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San Dionisio alle Quattro Fontane

La Chiesa di San Dionisio alle Quattro Fontane in un dipinto di Achille Pinelli del 1834
La Chiesa di San Dionisio alle Quattro Fontane sorgeva in Via delle Quattro Fontane, nella parte della strada che ricade nel Rione Monti.
Nel 1620, quando la strada era ancora chiamata Via Felice (dal Papa Sisto V che la tracciò, il cui nome era al secolo Felice Peretti), e il Bretone Padre Jerome Helie, procuratore dell'Ordine dei Trinitari Scalzi, ricevette in dono, proprio su questa strada, un semplice edificio dotato di giardino dal Cardinale Bandini, un tempo appartenuto a Giorgio Germano. Padre Jerome decise così di trasformare l'edificio in un Convento dell'Ordine Trinitario Riformato di Francia.
La piccola Cappella che si trovava nell'edificio, dedicata alla Madonna del Rimedio, venne dunque ampliata e trasformata in un Oratorio dedicato a San Dionigi l'Aeropagita.
Quando nel 1646 sull'odierna Via del Quirinale, a pochi metri dal Convento dei Trinitari Francesi, Francesco Borromini costruì in forme barocche la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane per l'Ordine dei Trinitari di Spagna, i Trinitari Francesi non vollero essere da meno, e nel 1653 decisero di trasformare il loro Oratorio in una Chiesa, affidando il progetto ad Antonio Macci.

La Chiesa di San Dionisio alle Quattro Fontane nella mappa di Roma di Giovanni Battista Nolli del 1748
Un'incisione del 1688 raffigurante la Chiesa la mostra curiosamente con il nome della vecchia Cappella preesistente, Madonna del Rimedio.
La Chiesa si presentava in questo modo: una facciata a due ordini, scanditi da lesene. Nell'ordine superiore due nicchie ospitavano le statue di San Felice di Valois e San Giovanni de Matha con al centro una grande finestra sormontata da un Angelo che libera due schiavi.
All'interno della Chiesa fu realizzato, nell'Ottocento, il sepolcro della famiglia Valadier, opera di Luigi Valadier.
Negli anni alla fine dell'Ottocento, la Chiesa sopravvisse alle grandi modifiche urbanistiche della zona che portarono, tra le altre cose, alla costruzione del Quartiere intorno a Via Nazionale e alla demolizione della Chiesa di San Caio a Termini. La Chiesa e l'annesso Monastero, tuttavia, vennero demoliti tra il 1937 ed il 1938 per far posto alla sede dell'Istituto Bancario Italiano.

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