esibì.
La targa è stata qui posta nel Gennaio 1995, ma non è specificato da chi.

Targa in memoria di Nicola Ugo Stame


La targa in questione, situata in Via Torino, nel Rione Castro Pretorio, ricorda il tenore e partigiano italiano Nicola Ugo Stame (Foggia 1908-Roma 1944), ed è situata presso il Teatro dell'Opera, luogo dove si trovava quando nel 1939 vene arrestato. Morì nel 1944 nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
La targa non specifica nè chi l'abbia posta, nè quando.

Targa in memoria di Renzo Rossellini


La targa in questione, situata in Via Torino, Rione Castro Pretorio, su un lato del Teatro dell'Opera, ricorda il compositore e critico musicale Renzo Rossellini (Roma 1908-Monte Carlo 1982), fratello del regista Roberto.
La targa è stata qui posta dal Teatro dell'Opera nel 1992, a dieci anni dalla scomparsa di Rossellini.

Targa in memoria di Dante Alighieri



La targa in questione, situata in Piazza Giuseppe Gioacchino Belli, nel Rione Trastevere, ricorda il Sommo Poeta, Dante Alighieri (Firenze 1265-Ravenna 1321), che in questa casa, già Palazzo Anguillara, abitò.
La targa è stata qui posta nel Settembre 1921, in occasione dei Seicento anni dalla morte del Poeta, ma non è scritto chi la abbia posta.

Targa in memoria di Andrea Moneta


La targa in questione si trova a Piazza della Minerva, nel Rione Pigna, e ricorda il Carabiniere Andrea Moneta (Roma 1969-Bologna 1991), vittima,  insieme ai suoi colleghi Otello Stefanini e Mauro Mitilini, della Banda della Uno Bianca, in quella che è ricordata come Strage del Pilastro, e che in questa zona abitava.
La targa è stata qui posta dal Comune di Roma in una data non specificata.

Targa in memoria di Alessandro Gavazzi


La targa in questione, situata in Piazza di Ponte Sant'Angelo, nel Rione Ponte, ricorda Alessandro Gavazzi (Bologna 1809-Roma 1889), religioso, Padre Barnabita, già Cappellano dell'esercito di Garibaldi, lasciò la Chiesa Cattolica per fondare il primo nucleo della Chiesa Metodista Italiana. La targa, infatti, è posta proprio a fianco della Chiesa Metodista di Roma, fondata dal Gavazzi nel 1877.
Non è scritto sulla lapide chi l'abbia posta, nè quando.

Sant'Andrea dei Vascellari


La Chiesa di Sant'Andrea dei Vascellari si trova in Via dei Vascellari, all'angolo con Via dei Salumi, nel Rione Trastevere. Oggi è sconsacrata, e adibita a usi non religiosi, ma conserva ancora l'aspetto di un edificio di Culto.
La Chiesa sembra risalire al tempo del Pontificato di Papa Pasquale I (817-824), e, negli anni, molti documenti la ricordano con diversi nomi. Si può presumere che il primo fosse "Sant'Andrea de Scaphis", appunto per via degli scafi, le piccole imbarcazioni che erano in gran numero presenti nella vicina riva del Tevere. Non è un caso che Via dei Vascellari era detta, nel Medioevo, "Contrada di Sant'Andrea degli Scafi".
Successivamente, per corruzione popolare, ha probabilmente avuto altre denominazioni, come Sant'Andrea de Claviis, de Acafis, de Schiaffis, delle Scafe, fino addirittura a Sant'Andrea degli Scacchi.
Nel 1572, sotto Papa Gregorio XIII, la Chiesa cessa di essere una Parrocchia, e viene fatta ricadere sotto la giurisdizione di San Salvatore de Pede Pontis, il cui Parroco la affidò all'Università dei Mercanti di Salumi che la restaurano. Nel 1575, quest'università si unisce in un sodalizio con l'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di Santa Cecilia, sodalizio di cui la Chiesa diviene l'Oratorio. E' ad opera della nuova Confraternita che, nel XVII Secolo, la Chiesa è restaurata, e riceve l'aspetto attuale.
L'interno della Chiesa
Nel XVIII secolo la Chiesa è affidata all'Università Vascellari, i fabbricanti di vasi e boccali (da corruzione di vasellari), che danno il nome alla via. Da questo momento la Chiesa prenderà il nome di Sant'Andrea dei Vascellari, e nel giorno del Corpus Domini inizierà ad essere svolta la processione dei Vascellari, o dei Boccalari, che partendo dalla Chiesa girava per questa zona di Trastevere portando una Croce e il Gonfalone della Confraternita.
Nel 1801 l'Università dei Vascellari è soppressa, ma la Confraternita continuerà ad esistere fino al 1945. Nonostante ciò, già nel 1878 l'edificio versava in condizioni di rovina tanto che fu sconsacrata e, nel 1942, adibita ad usi profani. Oggi l'edificio si presenta con una facciata molto semplice ed un portale rinascimentale. All'interno sono rimaste due colonne dove era l'altare, mentre del pavimento, fatto di formelle di maiolica "secondo l'arte dei vasellari", non rimane traccia.

Il portale della Chiesa di Sant'Andrea dei Vascellari

Targa e busto in memoria di Giggi Zanazzo


La targa ed il busto in questione si trovano in Via dei Delfini, nel Rione Sant'Angelo, e ricorda il poeta romanesco, commediografo e studioso della tradizione Romana, Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo, noto col nome di Giggi Zanazzo (Roma 1860-Roma 1911), che in questa casa nacque.
Il busto bronzeo, affiancato da due putti, è stato realizzato nel 1929 dallo scultore Amleto Cataldi, e la targa, in cui sono citati alcuni suoi versi riguardanti la casa natìa, sono stati qui posti da "i concittadini memori".


Targa in memoria di Carlo Zaccagnini


La targa in questione, situata in Via Arenula, nel Rione Regola, ricorda l'antifascista Carlo Zaccagnini (Roma 1913-Roma 1944), fondatore dell'Unione Nazionale per la Democrazia Italiana (UNDI), ucciso il 24 Marzo 1944 nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
La targa, posta sulla casa dove Zaccagnini nacque, è stata qui collocata "dagli amici" (come riportato nella lapide) in una data non specificata.

Targa in memoria di San Giuseppe Calasanzio


La targa in questione, situata in Via di Santa Dorotea, sulla facciata dell'omonima Chiesa, nel Rione Trastevere, ricorda San Giuseppe Calasanzio (Peralta del Sal 1557-Roma 1648), fondatore dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, che presso la Chiesa di Santa Dorotea dette inizio alle sue Scuole Pie.
La targa è stata qui posta il 27 Novembre 1947 dai Padri e gli ex allievi delle Scuole Pie, in occasione dei 350 anni dalla loro fondazione.

Targa in memoria di Giovanni Cadolini


La targa in questione si trova in Piazza dell'Enciclopedia Italiana, nel Rione Sant'Angelo, e ricorda il patriota Garibaldino e politico Giovanni Cadolini (Cremona 1830-Roma 1917), che in questa casa morì.
La targa non specifica chi l'abbia collocata, nè quando.

Targa in memoria di Pietro Paolo Trompeo


La targa in questione si trova in Piazza dell'Enciclopedia Italiana, nel Rione Sant'Angelo, e ricorda lo scrittore Pietro Paolo Trompeo (Roma 1886-Roma 1958), che nell'edificio in questione visse per cinquant'anni (come specificato nella targa).
La lapide è stata qui posta nel 1971 ad opera del Comune di Roma: questo significa che, quando vi fu collocata, la Piazza era ancora parte della limitrofa Piazza Paganica, poichè ha assunto la denominazione attuale di Piazza dell'Enciclopedia Italiana solo nel 1992.

Targa in memoria di Pietro Cossa


La targa in questione si trova in Via del Governo Vecchio, nel tratto della strada compreso nel Rione Ponte, e ricorda il drammaturgo Pietro Cossa (Roma 1830-Livorno 1881), che in questa casa nacque.
La targa è stata qui posta dal Comune di Roma nel 1882.
A Roma esiste anche un'altra lapide dedicata a Pietro Cossa, in Vicolo della Torre, presso la casa in cui visse tra il 1874 ed il 1879.
Dal marzo 2015, tuttavia, la targa risulta essere stata rimossa: ne è rimasta in loco la sola cornice. Non è stato reso noto se si tratta di un fatto provvisorio o definitivo, ne se si tratta di un restauro (la targa stava visibilmente uscendo dalla sede della cornice) o altro.


Targa in memoria di Stendhal


La targa in questione, situata in Piazza della Minerva, nel Rione Pigna, ricorda lo scrittore Marie-Henry Beyle, noto come Stendhal (Grenoble 1783-Parigi 1842), ed è situata presso l'Hotel Minerva, nel quale, prima di essere adibito ad albergo ("già Palazzo Conti", recita la lapide) abitò tra il 1834 ed il 1836.
La targa è stata posta l'8 Marzo 1964, ma non è specificato da parte di chi.

Targa in memoria di Josè de San Martin


La targa in questione, situata in Piazza della Minerva, nel Rione Pigna, ricorda l'eroe Argentino, protagonista dell'indipendenza del suo paese, del Cile e del Perù, Josè de San Martin (Yapeyù 1778-Boulogne sur Mer 1850), che qui, nell'Hotel Minerva, alloggiò nel Febbraio 1846.
La targa è in lingua spagnola, e non da indicazioni su quando e da chi sia stata posta.

Arco di Paolo V


L'Arco di Paolo V si trova lungo la Via Aurelia Antica, al confine tra il Quartiere Gianicolense e il Quartiere Aurelio.
L'opera fu costruita per volontà di Papa Paolo V, il quale, nel 1612, decise di ripristinare l'antico acquedotto Traiano, che riforniva d'acqua Roma dai monti Sabatini, dandogli il nuovo nome di Acqua Paola.
Per realizzare quest'opera, fu incaricato Giovanni Fontana, fratello maggiore di Domenico, e per ottenere i fondi necessari furono introdotte delle tasse sulla carne e sul vino. Come mostra monumentale del nuovo acquedotto fu costruito il cosiddetto "Fontanone del Gianicolo", ai cui lavori partecipò anche Flaminio Ponzio.
Nell'ambito del ripristino dell'antico acquedotto, tutt'oggi ben visibile lungo via Aurelia Antica, Papa Paolo V decise, nel tratto in cui il nuovo acquedotto attraversa questa strada, di costruire un arco monumentale.

I condotti dell'Acqua Paola Acqua Traiana e l'Arco di Paolo V
L'arco è ad un fornice, rivestito di peperino, esternamente è rivestito di travertino. Nelle lunette sono raffigurati due draghi, mentre nella voluta dell'arco di volta è scolpita un'aquila, si tratta degli emblemi dello stemma Borghese.


Superiormente si trovano, da entrambi i lati, le iscrizioni che commemorano il ripristino dell'antico acquedotto. In quella verso Roma è scritto: PAVLVS V ROM. PONT. OPT. MAX. AQVAEDVCTVS AB AVG. CAES. EXTRVCTOS AEVI LONGIN QVA VETVSTATE COLLAPSOS IN AMPLIOREM FORMAM RESTITVIT ANN. SAL. MDCIX PONT. V. Nell'iscrizione è contenuto un errore, infatti è scritto "AB AVG. CAES. EXTRUCTUS", che significa "Costruito dall'Imperatore Augusto". Questo errore ci fa pensare che, al tempo del ripristino, si pensava di aver restaurato l'Acqua Alsietina, costruita da Augusto per alimentare la Naumachia di Trastevere, e non l'acqua Traiana.
Sul versante verso la campagna è scritto: PAVLVS V ROM. PONT. OPT. MAX. PRIORI DVCTV LONGISSIMI TEMPORIS INIVRIA PLANE DIRVTO SVBLIMIOREMQVE A FVNDAMENTIS EXTRVXIT ANN. SAL. MDCIX PONT. V.
Sul grande cornicione due volute sorreggono due stemmi papali di Paolo V in un cartiglio. Alle estremità dell'arco si trovano quattro sfere decorative su pilastrini.


Nell'aprile del 1849 si scatenò, proprio sulla Via Aurelia, l'assedio di Roma, con la grande battaglia del 30 aprile che si svolse in parte ai piedi dell'arco, e subì alcuni danni.


L'arco è anche noto con il nome di Arco di Tiradiavoli. Riguardo l'origine di questo nome, con cui fino al 1914 era chiamato questo tratto di Via Aurelia Antica, esistono due ipotesi. La prima è quella per cui le numerose memorie di Martiri Cristiani presenti sulla via avrebbero "tirato via i diavoli", mentre la seconda è legata a Donna Olimpia Maidalchini, cognata di Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), che, stando ad una leggenda, compariva presso Ponte Sisto su un carro trainato da cavalli dagli occhi di fuoco e, passando da questa strada, la conduceva a Villa Pamphilj.

Targa in memoria di Amelia Rosselli


La targa in questione, situata in Vicolo del Corallo, sul versante della strada che fa parte del Rione Ponte, ricorda la poetessa Amelia Rosselli (Parigi, 1930-Roma, 1996) ed è situata presso la casa in cui visse.
La targa non indica nè l'anno in cui è stata posta, nè ad opera di chi cià sia avvenuto, e riporta alcuni versi della sua raccolta di poesie "Improptu".