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Ippodromo di Tor di Quinto




L'Ippodromo Militare 'Generale Pietro Giannattasio' di Tor di Quinto è un ippodromo situato in Viale di Tor di Quinto n. 118, nell'omonimo Quartiere.
La Società di corse del Lazio, nata nel 1884, che aveva come scopo di incoraggiare l'ippica nazionale, acquistò le tenute di Tor di Quinto, possedute dal Barone Michele Angelo Lazzaroni, che faceva parte del consiglio di amministrazione della società stessa, nel 1887. Il 1890 lo stesso Barone vendette gli altri terreni dove fu realizzato il Poligono Umberto I
La Società iniziò subito la costruzione dell'ippodromo che fu edificato nel 1888, progettato da Luigi Mazzanti e inaugurato nel marzo del 1889. 


L'ippodromo aveva una pista di 2400 m di lunghezza e 50 di larghezza, i due rettifili misuravano 650 m, mentre le curve avevano un raggio di 175 m. La struttura aveva una pista per le corse piane, una per quelle ad ostacoli e una di esercizio; le tribune erano costruite in mattoni e ferro, erano divise in quattro palchi, destinati rispettivamente alla Corte Reale, ai soci, agli invitati e gli altri due a pagamento. In seguito furono realizzati due chalet ad uso ristorante e le tettoie, per proteggere dal sole e dalle intemperie le tribune. 


Il complesso venne collegato con Ponte Milvio dal nuovo Viale del Lazio, che conduceva sia all'ippodromo che al Poligono di Tiro a Segno Nazionale.
Le corse dei cavalli a Tor di Quinto divennero nel giro di pochi anni l'evento sportivo clou della città, competendo direttamente con l'altro Ippodromo di Roma, quello delle Capannelle. Non solo vi partecipavano l'aristocrazia e l'alta borghesia, ma anche le classi medie e il popolo.
Nell'ottobre del 1891, sotto la direzione del Marchese Luciano del Gallo di Roccagiovine ebbe inizio il primo Corso di Equitazione di campagna della Reale Scuola dell'Arma di Cavalleria, distaccamento della Scuola di Pinerolo, la cui caserma fu realizzata su terreni del Principe Borghese, mentre utilizzava le piste l'ippodromo per le esercitazioni. 

Il concorso ippico del 1897

Nel 1900 il complesso fu rilevato dal Ministero della Difesa, cui ancora oggi appartiene.
Le tribune sono rimaste nello stesso aspetto che avevano nel 1889, sono infatti completamente intatte, resta soltanto una colorazione rossa sbagliata, poichè quella originale era chiara.

Ufficiali in attesa delle corse, 1891 (foto Primoli)





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