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Delibera sulla toponomastica dell'8 Maggio 1885

In una delle due delibere (qui l'altra) sulla toponomastica di Roma dell'8 Maggio 1885, il Consiglio Comunale di Roma assegna i nomi alle nuove strade del nascente Rione Prati (qui la versione originale). Si tratta di un'area particolarmente vasta, e per questa ragione viene divisa in cinque diverse zone toponomastiche, principalmente dedicate a personaggi ed episodi legati alla storia di Roma (e, in parte più piccola, del resto d'Italia) ma non solo.

La prima zona, infatti, è dedicata principalmente a fatti d'armi della storia d'Italia, ed è la fascia più settentrionale della zona presa in esame. Vengono qui istituite le seguenti strade:
- Viale delle Milizie
- Viale Giulio Cesare
- Via Barletta
- Via Damiata
- Via Legnano (che sarebbe l'attuale Via Carlo Alberto Dalla Chiesa)
- Via Lepanto

La seconda è dedicata a grandi condottieri e uomini di stato della Roma Antica e del Rinascimento. Le strade prendono i seguenti nomi:
- Via Vespasiano
- Via Ottaviano
- Via Catone
- Via Silla
- Via Caio Mario
- Via Fabio Massimo
- Via Paolo Emilio
- Via Attilio Regolo
- Via Duilio
- Via degli Scipioni
- Via Germanico
- Via Pompeo Magno
- Via dei Gracchi
- Via Ezio
- Via Marcantonio Colonna
- Via Alessandro Farnese
- Via Virginio Orsini
Alle due piazze che vengono comprese in questa zona sono invece assegnati i seguenti nomi:
- Piazza dei Quiriti
- Piazza dell'Unità

Alla terza zona sono invece assegnati principalmente nomi di letterati dell'Antica Roma:
- Via Adriana (oggi Via Catullo)
- Via Varrone
- Via Properzio
- Via Tibullo
- Via Terenzio
- Via Ovidio
- Via Orazio
- Via Tacito
- Via Cicerone
- Via Lucrezio Caro
- Via Plinio
- Via Boezio
- Via Cassiodoro

Le strade della quarta zona sono invece così dedicate:
- Via Pomponio Leto
- Via Lancisi (oggi parte di Via Properzio)
- Via Cancellieri
- Via Sforza Pallavicini
- Via Pietro della Valle
- Via Alberico II

Le strade della quinta zona sono invece dedicate a personalità dell'arte e della cultura di Roma dal Medioevo al XIX Secolo. Vengono attribuiti loro i seguenti nomi:
- Via Valadier
- Via E. Q. Visconti
- Via Gioacchino Belli
- Via Pietro Cossa
- Via Marianna Dionigi
- Via Vittoria Colonna
- Via dei Cosmati
- Via Mercuri
- Via Calamatta
- Via Cavallini
- Via Clementi
- Via Pierluigi da Palestrina
- Via Federico Cesi

Alle tre grandi strade che attraversano il quartiere sono invece assegnati i seguenti nomi:
- Via Cola di Rienzi (nel verbale è scritto proprio così, e non Cola di Rienzo come è oggi nella toponomastica ufficiale)
- Via Crescenzio
- Via Stefano Porcari

Alla grande piazza dove queste tre strade convergono viene invece attribuito il nome di:
- Piazza del Risorgimento

Alla strada che costeggia le Mura Vaticane:
- Via Leone IV (questa assegnazione mostra molti tratti insoliti: in primis è un raro caso di strada dedicata a un Papa in temp di profondo anticlericalismo da parte dell'amministrazione; in secundis, è venerato come Santo, ma la strada non si chiama Via San Leone IV ma solo Via Leone IV. Se questo è in parte spiegabile - forse - con l'anticlericalismo dello stato italiano di quei tempi, non è chiaro come mai nessuna successiva amministrazione abbia mai posto rimedio a questa scelta toponomastica)

Alle due strade che costeggiano il Palazzo di Giustizia, sono attribuiti i seguenti nomi:
- Via Triboniano
- Via Ulpiano

Alla piazza intorno a Castel Sant'Angelo:
- Piazza Adriana

Alla piazza situata allo sbocco del ponte all'altezza di Piazza del Popolo:
- Piazza della Libertà

Alla piazza situata allo sbocco del ponte all'altezza di Via dell'Orso:
- Piazza dei Tribunali

Alla piazza dove sarebbe sorto il monumento a Cavour:
- Piazza Cavour

Il verbale riporta poi il dibattito seguito tra i Consiglieri Comunali. Il Consigliere Righetti propone che una strada venga dedicata anche allo scultore Tenerani (ricevendo successivamente il ringraziamento del Consigliere Tenerani, discendente dello scultore).
Il Consigliere Giobbe propone poi di dedicare una strada all'architetto Benedetto Pistrucci.
Il Consigliere Libani, per evitare una possibile omonimia tra il nome di Piazza Cavour e quello della già esistente Via Cavour, propone di chiamare la nuova piazza "Piazza Camillo Benso", ricevendo tuttavia dal Presidente l'osservazione che il Benso è molto più noto ai più con il nome di Cavour.
Il Consigliere Ricci propone poi di dedicare una strada ad Antonio Canova, mentre il Consigliere Tonetti propone una strada per Nicola Salvi.
Il Consigliere Bartoccini, facendo propria la proposta del Libani di dare altro nome alla Piazza Cavour, propone per la strada i nomi di Piazza Papiniano o Piazza Virgilio.

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