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Ferragosto a Roma

Ferragosto è in Italia una festa molto importante e sentita, e a Roma non può che essere lo stesso. Questa festa coincide con quella religiosa Cristiana dell'Assunzione di Maria e oggi rappresenta una festa popolare per gli italiani (all'estero, infatti, questa festività non esiste).

L'origine di questa festa risale all'Antica Roma, nello specifico al periodo dell'Imperatore Augusto, che volle aggiungere nel mese estivo una nuova festività al fianco delle già esistenti Vinalia Rustica, Nemoralia e Consualia, festività quest'ultima che coincideva con la fine dei lavori agricoli ed era dedicata alla divinità romana Conso, legato all'agricoltura e alla terra. Per questa ragione, la nuova festa istituita da Augusto prese il nome di Feriae Augusti, riposo di Augusto, in modo da distinguerla dalle altre. Questa festività, collegandosi alle altre che erano negli stessi giorni, garantiva un periodo di riposo di diversi giorni durante il mese di Agosto, che era chiamato Augustani.

Durante la festa, gli animali da tiro usati per il lavoro dei campi - che nel periodo non venivano svolti - venivano coperti con fiori, mentre si organizzavano gare di cavalli. Tale tradizione è rimasta presente fino ai giorni d'oggi: si pensi ad esempio al Palio di Siena, che si svolge anche il 16 Agosto - il Palio dell'Assunta. La parola stessa palio, inoltre, deriva dal termine latino pallium, che indicava il drappo di stoffa che veniva dato in premio ai cavalli vincitori di tali corse.

Oltre a quello di Siena, sono numerosi i palii che si tengono in diverse località d'Italia, non solo basati su corse di cavalli ma anche di animali da tiro quali gli asini, e questa tradizione è rimasta fin dai tempi dell'Antica Roma.

Queste festività agostane iniziarono poi a far emergere una tradizione: i lavoratori e i servitori andavano per l'occasione a porgere i propri auguri a padroni e superiori, i quali in cambio davano loro una mancia in denaro o in beni. Tale tradizione prese piede a tal punto che sopravvisse al medioevo e nel rinascimento, nello Stato Pontificio, divenne obbligatoria.

Corso Vittorio durante un Ferragosto (Credit:Lalupa/Wikipedia)
In ogni caso, Ferragosto originariamente cadeva il primo Agosto, ma la Chiesa decise di spostarla il 15 Agosto per farla coincidere con la festa Cristiana dell'Assunzione di Maria.

Con il passare del tempo si aggiunse la tradizione della gita fuori porta, alla quale venne dato un notevole impulso durante il ventennio fascista. In questo periodo il regime organizzava tramite le associazioni del dopolavoro gite popolari nel periodo ferragostano che permettevano soprattutto alle classi sociali più basse di poter fare un viaggio.

Tra il 1931 e il 1939 l'impulso a questi viaggi fu ancora più grande grazie all'istituzione dei Treni Speciali Celeri per Servizi Festivi Popolari, meglio noti come Treni Popolari, che permettevano di viaggiare con agevolazioni verso località turistiche balneari, montane o termali a prezzi scontati con l'obiettivo di permettere alle famiglie di viaggiare e di dare un impulso al turismo.

Questo servizio arrivò a servire oltre un milione di persone negli anni di maggiore afflusso e da Roma vedeva molti treni per diverse località turistiche. Nella giornata del 2 Agosto 1931, quando questo servizio venne inaugurato, da Roma partivano i seguenti Treni Popolari: Roma-Nettuno (con fermata ad Anzio) e Roma-Gaeta (con fermata a Formia). Si svilupparono poi offerte speciali per i giorni del 13, 14 e 15 Agosto che prevedevano prezzi agevolati per gite di un solo giorno nel raggio di 50-100 chilometri e gite di tre giorni in località in un raggio di 100-200 chilometri. Per quanto offerte agevolate venissero proposte in gran parte del periodo estivo, il momento di maggiore afflusso era quello di Ferragosto tanto che tali treni speciali divennero noti anche come Treni di Ferragosto.

Il servizio permise a molte famiglie italiane di vedere per la prima volta il mare, la montagna o le città d'arte, e la gita fuori porta divenne elemento sempre più caratterizzante del Ferragosto. Durante tali gite le famiglie erano solite portare un pranzo al sacco - il vitto solitamente non era compreso nel soggiorno -, contribuendo a radicare anche quest'altra tradizione.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale tali tradizioni - la gita fuori porta e il pranzo al sacco - rimasero, ma numerosi mutamenti sociali hanno contribuito ad alterarle.

La forte immigrazione interna che colpì l'Italia negli anni del boom economico fece sì che i periodi di ferie estivi fossero per molti lavoratori italiani un'occasione per tornare al paese d'origine dalle proprie famiglie. Oltre al fenomeno delle migrazioni dal sud alle città industriali del nord, ci fu anche quello dello spostamento dai centri abitati più piccoli alle città più grandi. In ogni caso, agosto divenne per molti un mese in cui fare ritorno al borgo d'origine.

L'aumento del benessere nella popolazione italiana e l'evoluzione della cultura turistica hanno portato molte famiglie a organizzare viaggi nella stagione estiva, cogliendo il periodo di ferie per visitare luoghi nel resto d'Italia e del mondo. Molti luoghi di lavoro rimangono chiusi per gran parte del mese d'agosto, e per questa ragione Ferragosto è divenuto per molti un momento di partenza.

Dall'altra parte, come gli italiani ad agosto partono, lo stesso vale per molti stranieri e se tanti romani preferiscono lasciare la Capitale per prendersi una meritata vacanza, tanti turisti affollano le strade, i musei e i monumenti di Roma.

Molte tradizioni di cui abbiamo finora parlato, quindi, per queste ragioni sono state fortemente limitate, ma magari in maniera minore rimangono.

Tolte le zone turistiche, tolte le iniziative fatte a beneficio di chi resta nella Capitale, molte zone di Roma si trasformano nel giorno di Ferragosto in singolari e unici luoghi semideserti in cui godere di una singolare atmosfera surreale e metafisica.

Per chi per una ragione o per l'altra rimane a Roma a Ferragosto, la gita fuori porta rimane un'opzione ben presente: Ostia, raggiungibile con la ferrovia Roma-Lido, e il resto del litorale laziale, i Castelli Romani e il Lago di Bracciano restano alcuni dei luoghi favoriti dai romani per gite in giornata.


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