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Progetto di riqualificazione di Tor Bella Monaca di Leon Krier


Il progetto di riqualificazione in questione venne redatto dall'architetto lussemburghese Leon Krier ed aveva come obiettivo la ricostruzione completa della maggior parte della zona di Tor Bella Monaca, dal punto di vista toponomastico parte della zona di Torre Angela. 
Esso venne proposto ufficialmente nel 2010 ed ebbe tra i principali promotori il Sindaco dell'epoca Gianni Alemanno, ma non venne mai portato avanti in maniera concreta né inserito in piani ufficiali, ed attualmente risulta accantonato, complice anche l'elevata difficoltà pratica di realizzazione, dal momento che porterebbe alla demolizione e ricostruzione di un quartiere abitato da 28mila abitanti.


Il progetto coinvolge un quartiere, Tor Bella Monaca, attualmente costituito principalmente da unità abitative, talvolta alte anche decine di piani. 
L'obiettivo di Leon Krier era quello di abbatterlo per ricostruirlo in una dimensione diversa, simile a quella di un borgo urbano, con edifici più bassi  (al massimo di tre piani circa) ed in stile neostorico che rompesse con l'architettura tipica dell'edilizia popolare anni Settanta (venne realizzato a partire dal 1981) che attualmente domina il quartiere.


La premessa urbanistica fatta da Krier è che Tor Bella Monaca è attualmente un quartiere la cui delimitazione urbanistica è molto chiara, essendo circondato da aree verdi e strade ad alto scorrimento che ne rappresentano i confini. Tuttavia, mancano quasi completamente gli spazi di aggregazione.

Mappa della Tor Bella Monaca pensata da Leon Krier
Tutto questo, in un contesto che nel 2010, ancor più che oggi, si presentava in un momento di particolare rinnovamento urbanistico: la realizzazione della vicina centralità della Romanina, la metro C che avrebbe collegato la zona al centro, la metro leggera fino ad Anagnina (non pervenuta) e i lavori per il campus di Tor Vergata e la Città dello Sport di Calatrava (quest'ultima da anni incompiuta). In quest'ottica il progetto di Krier avrebbe colto l'occasione di riqualificazione del quadrante Sud-Est per rinnovare completamente Tor Bella Monaca.

In rosso i palazzi da costruire ex novo progettati da Krier, in grigio quelli esistenti da mantenere

Il progetto avrebbe portato dunque all'abbattimento di una gran parte della zona, a partire dalle caratteristiche torri, salvando tuttavia diversi edifici, a partire dalla Chiesa di Santa Maria Madre del Redentore e del Teatro di Tor Bella Monaca, oltre che di altri edifici ad uso abitativo. I nuovi palazzi previsti sarebbero stati realizzati in maniera estensiva e non intensiva, alti principalmente non più di tre piani, in architettura neostorica, con tetti n coppi alla romana, in modo da voler assomigliare a un borgo e creare maggiori spazi di aggregazione.



Il progetto ha avuto sostanziali critiche, dal momento che per quanto la maggior parte degli architetti e degli amministratori concordi sulla presenza di problemi di natura urbanistica a Tor Bella Monaca che favoriscono i problemi di aggregazione, è tecnicamente complesso ed invasivo, oltre che molto oneroso, andare a demolire e ricostruire un intero quartiere di 28mila abitanti. Il tutto, soprattutto, con il rischio di una mancanza di tempi certi che potrebbe lasciare gli abitanti lontani dal loro quartiere per molto tempo con tutti i disagi del caso. Il tutto, inoltre, in un quartiere con un'identità molto forte.

Il progetto, di fatto, oltre alle presentazioni e a un masterplan, non è mai completamente stato portato avanti. Nel 2016, in occasione della campagna elettorale per le elezioni amministrative, la candidata di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha fatto proprio questo progetto proponendolo in campagna elettorale.

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