Palazzo Castellani è un palazzo nobiliare che esisteva nel Rione Trastevere, tra la Via della Lungarina e Piazza Castellani, che deve il proprio nome proprio alla nobile famiglia che possedeva il palazzo. L'antico edificio risaliva probabilmente al XV Secolo, probabilmente al 1495, anno in cui in ogni caso dovrebbe aver subito un importante restauro, come dimostrano i due bassorilievi oggi visibili sul prospetto del nuovo edificio che ha sostituito il vecchio palazzo in Piazza Castellani.
Questi bassorilievi un tempo erano a decorazione degli stipiti del portale del palazzo (come è visibile anche in un acquerello ottocentesco di Ettore Roesler Franz), e rappresentano l'uno i simboli di Trastevere (il leone) e di Roma (le lettere "S" ed "R", che stanno per "Senatus" e "Romanus"), mentre l'altro i simboli delle famiglie Castellani (le losanghe) e Porcari (il maiale).
Sotto quest'ultimo, è presente una scritta in lingua latina che rappresenta un lascito agli eredi di Cosma Castellani e Brigida Porcari, sposatisi nel 1495 e per cui potrebbe essere stato costruito il palazzo.
Il portale di Palazzo Castellani in un acquerello ottocentesco di Roesler Franz |
La famiglia Castellani era molto radicata in questa parte di Trastevere e la vicina chiesa di San Benedetto in Piscinula era la loro chiesa di riferimento, tanto che vi sono sepolti diversi membri della famiglia. I Castellani si estinsero nel 1606, con la morte senza eredi di Lorenzo Castellani, che portò al mutamento del cognome di famiglia in Castellani Brancaleoni.
Nell'acquerello di Roesler Franz vediamo come nel XIX Secolo il palazzo non fosse più un vero e proprio palazzo nobiliare, ma in parte adibito a rivendita di vino.
Alla fine del XIX Secolo il palazzo, assai vicino al Tevere, venne abbattuto per lasciare spazio ai Lungotevere.
Nel XX Secolo al suo posto venne costruito il Palazzo Nunes, opera dell'architetto Cesanelli e terminato nel 1935, sulla cui facciata sono stati posti i due bassorilievi di cui sopra.
Ettore Roesler Franz con i suoi acquarelli della "Roma Sparita" in seguito ai lavori per la nuova viabilità in seguito ai nuovi argini del Tevere è un benemerito. Cittadino onorario di Tivoli, ha i suoi acquarelli esposti permanentemente al museo di Santa Maria in Trastevere. Il livello di dettaglio che riesce a raggiungere con la tecnica dell'acquarello è inarrivabile.
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