Targa ai caduti del Rione Sant'Ippolito


La targa, situata in Via Adalberto, nel Quartiere Nomentano, è una targa in memoria dei caduti nella Seconda Guerra Mondiale della zona in questione, la zona di Sant'Ippolito. Fa dunque parte di una categoria piuttosto usuale di targhe, ma ha una particolarità: parla di Rione Sant'Ippolito. Questa suddivisione toponomastica, a Roma, non esiste, poichè la zona di Sant'Ippolito non solo non è un Rione, ma fa parte del Quartiere Nomentano. Probabilmente la zona di Sant'Ippolito, ovvero questa zona detta anche quartiere ICP Tiburtino II, per via della sua forte identità, ha voluto una propria targa ai caduti (usualmente le targhe sono fatte in base alla classica suddivisione toponomastica, ma è solo una prassi non una regola) pur non essendo un quartiere a sè stante nella suddivisione toponomastica Romana, e per comodità ha scelto di chiamarsi Rione Sant'Ippolito.
I nomi dei caduti ricordati, nella lapide piuttosto danneggiata, sono i seguenti:
Bassanelli Cesare
Carsetti Gastone
Amatucci Renato
Aielli Gigi
Bernardini Paolo
Burrai Francesco
Colandrea Ernesto
De Angelis Vittorio
De Simoni Pietro
Doria Antonio
Faveri Antonio
Marchetti Armando
Matera Lorenzo
Speranza Elio
Silvestri Alvaro
Spacca Emilio
Leveri Egidio
Violante Ilamo
Patuzzo Mariano
Savino Di Lorenzo
Amatucci Alessandra
Ardezze Berardo
Caiatusi Giuseppe
Dario Mario
De Fazio Michele
Diodori Alvaro
Ermanni Maria
Fattori Fernando
Foglia Angelo
Grossi Alberto
Getuli Raffaele
Gorelli Ofelia
Gorelli Annunziata
Magni Giacomo
Mancini Argentina
Maturilli Pietro
Maturilli Memmo
Panto Marisa
Rossi Ulderico
Benedetti Vittorio
Benigno Eugenio
Benigno Alberto
Bnigno Eugenio
Benigno Giulia
Benigno Letizia
Casadei Palmira
De Angelis Luigi
Famiglia Di Consiglio
Fiori Maria
Mieli Grazia
Mieli Enrica
Mieli Cesare
Nicolucci Marcella
Rufini Pietro
Terracina Aida
Terracina Alberto
Terracina Pellegrino

1 commento:

  1. Nel vostro elenco è saltato il nome di De Propris Andreino che nella targa è collocato come partigiano fra il Caporale De Angelis Vittorio e il soldato De Simoni Pietro.

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