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Villino Cagiati



Il Villino Cagiati si trova in Via Virginio Orsini n. 27, ad angolo con Via dei Gracchi, nel Rione Prati.
Fu costruito da Garibaldi Burba per Giulio Cagiati nel 1902 ed è uno dei più interessanti esempi di eclettismo e liberty a Roma.

Il villino all'angolo tra Via dei Gracchi e Via Virginio Orsini

La pianta è caratterizzata da un corpo quadrangolare, posto verso l'incrocio delle due strade e uno longitudinale su Via Virginio Orsini, dove si trova l'ingresso principale.
Lo stile adottato dal Burba è neoromanico con decorazioni pittoriche, in ferrobattuto e in maiolica di gusto liberty.


La grande torre è l'elemento caratterizzante le facciate meridionali, in origine si elevava per due piani sopra al tetto del villino, termina in una trifora su colonnine corinzie dotata di balcone e decorata da affreschi, in un cartiglio vi è posta la scritta IN ARTE LIBERTAS, IN VITIVM DUCIT, SI CARET ARTE; sotto il balcone è posta un'ampia finestra con arco a tutto sesto. Il cornicione che sostiene il tetto a spioventi è dipinto ad affreschi con motivi di girasoli intrecciati.

Il villino Cagiati nel 1905, con il tetto a spioventi

La facciata su Via dei Gracchi è occupata centralmente dalla torre, a sinistra si trova un corpo parallelo a quest'ultima, mentre a destra il fronte segue la spigolatura della torre ed è raccordato da un piccolo prospetto circolare al corpo di fabbrica quadrangolare che si affaccia all'incrocio delle due strade.

La facciata su Via dei Gracchi

La facciata è occupata da monofore, bifore e trifore decorate da pitture; la balaustra a colonnine che parte dalla torre e decora il terrazzo è impreziosita da una torretta angolare e da un grande stemma su un pilastro, sormontato successivamente dalla statua di un leone.


Nel 1910 il villino ha subito un'ampliamento che ha comportato la realizzazione del corpo longitudinale su Via Virginio Orsini, con due grandi arcate che conducono all'ingresso, della grande terrazza circolare alla base della torre, e l'ampliamento di un ulteriore piano lungo Via Orsini, inoltre il tetto a spioventi è stato eliminato creando delle terrazze con balaustre.

Il nuovo corpo di fabbrica lungo Via Virginio Orsini 

Gli affreschi, di ispirazione preraffaellita e botticelliana con l'aggiunta di elementi floreali, furono eseguiti dal pittore Silvio Galimberti.
Le maioliche furono invece realizzate dal giovane Galileo Chini, mentre i lavori liberty in ferrobattuto da Alessandro Mazzuccotelli.

Cancellata liberty in Via dei Gracchi

Negli anni sessanta l'ampliamento di un piano a sinistra della torre ha alterato totalmente gli equilibri della facciata su quel lato, togliendo alla torre lo slancio originario.

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