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Quartiere Appio Claudio


Il Quartiere Appio Claudio si trova tra la Via Tuscolana e la Via Appia Nuova e deve il proprio nome al fatto che la zona sia attraversata dalla Via Appia Nuova, realizzata da Appio Claudio Cieco, cui è dedicato un viale del Quartiere e anche dall'Acquedotto Claudio.
L'area è attraversata da numerosi acquedotti: l'Acquedotto Claudio, l'Anio Novus, l'Acquedotto Felice, l'Aqua Marcia, l'Aqua Tepula, l'Aqua Iulia e il sotterraneo Anio Vetus, acquedotto che si incontrano nel vasto e suggestivo parco noto come Parco degli Acquedotti.
Per secoli la zona, che si presentava come Campagna Romana, era resa molto suggestiva dai numerosi resti di acquedotti e dai Colli Albani che facevano, e fanno tuttora, da sfondo andando verso fuori Roma, come si può notare anche in un dipinto Ottocentesco di Ippolito Caffi.

Acquedotto nella Campagna Romana, Ippolito Caffi, 1843

Una grande tenuta presente nel quartiere era chiamata Roma Vecchia, dall'omonimo casale qui presente che deve a sua volta il nome alla Villa dei Quintili, situata nel limitrofo Quartiere Appio-Pignatelli.
Negli anni Trenta del Novecento, il Quartiere inizia a subire i primi cambiamenti dovuti alla costruzione, nel limitrofo Quartiere Don Bosco, degli studi cinematografici di Cinecittà. Nell'ambito della nascita degli studi, nel Quartiere Appio Claudio fu edificata la sede del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Sempre negli stessi anni, intorno al 1941, nacque la Borgata rurale detta dello Statuario, che, secondo alcuni, deve il proprio nome al ritrovamento di diverse statue della Villa dei Quintili. 
L'iniziativa della costruzione della borgata venne dall'Ingegner Caroni che costruì due borgate private, come fece anche l'Ingegner Newton e l'Opera Pia Protettorato di San Giuseppe che, insieme a lui, possedevano i terreni, al fianco di altre terre concesse, nel 1826, da Papa Leone XII all'Ordine Francescano.

Il Quartiere edificato solo allo Statuario in una mappa del 1950

Dopo la Seconda Guerra Mondiale avvenne, grazie anche all'intervento dell'INA-Casa, lo sviluppo urbano del Quartiere che si formò in maniera residenziale tra la Via Tuscolana e il Parco degli Acquedotti. 
Importante punto di riferimento del Quartiere è la Parrocchia di San Policarpo, costruita tra il 1964 ed il 1967 su progetto di Giuseppe Nicolosi.

Chiese:
San Policarpo

Fermate della Metropolitana:
Lucio Sestio (Linea A)
Giulio Agricola (Linea A)
Subaugusta (Linea A)
Cinecittà (Linea A)
Capannelle (FR4)

Palazzi:
Centro Sperimentale di cinematografia 


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