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Delibera sulla toponomastica di Roma del 14 Giugno 1907

Nella delibera sulla toponomastica di Roma del 14 Giugno 1907, il Consiglio Comunale di Roma si occupa della denominazione di una serie di strade in diverse zone di Roma.

In primo luogo, si occupa della denominazione delle strade vicino alla Camera dei Deputati. In questo senso vengono attribuiti alle strade intorno al nuovo edificio della Camera:
- Via del Parlamento, alla strada che sbocca su Corso Umberto (attuale Via del Corso)
- Si decide di mantenere i preesistenti nomi di Via della Missione e Via del Giardino (attuale Via del Giardino Theodoli) e viene mantenuto il toponimo "dell'Impresa" con il Largo dell'Impresa.

Si assegnano poi i nomi alle strade del quartiere dei Ferrovieri presso Santa Croce in Gerusalemme. Si decide di prolungare Via Umberto Biancamano anche al tratto successivo, e si assegnano nomi a una serie di nuove strade, principalmente restando in linea con la toponomastica della zona che prevede strade dedicate a figure legate alla storia di Casa Savoia e a nomi legati al luogo dove si trovano:
- Vicolo di Porta Maggiore, alla piccola via tra Via Umberto Biancamano e Via di Porta Maggiore
- Via Sessoriana
- Via Germano Sommeiller
- Via Sebastiano Grandis
- Via Saverio Grattoni

Vengono poi assegnati i nomi alle strade del quartiere della Cooperativa "Case ed alloggi per impiegati", oggi parte del Quartiere Trieste. Si decide di denominare così le strade:
- Piazza delle Isole (a margine del verbale è scritto però a matita "Piazza Caprera", ed è così che la strada oggi si chiama effettivamente, e la ragione è spiegata nel successivo dibattito)
- Via delle Alpi
- Via degli Appennini

Vengono poi dati i nomi a diverse strade in diverse aree della città.
- La strada che si immette su Corso Italia viene chiamata Via Po, ma dal momento che lì vicino era stata chiamata così una strada ancora appena abbozzata, a quest'ultima è dato il nome di Via Aniene.
- Alla strada compresa tra il Traforo e Via del Tritone si da il nome di Via dei Due Macelli (in prosecuzione dell'altro tratto), e il nome di Vicolo del Boccaccio viene prolungato anche per il nuovo tratto della strada.
- Al tratto della Via delle Mura tra il Lungotevere Flaminio e la Via Flaminia viene dato il nome di Via Luisa di Savoia.
- Alla via tra Piazza di Tor Sanguigna e Ponte Umberto I si propone invece di assegnare il nome di Via Giuseppe Verdi (ha poi invece preso il nome di Via Giuseppe Zanardelli), mentre si decide di non assegnare per il momento i nomi alle strade limitrofe (che effettivamente conserveranno poi i vecchi toponimi).
- Alla strada tra Via Torino e Via Firenze di fronte al Teatro Costanzi si stabilisce di assegnare il nome di Via del Teatro Costanzi (fa però oggi parte di Via del Viminale).
- Al largo al punto d'incontro tra Corso Umberto I, Via Condotti, Via della Fontanella di Borghese e Via Tomacelli viene dato il nome di Largo Carlo Goldoni, in memoria dell'illustre commediografo che qui abitò (come una targa ricorda).
- Alla strada tra Via Agostino Bertani e Via Luciano Manara viene dato il nome di Via Carlo Sturbinetti.
- La Via Cacciabove viene ritenuta assorbita da Via del Tritone e la denominazione è per questo soppressa.
- Via Ericina, nel Rione Sallustiano, viene assorbita da Via Collina della quale è ritenuta parte.
- Nei pressi di Via Veneto, si decide di sopprimere Piazza dei Cappuccini, ritenuta assorbita dalla nuova strada, mentre per la stessa ragione Via di Sant'Isidoro viene accorciata.
- Dal momento che nel 1906 era stava istituita una Via Lancisi al Quartiere Nomentano, ma non ci si era resi subito conto che una strada con tale nome già esisteva dal 1885 tra i Rione Borgo e Prati, si decide di annettere quest'ultima alla contigua Via Properzio.

Inizia dunque il dibattito. Il Consigliere Torlonia propone di dedicare la strada di fronte al Ponte Umberto non a Giuseppe Verdi ma a Giuseppe Zanardelli, perché da essa si sarebbe visto il Palazzo di Giustizia che lo stesso Zanardelli volle fosse edificato. Torlonia ritiene inoltre che tale via, pur senza una delibera ufficiale, era già stata assegnata a Zanardelli dall'opinione pubblica.

Anche il Consigliere Giordano Apostoli fa riferimento a quanto detto dal Torlonia, cioè che tale strada era già stata denominata Via Zanardelli dall'opinione pubblica. Lo stesso consigliere ponte il problema dell'esistenza di una Via, un Ponte e una Piazza non contigue dedicate a Cavour e invita a fare ordine a riguardo. Osserva inoltre che dal momento che la proposta Via del Parlamento passerebbe vicino alla Camera dei Deputati, che altro non è che uno dei due rami del Parlamento, propone di dare alla strada il nome di Via della Camera de' Deputati. Invita inoltre ad applicare con maggior regolarità i numeri civici e invita a non coprirli con le insegne dei negozi.

Il Consigliere Trompeo ricorda come la Commissione avesse in precedenza stabilito di dedicare a Verdi la strada presso il Ponte Umberto, ma nulla avrebbe vietato di dedicarla allo Zanardelli, tanto più che l'opinione pubblica aveva iniziato a chiamarla così. Inoltre, riguardo la denominazione di Piazza delle Isole proposta, il Consigliere fa notare che nel Rione Ludovisi vi sono già strade dedicate alle maggiori isole d'Italia (Via Sicilia e Via Sardegna), e propone perciò di dedicare la strada all'isola di Caprera, ove morì Garibaldi e per questo ritenuta gloriosa per la storia della nazione. Tale proposta verrà approvata e la piazza, infatti, oggi si chiama Piazza Caprera.

Il Consigliere Balestra ritiene sia più idoneo dedicare la strada presso Ponte Umberto a Zanardelli anziché a Verdi, dal momento che la vicinanza del Teatro Apollo, non più esistente, non è sufficiente a giustificare tale scelta.

Il Consigliere Tommasini ricorda come la scelta di Verdi per la strada presso Ponte Umberto fosse stata fatta proprio per la vicinanza con l'Apollo, ma non si oppone a dedicarla a Zanardelli come non si oppone alla proposta di Piazza Caprera.

Il Consigliere Vanni porta in Consiglio il desiderio espresso dalla Cooperativa che stava costruendo il quartiere fuori Porta Pia di dedicare una strada della zona a Trieste dal momento che aveva unito il suo statuto con quello di una società consimile di Trieste.

Il Consigliere Galli propone di chiamare il proposto Largo Goldoni Largo Bernini.

In conclusione, il Kambo ricorda come il nome di Verdi fu scelto dalla commissione di Statistica che pensò di dedicare alle future vie limitrofe nomi di musicisti.

Il Consiglio, alla fine, si dice contrario al dedicare a Zanardelli la via (ma alla fine questo nome ha avuto la meglio...) e favorevole a chiamare Piazza delle Isole Piazza Caprera.

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