Cinema del Quartiere Portuense

A seguire un elenco delle sale cinematografiche, i cineclub, i cinema d'essai esistiti nel Quartiere Portuense. Dopo il nome di ogni sala è segnalato se queste sono attualmente in funzione o meno ed ove noto con cosa sono state sostituite. 
 
Leblon, Via Ercole Bombelli 24, successivamente cambia nome in Missouri, chiuso. 
Missouri, Via Ercole Bombelli, chiuso.

Transilvania Horror Rock Kafè

Transilvania locale Trastevere

Il Transilvania Horror Rock Kafè, noto anche semplicemente come Transilvania, era un locale a tema horror-dark-metal che aveva sede in Via Cardinale Merry del Val, nel Rione Trastevere. Si trattava della sede romana di una catena di locali nata nel 1997 a Misano Adriatico, sede del primo storico locale, i cui fondatori, noto con gli pseudonimo di Ice ed Eros, avevano già aperto altri pub a tema simile nella riviera romagnola e dintorni, come lo Zombie di Rimini, il Legami di Cattolica e l'Hiroshima di Urbino.
Tra gli anni '90 e i primi 2000 aprirono sedi del Transilvania in numerose città italiane e anche all'estero, specializzandosi anche in eventi live con importanti artisti della scena dark-metal. La sede di Roma aprì presso Via Cardinale Merry del Val, luogo dove aveva sede in precedenza la storica discoteca rivolta principalmente a un pubblico gay, Angelo Azzurro, posta di fianco al Cinema Alcazar.
Negli anni 2000, tuttavia, il successo di questo tipo di locali dark inizia a scemare, e con essi anche il Transilvania, che in questo periodo chiuse gradualmente le sue numerose sedi, compresa quella di Roma, che chiuse i battenti nel 2005.

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Da Natalino e figli

 
Da Natalino e figli ristorante pizzeria

Da Natalino e figli era un ristorante situato in Circonvallazione Gianicolense 2, nel Quartiere Gianicolense, noto anche come Monteverde. Il locale era sorto nel 1938 ed era di proprietà della famiglia Arrighini, ed era molto popolare tra gli abitanti della zona così come dalle numerose persone di passaggio, trovandosi proprio di fronte alla Stazione Trastevere. Offriva soprattutto pizze, ma anche piatti della tradizione italiana di carne e di pesce.
Al suo posto oggi sorge Kebab Station.

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Le Nane

Le Nane era un ristorante situato in Via Flaminia 527, nel Quartiere Tor di Quinto. Si trattava di un locale che apriva nel pomeriggio come luogo per aperitivi e sala da tè, aprendo poi il ristorante vero e proprio dall'offerta molto varia. Al suo posto oggi sorge una delle sedi della catena di ristoranti T-Bone Station.

Maternità Asdrubali

La Maternità Asdrubali era una sala maternità situata nel Rione Esquilino, nello specifico in Via Ferruccio 21. Tale centro ostetrico nacque nel 1877 su impulso del medico dell'Ospedale Santo Spirito Giulio Bastianelli, che promosse la nascita di diverse sale parto a Roma. Oltre alla Asdrubali, che prese questo nome in onore del medico Francesco Asdrubali (Loreto 1756-Roma 1832), primo docente di ostetricia presso l'Università "La Sapienza", nacquero la Panunzi all'Arco de' Banchi e la Savetti in Via Anicia.
Nel 1890 il Governo Crispi costituì la Congregazione di Carità di Roma, sotto il cui controllo pose le tre sale maternità. All'inizio del XX Secolo vennero riorganizzate le diverse sale parto, e molte furono incorporate presso l'Asilo Materno di Via Arno. Nel 1907 venne in quest'ottica chiusa la Sala Asdrubali, seguita nel 1916 dalla Panunzi. L'accorpamento con l'Asilo Materno, distante dalla Sala Asdrubali (così come dalla Panunzi) e posto in una zona all'epoca ritenuta periferica, causarono diverse proteste tra la popolazione. La Maternità Savetti, invece, continuò a operare fino agli Anni '60.
L'edificio dove si trovava la Maternità Asdrubali oggi non è più esistente, sostituito da un palazzo più moderno.

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Piazza Varisella

Piazza Varisella Boccea

Piazza Varisella si trova nel Suburbio Trionfale, situata presso la confluenza tra Via Belvedere Montello, Via Pontestura e Via Murello. Le sue origini risalgono al 1982, quando vennero assegnati i nomi di numerose strade di questa area dedicandole a comuni del Piemonte. In questo caso fu scelto il paese di Varisella, comune in Provincia di Torino.
Piazza Varisella si trova nella Zona Urbanistica Fogaccia. Il CAP di Piazza Varisella è 00166.

Iglesia Ni Cristo a Casal del Marmo

ING Roma Via Viguzzolo

L'Iglesia Ni Cristo a Casal del Marmo si trova in Via Viguzzolo, nel Suburbio Trionfale, ed è il maggiore luogo di culto della confessione Cristiana con base nelle Filippine dell'Iglesia Ni Cristo. Questo nome, in lingua Tagalog significa "Chiesa di Cristo" ed è una denominazione Cristiana non-trinitaria fondata tra il 1913 e il 1914 da Felix Manalo. Nelle Filippine circa il 4,2% della popolazione aderisce a questa Chiesa, e tra i membri della numerosa comunità filippina in Italia e nello specifico a Roma vi sono dunque diversi aderenti, ragione per cui hanno deciso di costituire ufficialmente nel 1994 la loro prima congregazione e realizzare un proprio luogo di culto a Roma.
La Chiesa rispecchia molti caratteri architettonici tipici degli edifici dell'Iglesia Ni Cristo in giro per il mondo, come l'impostazione neogotica della facciata.

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Via Montecastello

 
Via Montecastello Suburbio Trionfale
 
Via Montecastello è una strada del Suburbio Trionfale compresa tra Via Pian del Marmo e Via Pessinetto. La strada è stata formalmente istituita nel 1997 e, in linea con la toponomastica locale, dedicata a un comune del Piemonte, in questo caso Montecastello, in provincia di Alessandria.
Via Montecastello si trova nella Zona Urbanistica Fogaccia. Il CAP di Via Montecastello è 00166.

Via di Casal del Marmo

 
Casal del Marmo cippo

Via di Casal del Marmo è una strada situata tra il Suburbio Trionfale e le Zone Casalotti e Ottavia, compresa tra Via Trionfale e Via di Boccea. La strada venne formalmente istituita con questo nome nel 1927, nell'ambito di un riordinamento delle strade dell'Agro Romano da parte del Governatorato di Roma.
Il nome della strada deriva dall'elevato numero di marmi che qui furono rinvenuti a partire soprattutto dal 1892, marmi che in questa zona - all'epoca aperta campagna - spuntavano tra i campi ed erano ben visibili. Molti di essi, negli anni, sono stati depredati.
Il nome di "Casal del Marmo" fu inizialmente attribuito a una vasta tenuta di proprietà della famiglia Massara sui cui terreni nacque parte del nucleo originario della borgata rurale Ottavia nel periodo tra le due guerre. Nel dopoguerra, le zone limitrofe a questa strada assistettero a un grande sviluppo dell'edilizia privata.
Nella zona a nord della strada sorge l'Istituto penale minorile Casal del Marmo, nato come Casa di Rieducazione e Istituito di Osservazione nel 1964 e divenuto carcere minorile nel 1975.

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Santa Brigida di Svezia

 
Santa Brigida Palmarola

La Chiesa di Santa Brigida di Svezia si trova in Via Luzzana, nella Zona Ottavia, nello specifico nella zona nota come Palmarola.

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Via Inzago

Via Inzago Ottavia

Via Inzago è una strada della Zona Ottavia compresa tra Largo Codogno e Via del Fosso di Santo Spirito. Le origini della strada risalgono al 1971, quando venne istituita, e in linea con la toponomastica di questa zona tra Ottavia e Casal del Marmo che vede le strade dedicate a comuni della Lombardia venne dedicata a Inzago, cittadina della Provincia di Milano che oggi conta circa 11mila abitanti.
Via Inzago si trova nella Zona Urbanistica Santa Maria della Pietà. Il CAP di Via Inzago è 00135.

Monumento in memoria degli agenti della scorta di Aldo Moro

 
Via Mario Fani monumento scorta Moro

Il monumento in questione si trova in Via Mario Fani, nel Suburbio Trionfale, e ricorda Oreste Leonardi (Torino 1926-Roma 1978), Francesco Zizzi (Fasano 1948-Roma 1978), Domenico Ricci (Staffolo 1934-Roma 1978), Raffaele Iozzino (Casola di Napoli 1953-Roma 1978) e Giulio Rivera (Guglionesi 1954-Roma 1978), i cinque agenti di scorta dell'allora presidente della Democrazia Cristiana nonché ex Presidente del Consiglio Aldo Moro, che qui il 16 Marzo 1978 vennero uccisi da un commando delle Brigate Rosse che sequestrò il leader democristiano. Aldo Moro fu trovato morto in Via Michelangelo Caetani, nel bagagliaio di una Renault R4, il 9 Maggio dello stesso anno.
Il monumento è stato realizzato nel 2018 e inaugurato a 40 anni dalla strage, andando a sostituire una vecchia targa dedicata sempre agli agenti di scorta qui rimasti uccisi.
Tale monumento si presenta come una sorta di quinta in travertino con in mezzo una stele in bronzo con una crepa in mezzo che rappresenta le vite spezzate degli agenti di scorta. Tale monumento è stato realizzato su iniziativa del Comune di Roma, della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri.

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Myosotis (Via Casilina)

 Myosotis era un ristorante situato in Via Casilina 1622, nella Zona Torre Gaia. Doveva il nome all'omonima pianta delle borraginacee. Il ristorante offriva piatti della cucina tradizionale italiana con alcune rivisitazioni e disponeva di un'ampia carta dei vini. Il ristorante aveva poi aperto una seconda sede in Vicolo della Vaccarella, nel Rione Sant'Eustachio.

Myosotis (Vicolo della Vaccarella)

 Myosotis era un ristorante, oggi non più attivo, situato in Vicolo della Vaccarella 3/5, nel Rione Sant'Eustachio. Il ristorante, che prendeva il nome dall'omonima pianta delle borraginacee, era la seconda sede dell'omonimo ristorante situato in Via Casilina. Offriva piatti della tradizione italiana, sia di carne che di pesce.

Via Don Giovanni Verità

Via Don Giovanni Verità Della Vittoria

Via Don Giovanni Verità è una strada del Quartiere Della Vittoria, compresa tra Viale Giuseppe Mazzini e Via Giuseppe Montanelli. Le origini della strada risalgono al 1913, negli anni in cui la zona della Piazza d'Armi iniziava a venire edificata intorno al tracciato di Viale Mazzini successivaente all'Esposizione del 1911. La scelta toponomastica fu quella di dedicare le nuove strade a figure che avevano preso parte al Risorgimento, e questa venne dedicata a Don Giovanni Verità (Modigliana 1807-Modigliana 1885), Sacerdote che prese parte alla Giovine Italia e aderì alla Carboneria.

Targa in ricordo di Erica

 
In ricordo di Erica e del suo grande amore per le cose belle

Nel giardino a ridosso del parco giochi di Viale Leonardo da Vinci, nel Quartiere Ostiense, è presente, vicino ad una pianta, una targa ricorda "Erica" e il "suo grande amore per le cose belle".

Madonna Sistina in Via delle Sette Chiese angolo Via di Sant'Adautto

Madonna Sistina Garbatella

In Via delle Sette Chiese all'angolo con Via di Sant'Adautto, alla Garbatella, nel Quartiere Ostiense, è presente un'Edicola Sacra contenente un'Immagine raffigurante una replica della Madonna Sistina di Raffaello.

Cinema Leblon

 Il Cinema Leblon si trovava in Via Ercole Bombelli 24, nel Quartiere Portuense. Negli anni '60 era una delle principale sale cinematografiche del quartiere. Successivamente cambiò nome in Missouri, per poi essere definitivamente chiuso.

Edicola Mariana in Via di Sant'Adautto

Edicola Mariana Sant'Adautto Garbatella

In Via di Sant'Adautto, alla Garbatella, nel Quartiere Ostiense, è presente un Edicola Sacra contenente una statua della Madonna all'interno di una piccola struttura sormontata da un timpano

Pietre d'inciampo del Quartiere Nomentano

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle pietre d'inciampo presenti nel Quartiere Nomentano.
 
Via Caserta:

Librerie nel Quartiere Nomentano

Libreria Universo, Piazza Girolamo Fabrizio 6

Chiese del Quartiere Nomentano

A seguire un elenco relativo alle Chiese del Quartiere Nomentano, elencate in ordine alfabetico. In questa lista riteniamo inserire tutte le Chiese la cui struttura è ancora esistente, anche se sconsacrata. Per quanto riguarda le Chiese non più esistenti o di cui restano avanzi particolarmente ridotti, abbiamo realizzato una lista apposita che trovate anche qui sotto.
 

Madonna del Divino Amore in Via Flaminio Ponzio

 
Madonna Divino Amore San Saba

In Via Flaminio Ponzio, sulle mura del complesso di San Saba, nel Rione San Saba, è presente un'Edicola Sacra contenente un'Immagine della Madonna del Divino Amore.

Madonna degli Orfani

Madonna Viale Trastevere

La Madonna degli Orfani è un'Edicola Sacra situata in Viale Trastevere, a ridosso del muro dell'ex Casa della GIL, nel Rione Trastevere. Si tratta di un'Immagine raffigurante la Madonna con le mani giunte in preghiera, opera dello scultore Arrigo Minerbi, posta sotto un semplice timpano. L'Immagine è oggetto di grande devozione popolare come dimostrano i numerosi ex voto presenti. L'Edicola Sacra venne realizzata nel 1944 per iniziativa dell'Opera Don Orione, che l'anno precedente aveva preso in gestione l'ex casa della GIL: occupandosi tale istituzione degli orfani, la Madonna prese il nome di Madonna degli Orfani.

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Madonna col Bambino in Via Leopoldo Ruspoli

Madonna col Bambino stile robbiano Via Ruspoli

Lungo Via Leopoldo Ruspoli, nel Quartiere Portuense, è presente un'Immagine Sacra raffigurante la Madonna col Bambino in terracotta in stile robbiano.

Via Pietro d'Assisi

 
Via Pietro d'Assisi Gianicolense

Via Pietro d'Assisi è una strada del Quartiere Gianicolense, conosciuto anche come Monteverde, compres tra Via Maria Lorenza Longo e Via Duchessa di Galliera. Le origini della strada risalgono al 1924, quando vennero assegnati i nomi delle strade nei dintorni del costruendo Ospedale San Camillo, che all'epoca si sarebbe dovuto chiamare Ospedale della Vittoria, e si decise di dedicarle a fondatori di ospedali e figure benemerite della beneficienza. Pietro d'Assisi, si legge nello schedario della toponomastica del Comune, fu fondatore di ospedali nel Medioevo.

Pietra d'inciampo in memoria di Amelia Coen

 
Amelia Coen Via Caserta

La pietra d'inciampo in questione si trova in Via Caserta, nel Quartiere Nomentano, e ricorda Amelia Coen (Ancona 1868-Auschwitz 1943), cittadina di religione ebraica arrestata dai Nazisti nella retata del 16 Ottobre 1943, deportata ad Auschwitz e lì assassinata all'arrivo il 23 Ottobre 1943. La pietra d'inciampo è stata posizionata nel Gennaio 2021, nei giorni precedenti al Giorno della Memoria.

Libreria Universo

 
Libreria SEU testi universitari

La Libreria Universo si trova in Piazza Girolamo Fabrizio 6, nel Quartiere Nomentano, all'interno di un chiosco. Fa riferimento alla Società Editrice Universo (SEU), fondata nel 1945 e specializzata in pubblicazioni mediche, che ha sede nella vicina Via Giovanni Battista Morgagni. La libreria è dunque specializzata in testi universitari e pubblicazioni mediche.

Altri siti che ne parlano:

Targa in memoria del trasferimento dell'Immagine della Madonna del Divino Amore di Viale del Policlinico

 
Madonna del Divino Amore Viale del Policlinico targa

All'interno della Cappella della Madonna del Divino Amore in Viale del Policlinico, nel Quartiere Nomentano, è presente una targa che ricorda il trasferimento dell'Immagine della Madonna del Divino Amore all'interno di questa piccola Cappella addossata alle Mura Aureliane da parte del Comune di Roma.
Il trasferimento avvenne nel 1959 per ragioni di viabilità in vista delle Olimpiadi del 1960.

Cappella della Madonna del Divino Amore in Viale del Policlinico

Edicola Madonna Divino Amore Castro Pretorio

Lungo Viale del Policlinico, nel Quartiere Nomentano, addossata al tratto di Mura Aureliane lungo il Castro Pretorio, è presente una piccola Cappella contenente un'Immagine della Madonna del Divino Amore e un piccolo altare.
 
Divino Amore Viale del Policlinico vecchia foto

Originariamente, tale Immagine Sacra si trovava sempre lungo il viale addossata alle Mura Aureliane, ma in un punto diverso e senza che fosse custodita in alcune struttura, così come era circondata, come è tipico di diverse immagini devozionali, di numerosi ex voto. Nel 1959, mentre Roma si apprestava a ospitare le Olimpiadi del 1960, tuttavia, per ragioni di viabilità, vennero rimossi i numerosi ex voto e l'Immagine venne posta all'interno di questa struttura, distante pochi metri dalla sua precedente collocazione, dove tuttora si trova. 
 
Divino Amore Castro Pretorio targa
All'interno della Cappella è presente una targa che ricorda come il comune abbia voluto collocare l'Immagine della Madonna del Divino Amore all'interno della nuova struttura.
A Roma la devozione per la Madonna del Divino Amore è molto diffusa e lo è stato in modo particolare dopo il voto fatto dal Papa Pio XII Pacelli (1939-1958), che nel 1943 affidò alla Madonna del Divino Amore la salvezza di Roma. 

Cappella Divino Amore Castro Pretorio

Altri siti che ne parlano:

Edicola Sacra di San Pio da Pietrelcina in Piazza del Monte di Pietà

 
Padre Pio Piazza del Monte di Pietà

In Piazza del Monte di Pietà, nel Rione Regola, è presente una piccola Edicola Sacra, posta ad altezza d'uomo, contenente una piccola statua di San Pio da Pietrelcina. Al fianco della statuetta di Padre Pio sono collocate, opera di una spontanea devozione popolare, altre immagini e statue del Santo di Pietrelcina e della Madonna.

Via dei Lucilii

Ostia Via dei Lucilii

Via dei Lucilii è una strada del Quartiere Lido di Ostia Levante compresa tra Via Angelo Celli e Via del Parco. Venne istituita nel 1924, all'epoca compresa tra il Viale Principe di Piemonte e la campagna, e fu chiamata così per celebrare la famiglia dei Lucilii, ricca famglia di Roma Antica che stanziò immense somme per abbellire Ostia.

Busto di Paolo Orlando

Ostia statua Paolo Orlando

Nel Giardino Paolo Orlando, situato al centro di Piazzale della Stazione del Lido, nel Quartiere Lido di Ostia Levante, è presente un busto bronzeo posto su un piedistallo marmoreo raffigurante Paolo Orlando, la figura cui è appunto dedicato il giardino.
Paolo Orlando (Genova 1858-Roma 1943) fu una delle personalità più importanti nella storia dello sviluppo del Lido di Ostia, promotore di un ambizioso progetto per trasformare Roma in una città portuale, costituì il comitato Pro Roma Marittima e fu assessore con delega all'Agro Romano.

Negozi di Roma scomparsi per categoria

Targhe del Quartiere Lido di Ostia Levante

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nel Quartiere Lido di Ostia Levante.
 
Piazzale della Stazione del Lido:

Villino Arcieri


Il Villino Arcieri è situato sul Lungotevere de' Cenci n. 9, ad angolo con Piazza delle Cinque Scole, nel Rione Sant'Angelo.
Fu costruito sui terreni dell'antico Ghetto di Roma,  proprio nel punto occupato dal complesso delle Cinque Scole, demolito nel 1908.
Il lotto in questione fu venduto dal Comune di Roma nel 1909 a Nunzio Arcieri, che presentò la domanda di edificazione di un villino, su progetto dell'ingegnere Filippo Sneider.
Il villino si sviluppa su tre piani con cinque finestre per ogni piano.
Il pianterreno è rivestito a bugnato liscio.
I due piani successivi hanno la facciata rivestita in laterizio, le finestre del piano nobile sono dotate di timpano, mentre quelle del piano superiore hanno un architrave orizzontale.
L'edificio confina con l'adiacente Villino Astengo.


Locali scomparsi della Zona Casal Boccone

Arcadia Disco Pub, Via di Settebagni 230

Librerie del Rione Castro Pretorio

Economy Book and Video Center, Via Torino 136 (non più attiva)

Librerie scomparse del Rione Castro Pretorio

Librerie scomparse di Roma

Librerie scomparse nel Rione Castro Pretorio

Locali scomparsi del Rione Esquilino

Circolo degli Artisti, Via Lamarmora

Targa in memoria della conclusione dei lavori della ferrovia Roma-Lido

La targa in questione si trova all'interno della Stazione di Lido di Ostia Centro, in Piazza della Stazione del Lido, nel Quartiere Lido di Ostia Levante, e ricorda la conclusione dei lavori per la realizzazione della ferrovia Roma-Lido. La targa, originariamente, si trovava nella Stazione di Marina di Ostia, andata distrutta durante la seconda guerra mondiale, ed è stata qui trasferita dopo la realizzazione della nuova stazione, leggermente spostata rispetto alla posizione di quella andata distrutta, nel 1951.
La targa ricorda i lavori, iniziati a San Paolo nel 1918 e terminati "nella risorta Ostia" (il riferimento è alla costruzione del nuovo lido litoraneo che porta il nome dell'antica città portuale romana) nel 1921, e vengono menzionati il Re Vittorio Emanuele III, l'allora Sindaco di Roma Prospero Colonna e l'Assessore all'Agro Romano Paolo Orlando, presidente del Comitato Pro Roma Marittima, tra i principali promotori dello sviluppo marittimo di Roma e autore di un ambizioso progetto, mai realizzato, per costruire un grande porto a Roma.

Stazione di Lido di Ostia Centro

Stazione Ostia Centro

La Stazione di Lido di Ostia Centro è una stazione ferroviaria situata in Piazzale della Stazione del Lido, nel Quartiere Lido di Ostia Levante, che serve la ferrovia Roma-Lido, oggi nota come Metromare.
Originariamente la zona centrale del Lido di Ostia era servita dalla Stazione Marina di Ostia, conosciuta anche come Stazione Vecchia di Ostia, che tuttavia fu gravemente danneggiata nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente demolita nel 1949. In questo periodo operò una stazione provvisoria, realizzata nel 1947, che fu attiva fino al 1951, anno in cui fu realizzata la nuova Stazione di Lido di Ostia Centro.
La nuova stazione  (e con essa la linea ferroviaria) venne spostata leggermente a sud est rispetto alla precedente, situata nell'attuale Piazza della Stazione Vecchia, proprio di fianco alla Chiesa di Santa Maria Regina Pacis, dove attualmente sorge il Luna Park di Ostia. La stazione si presenta in forme molto regolari: un parallelepipedo bianco, con all'interno un ampio atrio. Contigui alla stazione sono due edifici adibiti a uso privato.
All'interno dell'atrio è presente una targa, originariamente collocata nella vecchia stazione, che ricorda l'apertura della ferrovia Roma-Lido.

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Via Leopoldo Ruspoli

Via Leopoldo Ruspoli targa stradale

Via Leopoldo Ruspoli è una strada del Quartiere Portuense compresa tra Largo Emanuele Ruspoli e Via degli Irlandesi. Le sue origini risalgono al 1955, nel periodo in cui venne urbanizzata quest'area del quartiere, le cui strade presero i nomi di sindaci e amministratori di Roma. Questa strada fu dedicata a Leopoldo Ruspoli che, secondo quanto riportano sia la delibera sia da una targa marmorea lungo la strada, sarebbe stato un "sindaco di Roma", tuttavia si tratta evidentemente di un errore dal momento che, elenco dei sindaci alla mano, nessun sindaco di Roma con questo nome è mai esistito. Su tale errore abbiamo realizzato un approfondimento.
 
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Un misterioso errore dietro il nome di Via Leopoldo Ruspoli?

 
Via Leopoldo Ruspoli sindaco di Roma targa

Via Leopoldo Ruspoli è il nome di una strada del Quartiere Portuense istituita nel 1955 in una zona la cui toponomastica è dedicata a "sindaci e amministratori" di Roma. Nella delibera in cui questa strada viene istituita, appunto nel 1955, si legge infatti accanto al nome di Leopoldo Ruspoli la qualifica di "Sindaco di Roma", la stessa che oggi ancora compare sul sito ufficiale della toponomastica del Comune di Roma. Tuttavia, basta guardare qualsiasi elenco dei sindaci di Roma per sapere che mai la Capitale ha avuto un primo cittadino con questo nome.
Questo elemento, un evidente errore che non era passato inosservato, ha attirato la nostra attenzione, e una segnalazione del nostro lettore Davide Riparbelli, col quale abbiamo unito le forze per provare a capire qualcosa in più sulle possibili ragioni di questo errore e la mancata correzione nello schedario ufficiale toponomastico, ci hanno portato ad attivarci.
Partiamo dall'inizio. Le origini di Via Leopoldo Ruspoli, come abbiamo detto, risalgono al 1955: nei primi anni '50 iniziò la realizzazione di questa parte del Quartiere Portuense, a sud dell'area di Vigna Jacobini, all'epoca urbanizzata soprattutto a ridosso della Via Portuense, e si decise di dare a queste strade i nomi di "sindaci e amministratori di Roma", come chiaramente risulta nello schedario del sistema informativo toponomastica del Comune. In questo contesto, nel 1955 la strada viene dedicata a "Leopoldo Ruspoli", indicato chiaramente sia nella delibera numero 360 dell'8 Marzo 1955 che nello schedario della toponomastica del Comune di Roma come "Sindaco di Roma", dicitura che compare anche in una targa stradale marmorea posta nella suddetta strada (in alcune, tuttavia, è riportato solo il nome senza didascalia). Ma, come abbiamo detto, non è mai esistito alcun sindaco chiamato Leopoldo Ruspoli. C'è chiaramente un errore, ma quale?
Le possibilità a questo punto sembrano essere principalmente due. O è stata dedicata la strada a un sindaco sbagliandone il nome, o è stata dedicata a un amministratore locale sbagliandone la carica. Partiamo da un presupposto: un sindaco "Ruspoli" è esistito, ma non si chiamava Leopoldo, bensì Emanuele, che fu sindaco prima tra il 1877 e il 1880 e poi tra il 1892 e il 1899. Nel 1955, quando Via Leopoldo Ruspoli venne istituita, Emanuele Ruspoli non aveva ancora alcuna strada dedicata. Il nostro lettore di cui sopra, lo studioso Davide Riparbelli, ha approfondito i nomi dei Consiglieri Comunali, usando come fonte anche il libro "Biografie dei Consiglieri comunali di Roma dal 1870", testo opera di Riccardo Fait del 1877 che racconta il Consiglio comunale nei primi anni successivi all'annessione di Roma al neonato Regno d'Italia, ma non risulta alcun Leopoldo Ruspoli. Nella storia dell'amministrazione comunale, oltre ovviamente a Emanuele Ruspoli, della nobile famiglia romana risulta essere stato attivo nell'ambito dell'amministrazione locale anche Augusto Ruspoli, tra gli animatori del Circolo Cavour intorno al 1870, ma comunque non si tratta di un Leopoldo. L'unico Leopoldo Ruspoli di cui si ha notizia vissuto nel periodo successivo all'istituzione dell'amministrazione comunale di Roma nell'Italia unitaria è stato il Leopoldo Ruspoli figlio di Sigismondo, del ramo dei Principi di Cerveteri, nato a Roma nel 1847 e morto a Genazzano nel 1932, che fu Luogotenente della Guardia Nobile. Un fatto che può apparentemente risultare insolito, trattandosi di un corpo che, immediatamente dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, risultava appannaggio della "nobiltà nera", come era nota la nobiltà rimasta più vicina al Papa, mentre i Ruspoli con una serie di figure, Emanuele in primis, avevano aderito pienamente alla vita del nuovo stato. Su questo Leopoldo Ruspoli si hanno poche informazioni, ma non risulta abbia avuto ruoli nell'amministrazione comunale e, per questa ragione, non si spiegherebbe l'inserimento tra le strade del gruppo toponomastico di sindaci e amministratori di Roma, peraltro con una delle principali strade della zona. Si ha notizia poi di un altro Leopoldo Ruspoli, nato nel 1791 e deceduto nel 1817, ma parlandosi del periodo preunitario non può aver a che fare con il gruppo toponomastico della zona.
A questo punto, si propende per l'errore nel nome del sindaco: è verosimile immaginare che nel 1955 il Comune di Roma avesse inteso dedicare la strada, che ribadiamo risultare una delle più in vista della zona, a Emanuele Ruspoli, figura di spicco dell'amministrazione comunale della Roma di fine '800 che fu sindaco per ben 10 anni, ma abbia commesso un errore. La ragione? Possiamo solo supporla, ma certo la vicinanza temporale con il sindaco Leopoldo Torlonia può far propendere per una confusione che abbia generato una crasi, ma questa è una mera supposizione.
 
Via Leopoldo Ruspoli targa senza didascalia

La morale è che, chiunque abbia trascritto male il nome, quale che sia la ragione, tale nome, "Leopoldo Ruspoli", qualificato come "Sindaco di Roma", è finito su una delibera sulla denominazione di nuove strade, delibera regolarmente approvata ed entrata in vigore, dando ufficialmente alla nuova strada il nome di "Via Leopoldo Ruspoli". Ovviamente, gli errori capitano e non vanno criminalizzati: la toponomastica è gestita da esseri umani e come tali possiamo commettere degli errori. Si pensi al curioso caso di Via Antonio Fibonacci, esistita nel Rione Monti tra il 1956 e il 1996, quando venne soppressa dopo che fu certificato che un personaggio con tale nome non era mai esistito ed era stato confuso con Leonardo Fibonacci, cui - fatto che rende la vicenda ancora più curiosa - erano dedicate non una, ma due strade di Roma (sono entrambe esistenti e una lo come Leonardo Pisano), vicenda che era molto cara allo studioso di cose romane Willy Pocino. E attenzione, perché anche la didascalia dello schedario ufficiale, quella eventualmente riportata nelle targhe delle strade, può cambiare con una delibera, come dimostra il caso di Via delle Botteghe Oscure, che nel 1986 vede la sua didascalia ufficiale cambiare con apposita delibera da "Dalle botteghe artigiane che ivi esistevano ricavate nelle arcuazioni che sostenevano il Circo Flaminio" a "Dagli archi semisepolti del Teatro e della Crypta di Balbo", in seguito alla nuova interpretazione successiva a ricerche archeologiche.
Quindi, per quanto l'errore almeno nella didascalia sia palese (e non siamo noi adesso ad accorgercene: per intenderci, nel libro "La grande guida alle strade di Roma" di Claudio Rendina e Donatella Paradisi del 2003 è scritto apertamente), nessuno ha posto rimedio. E qui subentra un'altra supposizione. Nel 1958, infatti, viene istituito Largo Emanuele Ruspoli, dedicato appunto al sindaco che abbiamo più volte citato in questa disquisizione e che potrebbe essere stato colui cui si sarebbe voluta originariamente dedicare Via Leopoldo Ruspoli. Si tratta dell'unica strada del gruppo dei sindaci e degli amministratori locali al Portuense a essere un "largo", e se andiamo a vedere questo luogo, occupato principalmente da un giardino situato alla confluenza tra Via Leopoldo Ruspoli e Via Giorgio Pallavicino, dà l'idea di un'area stradale che poteva tranquillamente far parte di quest'ultima strada. In una zona in cui non sono stati istituiti altri "larghi", viene da pensare sia stata una scelta quasi improvvisata, per dedicare una strada a qualche figura che era rimasta fuori dall'assegnazione dei nomi alle aree stradali fino a quel momento realizzate e in progetto. Viene quasi da pensare che sia stata messa, appunto, una rapida toppa per dedicare una strada a Emanuele Ruspoli in seguito all'errore di tre anni prima, e che cambiare il nome di Via Leopoldo Ruspoli fosse ormai troppo complicato, ma siamo ancora nell'ambito delle supposizioni.
Dunque, se così fosse, sarebbe comprensibile aver scelto di mantenere il nome di "Via Leopoldo Ruspoli", sia per evitare i disguidi legati al cambio di nome di una strada così lunga, sia perché di figure con questo nome, seppur né sindaci né amministratori, sono state due, di cui vi sono poche notizie biografiche ma fino a prova contraria è ragionevole pensare che nulla ostacoli il dedicare almeno a uno dei due una strada. Ma, se così fosse, è possibile che a quasi 70 anni dall'istituzione di Via Leopoldo Ruspoli, nessuno abbia mai pensato di correggere l'errore marchiano della didascalia "Sindaco di Roma", presente sia nello schedario ufficiale che in una targa marmorea?
Ora, vicini ai 70 anni dall'istituzione di questa strada, una delle principali di quell'area del Portuense, ha poco senso pensare di cambiarne il nome, ormai pienamente radicato nella zona nonché indirizzo di residenza di numerose persone. Ma oltre a questo, ripediamo che fino a prova contraria non c'è ragione di pensare che almeno uno dei due Leopoldo Ruspoli esistiti sia degno di una strada, poco importa se non abbiano a che vedere con il gruppo toponomastico delle strade limitrofe. I gruppi toponomastici sono dei punti di partenza, ma la città è qualcosa che si sviluppa in modo fluido, così come i gruppi di nomi delle sue strade, e gli esempi sarebbero innumerevoli. Certo è che la didascalia ufficiale, riportata anche in una targa marmorea, andrebbe corretta: come dimostra il caso di Via delle Botteghe Oscure, tra gli altri, è qualcosa che si potrebbe fare tranquillamente. Anzi, si dovrebbe, perché si tratta di un errore: non è certo la massima urgenza tra i problemi di Roma, è vero, ma è qualcosa che non costa troppe difficoltà e andrebbe fatto. Chissà che l'attuale amministrazione, con un Sindaco che di professione fa il professore universitario di Storia contemporanea, non trovi questa sensibilità, a ormai quasi 70 anni dall'istituzione di questa strada.

Via delle Isole Sanguinare

Ostia Via delle Isole Sanguinare

Via delle Isole Sanguinare è una strada del Quartiere Lido di Ostia Levante, compresa tra Piazza Salvatore Viale e Piazza Sagona. Originariamente questa strada prese il nome di Via della Paranzella, in linea con la toponomastica che vedeva le strade della zona dedicate a imbarcazioni. La paranzella, infatti, è un tipo di imbarcazione a vela.
Nel 1939, tuttavia, il Governatorato di Roma decise di cambiare i nomi di molte strade della zona con nomi di località della Corsica, e questa venne dedicata alle Isole Sanguinare, piccolo arcipelago a largo di Ajaccio. Le isole, in realtà, sono in generale note come Isole Sanguinarie: non è chiaro se la scelta di eliminare una i dal nome sia un errore o la scelta di un altra grafia.

Trombolotto di Sermoneta

Il trombolotto di Sermoneta è una tipologia di limone selvatico autoctono dell'area tra l'Agro Pontino e i Monti Lepini, in modo particolare appunto intorno alla zona di Sermoneta, il cui nome scientifico è Citrus Limon Cajetanis. Si presenta esattamente come un limone e il profumo ha note di bergamotto e cedro.
Tale limone è stato negli anni utilizzato come condimento in cucina, e di recente è stato riscoperto e commercializzato da Fabio Stivali, titolare del ristorante Il Simposio di Sermoneta, che ha registrato il marchio e con cui ha ideato diversi condimenti che ha messo in vendita e che utilizza per molti piatti offerti dal ristorante.

Spaghetti Trombolotto Simposio
Il trombolotto usato come condimento insieme alla bottarga in un piatto presso il ristorante Il Giardino del Simposio di Sermoneta



Altri siti che ne parlano:

Ristoranti scomparsi nel Quartiere Giuliano-Dalmata

- La Meraviglia, Via Tommaso Arcidiacono 111

Laghetto dell'EUR (Parco Centrale del Lago)

Parco centrale del lago

Il Laghetto dell'EUR si trova al centro del Parco Centrale del Lago, nel Quartiere Europa (noto comunemente come EUR, sigla che sta per Esposizione Universale Roma). Questo bacino idrico risale proprio al progetto originale per l'Esposizione Universale di Roma del 1942, che tuttavia non venne mai ospitata per via dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Fin dal progetto del 1937, il nuovo quartiere destinato a ospitare l'Esposizione, quello che poi sarebbe divenuto l'EUR, fu concepito di forma pentagonale con l'asse centrale orizzontale rappresentato da un laghetto circondato da un parco, che facesse da quinta prospettica nel punto in cui la Via Imperiale (ovvero l'odierna Via Cristoforo Colombo) si sdoppiava. Tale parco con annesso laghetto fu pensato in un area centrale nel progetto e circondato da alcuni importanti e scenografici edifici dell'Esposizione, a partire dal Palazzo dell'Acqua e della Luce, posto sulla limitrofa collina a sud e mai realizzato (al suo posto oggi sorge il Palazzo dello Sport) e dal Teatro all'aperto (la cui costruzione è stata poi interrotta per lasciare posto al Palazzo dell'Unicredit). 
 
Lago E42 progetto

Come si può vedere nella planimetria del progetto dell'E42, il laghetto doveva rappresentare l'asse centrale orizzontale del progetto. Nella sua parte Ovest, apparentemente Est guardando la planimetria la quale è posta con Nord e Sud invertiti, il lago, di forma irregolare, avrebbe dovuto prendere la forma di un fascio littorio. Esso si sarebbe poi collegato con una serie di cascate al Palazzo dell'Acqua e della Luce, edificio solo pensato per sommi capi ma la cui funzione, né un suo progetto definitivo, sono mai stati chiariti. Sotto la parte centrale del lago, era inoltre prevista una sala acquario, e sempre dal lago sarebbe dovuto partire un altro bacino idrico di forma totalmente irregolare, quasi a imitare un lago naturale. Il lago, previsto dunque di dimensioni più ampie a quelle attuali, doveva trovarsi al centro del principale parco del nuovo quartiere, nel quale era previsto un sistema di ben otto parchi. A testimonianza del ruolo centrale del parco e del lago, le due stazioni della metropolitana di cui in quegli anni iniziava la costruzione previste per l'EUR erano previste proprio nel parco, a ridosso del laghetto, dove tuttora sorgono.
I lavori per il lago e il parco ebbero inizio nel 1939: la direzione fu affidata all'architetto Raffaele De Vico mentre il Corpo Forestale dello Stato fu scelto per compiere una serie di opere nell'area a partire dall'imboschimento. Tuttavia, l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, l'entrata in guerra dell'Italia e la caduta di Mussolini portarono prima alla posticipazione dell'Esposizione, poi, nel 1943, all'interruzione dei lavori.
1940 Eur in costruzione

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l'Italia uscita sconfitta, la sorte dell'EUR fu messa in discussione. Rimasto costruito in piccola parte, isolato dal resto della città, senza più un'Esposizione da ospitare, si decise di portarne avanti la costruzione per farne un quartiere direzionale di uffici e terziario, ricco di verde e con edifici residenziali. L'assegnazione a Roma delle Olimpiadi del 1960 dette ulteriore impulso allo sviluppo del quartiere, che fu uno dei poli per le gare dei Giochi.
In questo contesto, la realizzazione del lago venne ripresa, con il progetto che venne nuovamente messo in mano a De Vico e all'ingegnere Giorgio Biuso, direttore dei servizi di architettura e urbanistica per l'Ente EUR che si occupò della parte idraulica e strutturale del progetto.
La posizione del lago venne mantenuta rispetto al progetto originale, ma la forma e le dimensioni cambiarono leggermente: venne in parte ridotto e fu realizzato con una forma irregolare, allungata verso ovest. La larghezza del lago varia tra un minimo di 60 metri e un massimo di 130, per un'area complessiva di poco più di 80mila metri quadrati. La profondità, invece, varia da un minimo di due a un massimo di quattro metri. Vennero inoltre realizzate le cascate previste tra il mai realizzato Palazzo della Luce e dell'Acqua e il lago, con la funzione oltre che scenografica di garantire l'ossigeno all'ecosistema lacustre e di fornire acqua agli impianti anti-incendio delle strutture della zona insieme al vicino serbatorio idrico noto come Fungo, realizzato tra il 1957 e il 1959.
 
Laghetto dell'EUR parco dettaglio

Mentre veniva realizzato il lago, intanto, a Roma venivano portati avanti anche i lavori per la metropolitana. Lungo il lago erano previste già dal progetto dell'E42 due stazioni per servire il nuovo quartiere, originariamente denominate Esposizione salita ed Esposizione discesa, proprio perché viste come una sorta di unica grande stazione divisa in una parte destinata alla salita e una alla discesa, e successivamente, dopo la decisione di farne due stazioni separate, chiamate Esposizione Ovest ed Esposizione Est. Nel 1955, le due stazioni furono inaugurate con i nomi di "EUR Marconi" ed "EUR Fermi", dedicandoli quindi a due grandi figure italiane della scienza scomparsi negli anni precedenti. La stazione EUR Marconi cambiò poi nome in EUR Palasport dopo l'apertura nel 1990 dell'attuale stazione Marconi, posta su Viale Guglielmo Marconi, onde evitare confusione.
La presenza delle stazioni della metropolitana proprio a ridosso del lago, poste su due piazzali che fanno quasi da terrazza sul bacino idrico, mostrano come quest'area rappresentasse l'asse centrale del nuovo quartiere dell'EUR anche nel progetto in vista delle Olimpiadi. Intorno a esso, infatti, furono realizzate numerose strutture legate ai Giochi, a partire dal Palazzo dello Sport, che sorge sulla collina subito a sud del lago su cui era originariamente previsto il Palazzo della Luce e dell'Acqua, così come la Piscina delle Rose, posizionata nel parco. Al lato est del lago, invece, venne costruita la Torre dell'ENI, simbolo della nuova vocazione direzionale del quartiere e anche del boom economico italiano di quegli anni, mentre all'estremità ovest i lavori per il Teatro all'aperto, già avviati, si interruppero negli anni '50 per lasciare spazio al Palazzo del Banco di Roma.
Sempre in vista delle Olimpiadi, nel 1959 il Primo Ministro del Giappone Nobosuke Kishi si recò in visita a Roma (si noti che Tokyo era stata designata per ospitare le Olimpiadi del 1964), e donò alla città 2.500 ciliegi da fiore giapponesi, uno dei simboli del Paese, che il Comune volle collocare nel giardino intorno al Lago, realizzando così la Passeggiata del Giappone, che attira molti curiosi, appassionati di natura e del Sol Levante soprattutto in primavera per assistere all'Hanami, la suggestiva fioritura dei ciliegi.


Altri siti che ne parlano:

Sezioni del Partito Democratico a Roma

Sezioni PD a Roma


A seguire un elenco delle sezioni del Partito Democratico (PD) esistite a Roma. Nell'elenco, per suddivisione toponomastica, sono presenti sedi, sezioni e unità di base esistite anche in epoche diverse e, ove possibile, ne sono segnati gli anni di attività 
 
Rione Colonna:
- Sede nazionale, Via di Sant'Andrea delle Fratte 16
 
Quartiere Tuscolano:
- Circolo Alberone, Via Appia Nuova 361
 
Quartiere Aurelio:
- Circolo Aurelio - Cavalleggeri, Via Graziano 15
 
Quartiere Trionfale:
- Circolo Balduina, Via Pompeo Trogo 36
 
Quartiere Monte Sacro:
- Cricolo Monte Sacro - Valli - Sacco Pastore, Piazza Monte Baldo 2 

Quartiere Prenestino-Centocelle:
- Circolo Centocelle, Via degli Abeti 14

Sezioni del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria a Roma

Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria Roma

 
A seguire un elenco delle sezioni del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) esistite a Roma. Nell'elenco, per suddivisione toponomastica, sono presenti sedi, sezioni e unità di base esistite anche in epoche diverse e, ove possibile, ne sono segnati gli anni di attività. Il PSIUP qui preso in esame è stato attivo dal 1964 al 1972, e tale denominazione è stata assunta anche dal PSI negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale: in questo caso, l'elenco delle sezioni è da ricondurre a quello del PSI.
 
Rione Colonna:
- Sede nazionale, Via della Vite 13
 
Rione Ponte:
- Comitato regionale e federazione romana, Via Giuseppe Zanardelli 34

Sezioni del Partito Radicale a Roma

Sezioni del Partito Radicale a Roma

A seguire un elenco delle sezioni del Partito Radicale esistite a Roma. Nell'elenco, per suddivisione toponomastica, sono presenti sedi, sezioni e unità di base esistite anche in epoche diverse e, ove possibile, ne sono segnati gli anni di attività.
 
Rione Trevi:
- Sede centrale, Via XXIV Maggio 7
 
Rione Sant'Eustachio:
- Sede nazionale, Via di Torre Argentina

Sezioni del Partito Nazionale Monarchico a Roma

 
Partito Nazionale Monarchico a Roma sezioni

A seguire un elenco delle sezioni del Partito Nazionale Monarchico (PNM) esistite a Roma. Nell'elenco, per suddivisione toponomastica, sono presenti sedi, sezioni e unità di base esistite anche in epoche diverse e, ove possibile, ne sono segnati gli anni di attività.
 
Rione Prati:
- Sede Nazionale, Via Ottaviano 105 

Quartiere Parioli:
- Sezione Parioli, Viale Parioli 166a

Quartiere Trieste:
- Circolo ricreativo Trieste, Corso Trieste 99