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Viale di Trastevere






Viale di Trastevere è una strada di Roma che attraversa il Rione Trastevere e il Quartiere Gianicolense, compreso tra Piazza Sidney Sonnino e Piazza Flavio Biondo.
L'origine di questa strada risale agli anni immediatamente successivi all'annessione di Roma al Regno d'Italia, quando l'area di Trastevere venne interessata da diverse proposte di modifiche urbanistiche, alcune delle quali divenute realtà, in parte collegate alla realizzazione di un nuovo ponte sul Tevere tra l'Isola Tiberina e il Ponte Sisto, l'attuale Ponte Garibaldi.
Se il piano regolatore del 1873, in questo senso, si limitava a proporre una strada rettilinea tra il nuovo ponte e il Quartiere Mastai, realizzato pochi anni prima per volontà del Papa Beato Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878), il piano regolatore del 1883 mantenne le stesse previsioni di quello precedente. Nel 1888 la variante di Piano sviluppò in maniera più chiara questo progetto, immaginando un viale che tagli in due l'abitato di Trastevere fino alle Mura Gianicolensi, accompagnato dalla realizzazione di un nuovo quartiere nella zona di San Cosimato, all'epoca occupata da prati.

Pensato originariamente come strada d'accesso al nuovo Ponte Garibaldi, nel 1883 il primissimo progetto di Viale Trastevere sarebbe dovuto essere l'allargamento di Vicolo dell'Arcaccio fino a Piazza Mastai, dove si sarebbe congiunto a Via della Luce che sarebbe dovuta essere anch'essa allargata

Durante la realizzazione del nuovo ponte, il Ponte Garibaldi, nel 1887 venne pianificata la realizzazione del nuovo quartiere tra San Cosimato e le pendici del Gianicolo, le cui strade furono dedicate a personaggi che hanno preso parte alla difesa della Repubblica Romana nel 1849, e venne anche formalmente istituito il nuovo viale, che partendo dalla nuova Piazza Italia, l'attuale Piazza Giuseppe Gioachino Belli, situata lungo il Tevere, sarebbe dovuto arrivare fino alle mura dove, immediatamente fuori, sarebbe di lì a poco stata realizzata la prima Stazione Trastevere. Tale viale, tuttavia, non aveva ancora l'attuale nome: il suo primo nome fu, infatti, Viale del Re.
La stazione sarebbe dovuta essere il principale scalo passeggeri di Roma, ma non riuscì mai a superare Termini da questo punto di vista: il viale nacque dunque con la funzione di collegare il nuovo scalo, da realizzare ai limiti dell'abitato dell'epoca, al centro della città.
La realizzazione della nuova strada, pur sorgendo in gran parte in un'area di Trastevere composta soprattutto da orti, rese necessarie diverse demolizioni per la sua costruzione. Sparirono così l'Oratorio della Beatissima Vergine del Carmine, o del Santissimo Sacramento, venne meno il Vicolo dell'Araccio, fu tagliato in due parti l'appena realizzato Quartiere Mastai, così come Via della Lungaretta venne di fatto divisa in due parti distinte, il viale fu inaugurato nel 1890 assieme alla Stazione Ferroviaria.


La scelta di realizzare, nel 1911, la nuova Stazione Trastevere in una posizione più meridionale rispetto a quella del 1890, portò a un prolungamento del Viale Trastevere fino al nuovo scalo ferroviario, realizzato su una nuova piazza che nel 1920 prese il nome di Piazza Flavio Biondo.

L'intera estensione di Viale Trastevere, allora denominato Viale del Re, nella mappa del Touring Club Italiano del 1925

I lavori del viale nel tratto del Rione Trastevere furono estesi nel tempo e videro la realizzazione di numerosi edifici di interesse, tra cui un palazzo dell'architetto Quadrio Pirani, al civico 28, facilmente riconoscibile per l'uso dei mattoni a vista, importante caratteristica dell'architetto, esso venne realizzato nel 1911 su incarico di Ida du Challiot in Bellucci.
Negli anni Trenta venne realizzato l'isolato di fronte alla Chiesa di San Crisogono, in cui sorge tra le altre cose il Cinema Reale, con una serie di lavori che permisero di rendere visibili i ruderi dell'Excubitorium, caserma dei Vigiles dell'Antica Roma che era stata scoperta negli anni Sessanta del XIX Secolo.
Negli anni Cinquanta, invece, venne realizzato l'edificio adiacente all'Ospedale San Gallicano, oggi sede della Polizia Locale di Roma Capitale, sul quale tra le altre cose è addossata la statua di Bartolomeo Pinelli.


Dopo la Seconda Guerra Mondiale al posto dei binari della vecchia Stazione Trastevere, sorse il Campo Buozzi, un borghetto spontaneo. Negli anni Sessanta invece iniziò la graduale edificazione di tale area, in cui sorsero tra le altre cose due interessanti edifici intensivi di Julio Lafuente, uno realizzato nel 1968 e un altro nel 1970.

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