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Vicolo Finocchi

Monteverde Vicolo Finocchi 1935 mappa

Vicolo Finocchi era una strada, oggi non più esistente, che sorgeva nel Quartiere Gianicolense, compresa grossomodo tra il Viale delle Mura Gianicolensi e Via Gabriele Rossetti. La strada prendeva il nome dalle proprietà dell'omonima famiglia situate nell'area. La strada è stata soppressa e nell'area in cui si trovava sorge oggi la clinica Salvator Mundi. La strada è tuttavia ancora oggi riconoscibile nella via interna alla clinica che costeggia la struttura principale del complesso ospedaliero.

Alternativa Popolare - I candidati - Speciale Europee 2024

Alternativa Popolare AP elezioni europee 2024

 
L'elenco dei candidati della lista Alternativa Popolare nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024
 
Luca Palamara
Paola Pincardini
Stefano Bandecchi
Costanza Vaccaro
Cristian Brutti
Roberta Fabiani
Riccardo Massa
Virginia Mancori
Francesco Petrelli
Roberta Marinaccio
Mariano Leoni detto Leone
Sara Piroli
Valter Andrea Villani
Stefania Orlando
Mirella Scarfò

Altre informazioni: la lista Alternativa Popolare aderisce a livello europeo al Partito Popolare Europeo.

Libertà - I candidati - Speciale Europee 2024

Libertà Sud Chiama Nord Cateno De Luca lista candidati elezioni


L'elenco dei candidati della lista Libertà nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024

Cateno De Luca
Laura Castelli
Sergio De Caprio detto Capitano Ultimo
Francesco Amodeo
Sabrina Aguiari
Gianpaolo Bocci
Maria Verità Boddi
Chiara Caprioli
Katia Ceccaccio
Nino Galloni
Monica Natali
Sergio Pirozzi
Enrico Rizzi
Laura Silo
Evelyn Di Lupidio
 
Altre informazioni: la lista Libertà è composta da numerose forze politiche presenti all'interno dell'affollato contrassegno elettorale. Oltre a Sud Chiama Nord, forza legata a Cateno De Luca (presente col nome del leader in cima al contrassegno e all'interno sia come Sud chiama Nord che come De Luca Sindaco d'Italia), sono presenti: Sicilia Vera, Civici in Movimento con Pirozzi, Grande Nord, Popolo Veneto, Noi Agricoltori, Noi Ambulanti Liberi, Partito Pensionati + Salute, Sovranità, Il Vero Nord, Il Ppolo della Famiglia, Vita, Fronte Verde, Capitano Ultimo,Insieme Liberi - Uscita, Partito Moderato d'Italia, Movimento per l'Italexit, Rizzi.

Alleanza Verdi e Sinistra - I candidati - Speciale Europee 2024

AVS lista candidati elezioni europee 2024

 
L'elenco dei candidati della lista Alleanza Verdi e Sinistra nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Ignazio Marino
Marilena Grassadonia
Massimiliano Smeriglio
Luca Boccoli
Francesca Arca
Cecilia Bassi
Paola Bernasconi
Luciano Conte
Lucrezia Iurlaro
Antonio Natali
Christian Raimo
Agnese Santarelli
Sabrina Santelli
Pierluigi Vossi
Sergio Ulgiati
 
Altre informazioni: la lista Alleanza Verdi e Sinistra è composta da Europa Verde e Sinistra Italiana. A livello europeo, i primi fanno parte del Partito Verde Europeo e i secondi sono osservatori del Partito della Sinistra Europea.

Azione - Siamo Europei - I candidati - Speciale Europee 2024

Azione lista candidati elezioni europee 2024

 
L'elenco dei candidati della lista Azione - Siamo Europei nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Carlo Calenda
Elena Bonetti
Alessio D'Amato
Cristina Bibolotti
Vincenzo Camporini
Nataliya Kudryk
Germano Craia
Barbara Masini
Massimo Seri
Debora Pacifici
Luciano Spigliantini
Rossella Pera
Umberto Trenta
Gabriella Zanzanaini
Luca Pietro Ungaro
 
Altre informazioni: la lista Azione - Siamo Europei è composta dalle forze politiche Azione, Per - Popolari Europeisti Riformatori, Nos, Partito Repubblicano Italiano, Movimento dei Repubblicani Europei, Socialismo Liberale, Democrazia Liberale, Piattaforma Civica Popolare Riformatrice, Team K. Oltre a questi simboli, presenti nel contrassegno, la lista è sostenuta da Romagna Unida. Nel simbolo compare inoltre il nome "Siamo Europei", organizzazione fondata da Carlo Calenda e presente nel 2019 nel simbolo del PD. La maggior parte delle forze che prendono parte alla lista aderisce al gruppo europeo Renew Europe.

Stati Uniti d'Europa - I candidati - Speciale Europee 2024

Elezioni Europee 2024 Italia Viva +Europa


L'elenco dei candidati della lista Stati Uniti d'Europa nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Gian Domenico Caiazza
Emma Bonino
Marietta Tidei
Eric Jozsef
Emanuela Pistoia
Rosa Maria Di Giorgi
Olga Surinova
Gerardo Stefanelli
Gianluca Misuraca
Silvia Bertolucci
Manuela Albertella
Giuseppina Bonaviri
Francesco Cappelletti
Tiziano Busca
Matteo Renzi
 
Altre informazioni: la lista Stati Uniti d'Europa è composta dalle forze politiche Italia Viva, Più Europa, Partito Socialista, Libdem, Radicali Italiani e l'Italia c'è. La maggior parte delle forze che prendono parte alla lista aderisce al gruppo europeo Renew Europe, di cui fanno parte principalmente partiti e movimenti di orientamento liberaldemocratico ed europeista, tranne tuttavia il Partito Socialista, che aderisce al PSE.

Partito Democratico - I candidati - Speciale Europee 2024

 
PD lista elezioni europee 2024 candidati

L'elenco dei candidati della lista Partito Democratico nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Elly Schlein
Nicola Zingaretti
Camilla Laureti
Marco Tarquinio
Beatrice Covassi
Dario Nardella
Daniela Rondinelli
Matteo Ricci
Elena Improta
Humberto Insolera
Alessia Morani
Marco Pacciotti
Teresa Bartoli
Antonio Mazzeo
Michele Franchi
 
Altre informazioni: il PD aderisce a livello europeo al Partito Socialista Europeo e al gruppo Socialisti e Democratici. 

Movimento Cinque Stelle - I candidati - Speciale Europee 2024

Movimento 5 Stelle candidati liste elezioni europee

 
L'elenco dei candidati della lista Movimento Cinque Stelle nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Carolina Morace
Dario Tamburrano
Gianluca Ferrara
Giovanna Basile
Giusy Esposito
Valentina Fazio
Federica Lauretti
Giuliano Pacetti
Stefania Volpi
Sergio Romagnoli
Mirella Emiliozzi
Valentina Pococacio
Emanuele Ceccato
Luca Alloatti
Stefano Cecere
 
Altre informazioni: il Movimento Cinque Stelle al momento non aderisce ad alcun gruppo al Parlamento europeo.

Fratelli d'Italia - I candidati - Speciale Europee 2024

Candidati Fratelli d'Italia lista Europee 2024 Giorgia Meloni

L'elenco dei candidati della lista Fratelli d'Italia nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Giorgia Meloni
Nicola Procaccini
Carla Cappiello
Francesco Carducci
Dorina Casadei
Carlo Ciccioli
Civita Di Russo
Mario Pellegrini
Anita Privitera
Maria Veronica Rossi
Antonella Sberna
Marco Squarta
Francesco Torselli
 
Altre informazioni: Fratelli d'Italia aderisce a livello europeo all'Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei, che raccoglie al suo interno forze politiche di orientamento conservatore e nazionalista.

Forza Italia - Noi Moderati - I candidati - Speciale Europee 2024

Forza Italia candidati elezioni europee 2024


L'elenco dei candidati della lista Forza Italia - Noi Moderati nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Antonio Tajani
Francesca Peppucci
Salvtore De Meo
Alessandra Mussolini
Giorgio Silli
Marco Baldassarri
Rossella Chiusaroli
Graziella Ciriaci
Valentina Corsetti
Maria Chiara Fazio
Jacopo Ferri
Alessandro Ghinelli
Lorenzo Grassini
Tiziana Pepe
Renata Polverini
 
Altre informazioni: alla lista prende parte oltre a Forza Italia anche la forza politica Noi Moderati, che ha un riferimento nella parte inferiore del contrassegno. Forza Italia aderisce al Partito Popolare Europeo, la formazione europea cui aderiscono numerose forze popolari, moderate, conservatrici e di centrodestra.

Lega - I candidati - Speciale Europee 2024

Elezioni europee 2024 Lega Salvini candidati

 
L'elenco dei candidati della lista Lega nel collegio Italia Centrale (Lazio-Toscana-Umbria-Marche) alle Elezioni Europee 2024:
 
Roberto Vannacci
Susanna Ceccardi
Claudio Borghi
Anna Cinzia Bonfrisco 
Mirco Carloni
Valeria Alessandrini
Mario Abbruzzese
Davide Bordoni
Franco Cardinale
Laura Cartaginese
Francesca Dionisi
Anna Menghi
Giovanna Miele
Antonio Tacconi
Matilde Tasselli
 
Altre informazioni: all'interno della lista sono presenti anche candidati dell'Unione di Centro (UDC). La Lega a livello europeo fa parte del gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà, di cui fanno parte numerose formazioni di orientamento euroscettico e sovranista, tra cui il Rasemblement National francese di Marine Le Pen. Dalle politiche 2018 il partito si presenta con il solo nome Lega, e non più come Lega Nord, come avveniva in precedenza. 

Elezioni Europee 2024 a Roma e nel Lazio - SPECIALE

 
Europee 2024 a Roma speciale candidati liste

L'8 e il 9 giugno i 27 Paesi dell'Unione europea sono chiamati alle urne per eleggere i 720 membri del Parlamento europeo. L'Italia, nello specifico, ne eleggerà 76.
Alle elezioni europee l'Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali, e Roma fa parte della circoscrizione Italia Centrale, che comprende le regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche: questo significa che queste quattro regioni avranno la stessa scheda elettorale con le stesse liste e potranno votare esattamente gli stessi candidati.
Sarà possibile esprimere fino a tre preferenze, ma nel caso si esprima più di una preferenza, è necessario che tra queste vi siano almeno un uomo e una donna in virtù del principio della doppia preferenza di genere. Perché una lista ottenga rappresentanti al parlamento europeo, dovrà superare lo sbarramento del 4% su scala nazionale (ad eccezione delle liste rappresentanti minoranze linguistiche, fatto che non riguarda la circoscrizione Italia Centrale).

Italia elezioni europee circoscrizioni


 
A seguire, appena saranno resi i nomi, aggiungeremo i candidati lista per lista della circoscrizione Italia Centrale.

Le liste che si presenteranno alle Europee (in ordine alfabetico):
 
DEMOCRAZIA SOVRANA E POPOLARE
PACE TERRA LIBERTA'

Le liste che non ci saranno

Per votare, sarà necessario recarsi al proprio seggio elettorale (la sezione di riferimento e l'indirizzo sono scritti sulla tessera elettorale) muniti di tessera elettorale e di un documento di identità valido tra le 15 e le 23 di Sabato 8 Giugno e tra le 7 e le 23 di Domenica 9 Giugno. Si vota barrando il simbolo ed esprimendo fino a tre preferenze negli spazi di fianco al contrassegno (in caso di più d'una preferenza, bisogna votare almeno un candidato di sesso maschile e uno di sesso femminile).

Per votare è necessario essere cittadini italiani con almeno 18 anni di età. Per i cittadini di altri Paesi dell'Unione europea regolarmente residenti in Italia, è possibile votare le liste e i candidati italiani in un seggio elettorale italiano purché ne abbiano fatto formale richiesta. Per la prima volta gli studenti fuorisede potranno votare nella città in cui studiano, purché domiciliati in un comune fuori dalla propria regione per almeno tre mesi e ne facciano richiesta entro il 5 Maggio.

UE bandiera


Visita di Edoardo VII a Roma nel 1903


Il Re Edoardo VII dopo essere salito al trono nel 1902 programmò una serie di viaggi con l'intento di riaffermare la politica estera Inglese. 
Per migliorare le relazioni anglo-italiane decise di effettuare una visita in Italia, quando questa notizia raggiunse il Governo Britannico molti furono i malumori, soprattutto se si fosse trattato di fare una visita a Roma, poiché c'era il rischio di dover organizzare un incontro con il Papa.
Per tale motivo il Re aveva preferito programmare una visita a Napoli per incontrare lì Vittorio Emanuele III. Dopo aver lasciato l'Italia il Re si sarebbe recato a Parigi per riallacciare anche le relazioni anglo-francesi.


Fu così che Edoardo VII partì per il suo tour Europeo, iniziando con una crociera a Lisbona, dove giunse il 2 aprile. Qui arrivò un telegramma di Vittorio Emanuele III che chiedeva di spostare la visita da Napoli a Roma accogliendolo con tutti gli onori di Capo di Stato.
Questo evento cambiò completamente i piani del Sovrano che iniziò a pensare a un incontro con il Santo Padre, essendo lontano da Londra e dal governo poté agire autonomamente, nonostante l'opposizione del Governo di Londra. Il problema era che il Re non solo era a Capo di Stato dell'Inghilterra e Imperatore, e anglicano, ma anche Capo della Chiesa Anglicana. Il Pontefice poi non accettava visite da chi risiedeva al Quirinale, cosa che gli ospiti di Stato facevano abitualmente. Per risolvere la complicata situazione Edoardo VII chiese un aiuto al suo nipote Guglielmo II di Germania, che aveva più volte visitato l'Italia, e il Pontefice nel 1888 e nel 1893.
Il consiglio di Guglielmo II fu quello di partire per la visita dall'Ambasciata Inglese, quindi dal suolo Inglese e non Italiano, con una carrozza propria alla volta del Vaticano, effettuando una visita privata e non una visita di Stato.
Intanto a Roma già dai primi di gennaio fervevano i preparativi per accogliere Guglielmo II in primavera. I lavori furono più organici rispetto a quelli della visita di Guglielmo II del 1888
Il Sindaco Prospero Colonna affidò la scelta della direzione artistica all'Associazione Artistica Internazionale che in nominò Filippo Cifariello e Giovanni Mario Mataloni come organizzatori. Vennero discusse le linee guida: "Niente archi di trionfo e di cartapesta, niente statue posticce, niente macchinari carnevaleschi, esclusione completa di gesso e porporine, ma fiori, fiori, frutta, ori, damaschi ecc. glorificazione della nostra terra e del nostro sole". "Così per l'ampia via che dalla Stazione ferroviaria mette alla Reggia, attraversando la parte più intensamente vibrante della Roma moderna, attraverso l'Esedra per Via Nazionale, si librano festoni verdi, ghirlande, targhe, segni simbolici, classici motti, stemmi, scudi, insegne, le linee dei palazzi ne saranno nonché infestate e rotte, secondate e illeggiadrite".


Si può parlare quasi di un programma floreale, siamo in pieno Liberty, anche se l'obiettivo era quello di ispirarsi alla "ricca produttività dell'Italia nell'Agricoltura e nelle Industrie, come nelle Arti e all'unità della Gloria Italiana nella svariata collana dei suoi Comuni e delle sue Province"


A Piazza Esedra vennero installate fioriere policrome in cemento, il cui disegno era ispirato ai vasi dei della Robbia. 
Vittorie alate erano posizionate su antenne dei palazzi dell'Esedra e di Via Nazionale, lungo la strada pendevano festoni con la bandiera Italiana e quella della Gran Bretagna.


All'imbocco della strada fu collocato un enorme globo verde sormontato dalla Corona, su cui erano appesi gli attributi dell'Agricoltura, dell'Industria, della Musica, del Commercio e delle Scienze.

Rivista alla Stazione Termini

Il 27 aprile Re Vittorio Emanuele III accolse l'arrivo del Re Edoardo VII alla Stazione Termini, lì i Sovrani passarono in rivista la Compagnia d'Onore. 


La carrozza procedette lungo Via Nazionale addobbata fino al Quirinale, la popolazione era entusiasta e festeggiò il Corteo Reale. 

Il Corteo attraversa Via Nazionale

La sera venne offerto al Quirinale un Banchetto Reale di Stato.
La seconda giornata, il 28 aprile, al mattino, vide il Sovrano in Ambasciata ricevere le visite dei diplomatici. Il pomeriggio effettuò un giro per Roma in carrozza, accompagnato da Vittorio Emanuele III, passando anche per Porta Pia.
La sera Sovrano Inglese vide uno spettacolo al Teatro Argentina.


Durante il Banchetto di Stato al Quirinale Edoardo VII pronunciò un brindisi spontaneo al Re Vittorio Emanuele : 
"Entrambi amiamo la libertà e le libere istituzioni… e siamo avanzati insieme lungo le strade della civiltà e del progresso… Non sono trascorsi molti anni da quando ci battevamo fianco a fianco e sebbene io nutra fiducia che non si presenteranno altre necessità di combattere, sono sicuro che saremo sempre solidali per la causa della libertà e della civiltà…"


Il 29 aprile fu organizzata la grande Rivista Militare alla Piazza d'Armi dei Prati di Castello, il Sovrano Inglese era accompagnato dalla Regina Elena.


Il pomeriggio avvenne la visita al Papa Leone XIII. Alle 16.00 era partita dall'Ambasciata Inglese una piccola carrozza, che andò fino al Vaticano. Era la seconda volta, il primo fu Canuto I, che il Re d'Inghilterra veniva a Roma.


Qui il Sovrano incontrò il Pontefice, non baciando l'anello Papale ma effettuando tre inchini e stringendo la mano al Papa. Poi ci fu un colloquio di mezz'ora negli appartamenti privati di Leone XIII, dove il Pontefice ringraziò il Sovrano Inglese per come venivano trattati in Inghilterra i Cattolici.


Il 30 aprile Edoardo VII lasciò Roma e, nonostante alcune critiche circolate a Londra, riguardanti l'incontro con il Pontefice, la visita fu un successo. 
Disappunto venne espresso invece dai Tedeschi, alleati dell'Italia nella Triplice Alleanza, che comunque vennero rassicurati dalla venuta a Roma di Guglielmo II, effettuata nel mese di maggio.


Cappella dell'Immacolata Concezione dell'Istituto Massimo


La Cappella dell'Immacolata Concezione era un luogo di culto oggi non più esistente, situato all'interno di Palazzo Massimo alle Terme, facente parte dell'Istituto Massimiliano Massimo, nel Rione Castro Pretorio.
La cappella era situata al primo piano, dove oggi si trova la sala n. VII. Fu progettata da Camillo Pistrucci che disegnò l'intero edificio per Massimiliano Massimo nel 1886.
All'interno era a pianta rettangolare, con soffitto a cassettoni, le pareti erano decorate da lesene binate con capitello composito.


Sull'altare si trovava la statua dell'Immacolata Concezione del Jacometti, sotto la mensa il corpo di San Massimiliano estratto dalle catacombe e patrono del fondatore dell'Istituto Padre Massimiliano dei Principi Massimo.
Sulle pareti erano presenti quadri raffiguranti San Luigi Gonzaga, San Giovanni Berchmans, San Stanislao Kostka e San Filippo Neri del Bottoni, ai lati San Francesco Saverio e Sant'Ignazio. L'armonium era stato regalato dal Pontefice Leone XIII.
Con il trasferimento del Collegio Massimo alla nuova sede dell'EUR, nel 1960, la cappella venne spogliata degli arredi che furono trasferiti nel nuovo collegio.
I resti della cappella furono distrutti nel nuovo allestimento del Museo Nazionale Romano curato dall'architetto Costantino Dardi.

Villino Sforza Cesarini Hotel Rex


Il Villino Sforza Cesarini di Santa Fiora è situato in Via Torino n. 149 ed ospita l'Hotel Rex, è situato nel Rione Castro Pretorio
Nel 1879 il Conte Guido Sforza Cesarini di Santa Fiora acquistò un terreno nel IV isolato della I zona di lottizzazione del Quartiere Esquilino, adiacente ai resti del parco di Villa Peretti Montalto, ed affidò la costituzione di un villino e di una scuderia da parte dell'Impresa dell'Esquilino, su progetto dell'ingegnere Pio Giobbe.

Il Villino Sforza Cesarini, a sinistra, e il Casino Felice, a destra, visti da Via Cavour nel 1885

L'edificio era a due piani, rivestito a bugnato liscio, le finestre del piano nobile erano decorate con timpano, il tetto era in coppi.
L'interno venne decorato con soffitti a cassettoni e affreschi, e belle mostre delle doppie porte decorate a volute e girali fogliati, di gusto barocco.


Nel villino visse anche la Contessa Carolina Sforza Cesarini di Santa Fiora.
Il 1928 l'edificio venne sopraelevato di un piano.


Nel 1936 venne acquistato da Giuseppe Fernandez de Velasco che lo trasformò in hotel, affidato alla gestione di Franz Schmidt Lardi, l'hotel sfruttava come giardino l'ultimo lacerto del parco di Villa Peretti Montalto.
Negli anni Cinquanta fu edificato un edificio nel giardino, che si è saldato la facciata del villino, per fortuna l'edificio non venne demolito, così come sono rimaste le retrostanti scuderie.
Il 1964 l'hotel fu acquistato da Enzo Curti, la cui famiglia ancora lo dirige.
All'interno rimangono i soffitti a cassettoni originali e la boiserie in legno della ex sala da pranzo.











Belvedere Romolo e Remo


Belvedere Romolo e Remo è uno slargo situato in Via del Circo Massimo, sul Colle Aventino, nel Rione Ripa.
Tale piazzale è dedicato ai due fratelli leggendari Romolo e Remo che qui avrebbero deciso dove andare ad avere gli auspici per fondare la nuova città, Romolo sarebbe andato sul Palatino mentre Remo sull'Aventino. 
All'epoca dell'Antica Roma questa zona era occupata dal Circo Massimo, nel Medioevo divenne un'area agreste, finché non vi si installò, nel 1645 il Cimitero Ebraico, detto anche Ortaccio degli Ebrei. 

Il Cimitero Ebraico nella mappa del Nolli, 1748

Il Cimitero era raggiungibile da una strada che partiva la Via di Santa Sabina ed era caratterizzato da file di cipressi, fra i quali si trovavano le tombe.


Tale rimase fino a quando nel 1934, il Governatorato di Roma decise di realizzare Via del Circo Massimo, su disegno di Antonio Muñoz, espropriando il Cimitero e i terreni limitrofi. Vennero riesumate 8.000 salme che furono reinterrate al Cimitero del Verano.

Lavori di costruzione di Via del Circo Massimo, agosto 1934 (foto LUCE)

Venne progettato dal Muñoz un grande slargo affacciato sul Circo Massimo e sul Paladino e fu deciso di dargli il nome di Largo Romolo e Remo, il piazzale venne inaugurato assieme a via del Circo Massimo il 28 ottobre del 1934 da Mussolini.

Il piazzale nel 1934

I cipressi furono in parte lasciati al centro della carreggiata di Via del Circo Massimo, in parte ripiantati ai margini del piazzale, alle estremità, in parte verso l'Aventino, nell'odierno Piazzale Ugo La Malfa.


Il Belvedere è occupato da panchine in travertino, da aste portabandiera ed è delimitato, lungo Via del Circo Massimo, da colonnotti in travertino fra i quali sono fissate delle catene.


Dallo slargo si gode uno splendido panorama sul Colle Campidoglio, sulle rovine del Palatino e sul Colle Celio.

Vista verso il Celio

Vista sul Palatino



Via Giuseppe Cottolengo

Via Giuseppe Cottolengo mappa
Via Cottolengo nella mappa di Roma di Marino e Gigli del 1935

Via Giuseppe Cottolengo era una strada del Quartiere Gianicolense - noto anche come Monteverde - compresa tra Via Duchessa di Galliera e Via di Val Tellina (per quanto al momento dell'istituzione non arrivasse fino a quest'ultima strada, ma si concludesse nella campagna) e corrispondente all'attuale Via Francesco Datini. Le sue origini risalgono al 1924, quando vennero istituite le strade della zona intorno all'Ospedale Della Vittoria - come era chiamato l'Ospedale San Camillo - all'epoca in costruzione che, proprio per la vicinanza di un'importante struttura sanitaria, vennero dedicate a fondatori di ospedali e figure di spicco della beneficienza. Nello specifico, tale strada venne dedicata a San Giuseppe Cottolengo (Bra 1786 - Chieri 1842), presbitero e fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, istituto di assistenza noto anche semplicemente con il nome di Cottolengo, e delle Congregazioni a essa collegate. Al momento dell'istituzione, la strada non prese il nome di Via San Giuseppe Cottolengo ma di Via Giuseppe Cottolengo perché la sua Canonizzazione sarebbe arrivata solo nel 1934.
Nel 1959, il Comune di Roma decise di attribuire il nome di Via del Cottolengo alla Salita del Gelsomino, nel Quartiere Aurelio, dal momento che lì si trova la sede dell'istituto fondato da San Giuseppe Cottolengo. Per evitare di avere due strade quasi omonime, il nome di Via Giuseppe Cottolengo venne cambiato in Via Francesco Datini, dedicandola all'omonimo mercante fiorentino.

Via Lucio Mamilio

Mappa 1935 Quadraro Via Lucio Mamilio

Via Lucio Mamilio era una strada, oggi non più esistente, situata nel Quartiere Tuscolano, nella zona del Quadraro. Le sue origini risalgono al 1930, quando venne istituita come compresa genericamente "tra la Via Tuscolana e la località Quadraro", insieme alla vicina Via dei Conti di Tuscolo.
In linea con la toponomastica della zona, la strada venne dedicata a una figura legata all'antica città di Tuscolo, cui conduceva la Via Tuscolana, nello specifico a Lucio Mamilio, dittatore di Tuscolo che nel 460 avanti Cristo aiutò i romani contro Erdonio, divenendo così cittadino Romano.
La mappa di Marino e Gigli del 1935 mostra come Via Lucio Mamilio all'epoca, pur se istituita da cinque anni, non era ancora di fatto stata realizzata, essendo segnata come tratteggiata. Negli anni successivi, la zona si sviluppò in maniera diversa dal punto di vista urbanistico e Via Lucio Mamilio rimase solo su carta, senza mai essere formalmente realizzata e venendo quindi soppressa.

Istituto Giapponese di cultura


L'Istituto Giapponese di cultura si trova in Via Antonio Gramsci n. 74, di fronte alla Facoltà di Architettura e adiacente all'Istituto Austriaco di cultura, a Valle Giulia, nel Quartiere Pinciano.
L'idea di realizzare un Istituto di cultura Giapponese a Roma prese forma negli anni Trenta, grazie all'Ambasciatore del Giappone in Italia Yoshida Shigeru, il lotto di terra assegnato era quello accanto all'Istituto Austriaco di cultura, poi diventato, dal 1938, Istituto Tedesco di cultura. Ciò rifletteva la politica dell'asse Roma Berlino Tokyo.
Solamente nel 1954 fu raggiunto l'accordo ufficiale tra Italia e Giappone che permise l'inizio dei lavori nel 1961 e l'apertura il 12 dicembre 1962.


L'edificio venne progettato dall'architetto Yoshida Isoya come una rielaborazione in chiave moderna dello stile Heian (794 d.C. 1195 d.C.). Infatti nonostante sia interamente costruito in cemento armato è caratterizzato da elementi tradizionali dell'architettura Giapponese, come i pilastri delle pareti esterne, color legno, le pareti scorrevoli, il peristilio esterno, il grande ingresso.


Il giardino è stato realizzato dall'architetto Ken Nakajima, sul terreno concesso dal Comune di Roma ed è il primo giardino in Europa progettato da un paesaggista Giapponese. 
Nel parco compaiono gli elementi dello stile sen'en (giardino con laghetto), sono presenti: il lago, la cascata, le rocce, ponti, lanterne e le tipiche piante come iris, camelie, magnolie, aceri, glicine, ciliegi e pini nani.


L'edificio che ospita l'Istituto ha al suo interno un auditorium, una sala mostre e una biblioteca con 35.000 volumi, una raccolta di 2.500 microfilm, una collezione di musica tradizionale giapponese e una cineteca.





Cabine per fototessere a Grosseto

Molti documenti ufficiali richiedono la presentazione di una fototessera. Oggi, molto spesso le fotografie vengono realizzate con smartphone, ma per documenti quali il passaporto, la patente o la carta d'identità è necessario stampare una fototessera, ed è dunque più che normale chiedersi: dove posso realizzarla? Le cabine per le fototessere restano un modo "fai da te" per scattare fototessere per un documento.
 
Ecco dove si trovano, a Grosseto, le principali cabine per le fototessere, qui elencate in base all'ordine alfabetico della strada:
 
Via Aurelia Antica (presso centro commerciale Aurelia Antica)
Piazza De Maria 
Via Equador (presso centro commerciale Maremà)
Piazza Guglielmo Marconi (dentro la stazione ferroviaria)
Piazza del Popolo (vicino Guardia di Finanza)
Via del Sabotino
Via Saffi (all'interno dell'Anagrafe)
Via Scansanese (altezza civico 116, supermercato Carrefour)
 

Vedi anche: