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Villino Aghemo



Il villino Aghemo era un villino del Quartiere Macao, con ingresso in Via dei Mille, nel Rione Castro Pretorio oggi non più esistente.
Fu costruito dalla Società Generale di Credito Immobiliare e Costruzioni, su progetto dell'ingegner Faustino Anderloni, nel 1872 per il Commendatore Giovanni Natale Aghemo, capo di gabinetto particolare di Vittorio Emanuele II.


Egli era il cugino di Rosina Maria Vercellana, Contessa di Mirafiori, negli anni sessanta dell'Ottocento, grazie all'influenza della cugina, divenne segretario particolare del Re. Giunto a Roma con il seguito della corte, si occupò dei difficili rapporti con Pio IX, attraverso vari colloqui con il Cardinale Antonelli. Visti i molti servigi resi alla Corte e l'attaccamento particolare a Vittorio Emanuele II, fu elevato da Umberto I al titolo di Conte di Perno nel 1878.

Il villino Aghemo con il suo ampio giardino in una mappa del 1876

La villa comprendeva l'isolato posto tra Via dei Mille, Via Vicenza, in origine chiamata Via del Castro Pretorio, Via Varese e Via Marghera.
Un grande giardino con un'aiuola circolare si apriva a Nord, mentre il casino era posto verso Via Marghera, le scuderie erano situate all'angolo tra Via Varese e Via Marghera.

Progetto del villino Aghemo

L'edificio principale era a due piani, con due finestre con arco a tutto sesto su ogni livello. Al centro era posta una serliana d'ingresso su una scalinata al pianterreno, mentre al piano nobile si apriva una loggia con tre archi che si affacciava sulla balconata centrale.
Il tetto era a spioventi e culminava in una terrazza sommitale.

Il villino Aghemo, subito dietro ai villini Centurini e Monteverde, circondato dall'ampio giardino

Dopo la partenza di Aghemo per Torino, il villino ospitò la Legazione di Giappone.
Negli anni Trenta è stato abbattuto per costruire due enormi palazzi che occupano l'intero isolato.

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