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Villa Paolina di Mallinckrodt



Villa Paolina è una villa situata in Largo XXI Aprile n. 10, ad angolo con Viale XXI Aprile e Via Carlo Fea n. 19, nel Quartiere Nomentano.
La villa fu costruita nel 1922 dall'ingegnere Enrico Verdozzi, successive sopraelevazioni di un piano furono realizzate nel 1926 e nel 1946 dall'ingegnere Renato Setacci. Per una cronologia più completa si rimanda all'articolo sulla storia di Villa Paolina.
L'edificio ha mantenuto dunque negli anni lo stesso stile neorinascimentale utilizzato nei vari interventi dal Setacci.

Il bel bugnato rustico, le finestre architravate, una targa decorativa e una bella Madonna con bambino murata sono gli elementi di maggior pregio di questo lato di Villa Paolina

Oggi Villa Paolina di Mallinckrodt appare un pregevole villino, sia per la sua indubbia qualità architettonica, che per l'importanza urbanistica, è il principale edificio di Largo XXI Aprile, che per il valore storico del quartiere, nella scuola sono cresciute moltissime alunne della zona, che per gli eventi stessi avvenuti nella villa, si pensi al bombardamento del 1944. 


Inoltre è indissolubile il legame architettonico che lega la villa con l'adiacente monumento alla Guardia di Finanza, del 1930, da 90 anni si fronteggiano l'un l'altro.
Villa Paolina indubbiamente è un monumento di Roma, e per questo siamo concordi con il vincolo posto in extremis dal MIBAC, e non siamo d'accordo con la mancata dichiarazione di interesse rilasciata dagli Uffici Comunali e dal MIBAC.

La facciata d'ingresso e la torre, a sinistra

La pianta del villino è articolata, con una facciata concava su tre lati verso Largo XXI Aprile, su cui si innesta quella che una volta era la torre, il resto della pianta è quadrangolare, con diversi corpi di fabbrica aggettanti. Il piano seminterrato è rivestito di un bugnato rustico, le finestre del pian terreno sono ad arco a tutto sesto, quelle del primo sono decorate da architravi orizzontali,
L'ingresso è posto sopra ad una scalinata, nel tratto centrale della facciata concava, sormontato da un portico dorico con sovrastante balcone occultato da una rigogliosa bouganville, sul balcone si apre una porta finestra decorata con un timpano, ai lati sono poste due iscrizioni contenenti il nome del villino e l'anno di costruzione.
La torre è caratterizzata dalla trifora su colonnine al primo piano, al secondo piano dalla loggia con paraste doriche, che era parte dell'altana originale del 1922.



La facciata sul giardino è stata modificata dopo il bombardamento del 1944 con l'aggiunta di un corpo di due piani con tre finestre per livello, al piano superiore le finestre sono inquadrate da semplici arcate, risalenti ai lavori del 1926, la grande terrazza e la trifora posta verso la torre, sono state create invece nella soprelevazione del 1946.
La facciata lungo Viale XXI Aprile è abbellita da un bel portico su tre colonnine doriche, sovrastato da una balconata a balaustri.


L'interno, demolito nella ristrutturazione per trasformare la villa in 27 appartamenti, era occupato da una bella scala in legno, a doppia rampa, con il i primi balaustri esagonali decorati da un capitello a foglia, la finestra della scala era occupata da una vetrata policroma con il monogramma di Maria.


L'elemento di maggior interesse era la palestra, posta al pianterreno, dotata di un soffitto a cassettoni e decorazioni in stucco art déco, con un grande arco centrale e ballatoi in ferro battuto sul fronte posteriore.


La cappella invece era stata ristrutturata negli anni novanta, con il semplice altare in lastre di marmo, e un grande bassorilievo in bronzo posto sulla parete che accoglieva il Tabernacolo, su cui si elevava un grande crocifisso.





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