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Rione Testaccio



Il Rione Testaccio sorge nella zona pianeggiante compresa tra il Colle Aventino, Il Tevere e le Mura Aureliane, intorno al Monte Testaccio. 
Al tempo dell'Antica Roma sorgeva lungo il Tevere, in questo territorio, l'Emporium, ovvero il porto fluviale che, nel II Secolo a.C., andò a sostituire il Foro Boario, ormai insufficiente per i crescenti commerci della Città di Roma. La costruzione dell'Emporium cambiò radicalmente questa zona: con esso sorsero nuove costruzioni, come il Porticus Aemilia, e pian piano, i vari cocci (testae in Latino) delle anfore provenienti dalle navi commerciali, vennero gettate in un punto del Rione. 
Negli anni, queste testae accumulate furono, secondo alcuni, oltre 25 milioni, e formarono un vero e proprio Monte artificiale, il Mons Testaceus, ovvero il Monte Testaccio, o Monte dei Cocci. I marmi che venivano trasportati dall'Emporium, invece, dettero il nome alla Via Marmorata.
Con la fine dell'Impero Romano, l'Emporium fu abbandonato e, con esso, il territorio di Testaccio. Sappiamo che nel Medioevo in questo territorio veniva fatto un palio, cose che fece rinominare il Monte, per un certo periodo, Mons de Palio.
Per Secoli quest'area fu campestre, e prospicenti al Monte sorgevano i Prati di Testaccio, di fatto un antenato degli attuali parchi pubblici.

Il Monte Testaccio in un'immagine del XIX Secolo

Dopo l'unità d'Italia, la zona iniziò a cambiare: nella parte compresa tra Testaccio e l'inizio della Via Ostiense, nacque un'area industriale, il PRG del 1883 previde l'edificazione del rione con grandi palazzi, su una rete viaria a scacchiera, i primi edifici sorsero su Via Marmorata e Piazza Testaccio.

Testaccio nel 1888

A Testaccio, nel 1888, venne costruito il nuovo Mattatoio, inaugurato nel 1891, che rimarrà attivo fino al 1975. Nel 1909 iniziarono le prime costruzioni di quello che sarà un caso di edilizia popolare pianificata, con le case dell'ICP, progettate da Giulio Magni sul Lungotevere. 
Nacque così il Rione Testaccio, un Rione popolare dalla forte identità e custode della verace romanità. 
Nel 1928 venne costruito, in questa zona, il Campo Testaccio, ovvero lo Stadio di Calcio in cui la Roma disputò le partite casalinghe dal 1929 al 1940, anno della sua demolizione. Il campo è stato, negli ultimi anni, ricostruito, anche se di dimensioni inferiori.
Sempre negli ultimi anni, il Rione ha visto una parziale riqualificazione, con la costruzione del nuovo Mercato, e l'installazione nel Mattatoio di una sezione del MACRO e della Facoltà di Architettura di Roma Tre, fattori che hanno portato ad una parziale gentrification del Rione.
Oggi il Rione conserva una forte identità, ed è considerato una delle zone Romane per eccellenza: si possono trovare, infatti, negozi e ristoranti che sanno conservare in questo modo la propria Romanità. Parallelamente, come detto, è avvenuta una parziale gentrification che si può notare con il parallelo sviluppo di locali più "di tendenza". 
L'area immediatamente sotto il Monte Testaccio, molto suggestiva, è una delle zone principali della Movida di Roma, ed è particolarmente ricca di locali e discoteche.

Chiese:
Santa Maria della Divina Provvidenza
Santa Maria Liberatrice

Cimiteri:
Cimitero Acattolico

Edicole Sacre:

Monti:
Monte Testacccio (Monte de' Cocci)

Musei:
MACRO
Museo della Via Ostiense

Palazzi:

Siti Archeologici:



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