Segnale di un idrante in Via dei Santi Quattro

Via dei Santi Quattro idrante guerra

In Via dei Santi Quattro, nel Rione Celio, è presente un segnale che indica un idrante risalente alla Seconda Guerra Mondiale, quando gli idranti erano segnalati con simili lettere dipinte per essere usati in caso di bombardamenti o altri eventi bellici.

San Felice da Cantalice

San Felice da Cantalice affresco

La Chiesa di San Felice da Cantalice si trova in Piazza San Felice da Cantalice, nel Quartiere Prenestino-Centocelle. Tale Chiesa venne realizzata tra il 1934 e il 1935 su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi, al fianco del Convento dei Frati Cappuccini la cui costruzione era iniziata nel 1930. L'edificio si presenta con una grande facciata a capanna rivestita in laterizio con una grande arcata sorretta da pilastri oltre la quale è un grande affresco raffigurante San Felice orante, opera del pittore Rodolfo Villani. Nei pressi dell'entrata è anche stata collocata un'antica colonna in marmo cipollino sormontata da una croce in ferro battuto che presenta una frase in onore di Gesù protettore del mondo. La pianta si presenta a tre navate, con quelle laterali che risultano piuttosto strette, e un'abside.
La Chiesa è sede Parrocchiale, istituita il 29 Marzo 1935 dal Cardinale Vicario Francesco Marchetti Selvaggiani con il decreto Sollicitudo omnium ecclesiam, e venne affidata ai Frati Cappuccini, offrendo così un importante luogo di culto a un quartiere che, in quel momento, si stava urbanizzando.
All'interno della Chiesa, l'abside è ornata con un mosaico raffigurante la Madonna col Bambino e San Felice e con opere realizzate con la tecnica del graffito dall'artista e Frate Cappuccino Ugolino da Belluno tra il 1968 e il 1969 che vennero benedetti da Papa San Paolo VI Montini (1963-1978) nel 1970 che ne fu colpito ed elogiò il modo in cui l'artista aveva unito una tecnica antica come il graffito all'arte moderna. Sono presenti nel transetto altre opere di Ugolino da Belluno, risalenti al 1975 e raffiguranti l'Apparizione di Gesù tra gli Angeli e la Visione di San Francesco. Le vetrate policrome raffigurano invece immagini che richiamano al Cantico delle Creature di San Francesco, a episodi della Bibbia e figure dell'iconografia Cristiana.
La Chiesa compare in alcune scene del film del 1961 Accattone di Pier Paolo Pasolini.
 
Sulla Chiesa insiste il Titolo Cardinalizio di San Felice da Cantalice a Centocelle, istituito da Papa San Paolo VI Montini (1963-1978) nel 1969.
Ecco l'elenco dei Cardinali Titolari:
- Stephen Kim Sou-hwan (1969-2009, deceduto)
Titolo vacante (2009-2012)
- Luis Antonio Tagle (dal 2012) 

La stazione della metropolitana più vicina alla Chiesa di San Felice da Cantalice è Mirti, situata in Piazza dei Mirti e posta lungo la linea C, distante circa 500 metri e raggiungibile in meno di dieci minuti a piedi. Sulle vicine Via dei Pioppi e Via delle Camelie sono presenti fermate degli autobus delle linee 106, 450 e 548, mentre la vicina Piazza delle Camelia fa da capolinea alla linea 542 che collega la piazza al Piazzale del Verano.
 
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Églises de Rome

Iglesias de Roma

Églises du Rione Esquilino

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Églises de Rome par quartier

Iglesias en el Rione Esquilino

Santa Marìa la Major

Iglesias en el Rione Monti

Iglesias de Roma por subdivisión

Churches in Rione Esquilino

Churches in Rione Monti

Churches of Rome by District

Edicole Sacre nel Rione Sallustiano

A seguire un elenco delle Edicole Sacre situate nel Rione Sallustiano, elencate in base all'ordine alfabetico della strada in cui si trovano.
 
Largo Santa Susanna
 

Parchi e giardini del Quartiere Parioli

A seguire l'elenco - alfabetico - dei parchi e giardini presenti nel Quartiere Parioli.
 

Chiese della Zona Torre Angela

A seguire un elenco relativo alle Chiese del Zona Torre Angela, elencate in ordine alfabetico. In questa lista riteniamo inserire tutte le Chiese la cui struttura è ancora esistente, anche se sconsacrata. Per quanto riguarda le Chiese non più esistenti o di cui restano avanzi particolarmente ridotti, abbiamo realizzato una lista apposita che trovate anche qui sotto.
 

Sainte-Marie-Majeure

Le Papale Arcibasilica Maggiore Arcipretale Liberiana di Santa Maria Maggiore, plus simplement connue sous le nom de Sainte-Marie-Majeure, est l'une des quatre basiliques papales de Rome. La façade de la Basilique donne sur la Piazza Santa Maria Maggiore, dans le quartier de l'Esquilin, mais l'Église fait partie du quartier Monti.
 
Chapelles à l'intérieur de la Basilique:

Santa Marìa la Major

La Papale Arcibasilica Maggiore Arcipretale Liberiana di Santa Maria Maggiore, más simplemente conocida como Santa Maria la Major, es una de las cuatro Basílicas Papales de Roma. La fachada de la Basílica da a la Piazza Santa Maria Maggiore, en el barrio de Esquilino, pero la Iglesia forma parte del barrio de Monti.
 
Capillas dentro de la Basílica:

Saint Mary the Major

The Papale Arcibasilica Maggiore Arcipretale Liberiana di Santa Maria Maggiore , more simply known as Santa Maria Maggiore (Saint Mary the Major), is one of the four Papal Basilicas of Rome. The facade of the Basilica faces Piazza Santa Maria Maggiore, in the Esquilino district, but the Church is part of the Monti district.
 
 Chapels inside the Basilica:

Madonna del Divino Amore in Largo Santa Susanna

Santa Susanna Divino Amore Sallustiano

 
In Largo Santa Susanna, nella parte compresa nel Rione Sallustiano, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna del Divino Amore.

Parco Yitzhak Rabin

Parco Rabin Via Panama

Il Parco Yitzhak Rabin si trova lungo Via Panama sul lato sinistro, nel Quartiere Parioli. Le sue origini risalgono al 1996, quando il Comune di Roma volle dedicare un parco all'ex Primo Ministro di Israele Yitzhak Rabin (Gerusalemme 1922 - Tel Aviv 1995), a capo del governo israeliano tra il 1974 e il 1977 prima e, successivamente, tra il 1992 e il 1995, firmatario nel 1993 degli Accordi di Oslo tra Israele e Organizzazione per la Liberazione della Palestina e, per questo, insignito nel 1994 del Premio Nobel per la Pace, e assassinato nel 1995 da un estremista contrario agli accordi.
Nel 1999 la didascalia del parco, che originariamente riportava solo "Primo Ministro di Israele (1992-1995)", è stata integrata con "Nobel per la Pace".

Targhe in memoria dei benefattori della Chiesa di San Roberto Bellarmino

 
Sotto il portico all'ingresso della Chiesa di San Roberto Bellarmino, in Piazza Ungheria, nella parte compresa nel Quartiere Parioli, sono presenti cinque targhe che ricordano una lunga lista di benefattori della Chiesa.
Chiesa Piazza Ungheria benefattori

I nomi dei benefattori sono divisi tra diverse categorie: una targa, ad esempio, è divisa tra benefattori che fanno parte della "Lista d'Oro" e altri di una "Lista d'Argento" 
 
San Roberto Bellarmino lista oro

 
Due diverse targhe, invece, sono esclusivamente dedicate a benefattori inseriti nella "Lista d'Oro".
 
Benefattori lista azzurra targa

Un'altra targa è invece interamente occupata dai nomi inseriti nella "Lista Azzurra".
 
San Roberto Bellarmino targa benefattori vetrate

Un'ultima targa è poi invece quella dedicata a coloro che hanno contribuito al restauro delle vetrate della Chiesa nel 2015.

Madonna Immacolata in Piazza della Rotonda

Edicola Sacra Immacolata Pantheon

 
In Piazza della Rotonda, nel Rione Sant'Eustachio, è presente una grande Immagine raffigurante la Madonna Immacolata. Essa risale al XVIII Secolo (compare in un'incisione realizzata da Giuseppe Vasi risalente al 1775), ed è composta da un affresco posto entro una cornice sotto la quale è presente la scritta “Tota pulchra es, amica mea, et macula non est in te”, tratta dal Cantico dei Cantici.
 
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Madonna Immacolata in Via di Sant'Ignazio

Edicola Sacra Immacolata Sant'Ignazio

In Via di Sant'Ignazio, nel Rione Pigna, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna Immacolata. L'Immagine risale al XVIII Secolo, e sotto di essa è presente una targa con scritto "Ave Maria" e riporta la data del 1933.
 
Targa Madonna Via Sant'Ignazio

 
 
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Targa in memoria dei 150 anni della Società Geografica Italiana

Targa Società Geografica Villa Celimontana

 
La targa in questione si trova sulle mura dell'edificio che ospita la sede della Società Geografica Italiana, in Largo della Società Geografica Italiana, dentro Villa Celimontana, nel Rione Celio. Essa ricorda i 150 anni della Società Geografica Italiana, e la posa della stessa targa il 16 Maggio 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela

La Chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo si trova in Via Selene, nella Zona Torre Angela. La Parrocchia è stata istituita nel 1961, mentre l'edificio è stato realizzato tra il 1986 e il 1990 su progetto di Mario Pochesci e Loreto Policella. La struttura, in calcetruzzo armato, si presenta a pianta centrale e in forma ovoidale, sormontata da una complessa copertura in legno. All'interno è presente un Cristo Risorto, opera di Paola Ranfi.
Nel 2014 la Chiesa è stata elevata a Titolo Cardinalizio da Papa Francesco Bergoglio (2013-2025).
La Chiesa ricade nella Zona Urbanistica Torre Angela.
 
Pianta Santi Simone e Giuda Taddeo

 Sulla Chiesa insiste il Titolo Cardinalizio di Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, istituito nel 2014 da Papa Francesco Bergoglio (2013-2025) nel 2015. A seguire l'elenco dei Cardinali Titolari:
- Pietro Parolin (dal 2014)
 
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Chapelle Pauline à Sainte-Marie-Majeure



La Chapelle Pauline (Cappella Paolina), également appelée Chapelle Borghese (Cappella Borghese), est la plus grande chapelle de la nef gauche de la Basilique Sainte-Marie-Majeure (Santa Maria Maggiore), dans le quartier de Monti. Elle abrite l'icône de la Salus Populi Romani, que la tradition attribue directement à l'œuvre de l'évangéliste Luc, et constitue l'une des images mariales les plus importantes de la capitale.
En 1605, le pape Paul V Borghèse monte sur le trône papal. En juin de cette année-là, il décide de confier à l'architecte Flaminio Ponzio la construction d'une grande chapelle à coupole, située dans la nef gauche, identique à la chapelle Sixtine, pour abriter l'image de la Salus Populi Romani.

Section de la chapelle Pauline de 1713 (photo de la Biblioteca Hertziana)

Les travaux commencèrent en 1606 et se terminèrent en 1612, la chapelle fut solennellement consacrée le 27 janvier 1613, avec la pose de l'icône sur l'autel, cependant les décorations continuèrent dans les années suivantes.
La chapelle a un plan en croix grecque, avec la même disposition que la chapelle Sixtine ; les murs furent achevés en 1611.

Plan de la chapelle Pauline de 1713 (photo de la Biblioteca Hertziana)

La décoration intérieure est constituée de grands pilastres corinthiens, entre lesquels s'ouvrent des niches contenant des statues. Les chapiteaux des pilastres sont flanqués d'une frise élaborée de chérubins, soutenant un entablement sur lequel reposent les pendentifs du dôme et les voûtes en berceau de la chapelle.

Le tombeau de Clément VIII

Les murs latéraux sont occupés par deux tombeaux importants, celui du pape Clément VIII Aldobrandini, à droite, et celui de Paul V Borghese, à gauche, enfermés dans une architecture monumentale en arc de triomphe, avec la statue des Pontifes au centre et, sur les côtés, des bas-reliefs en marbre.

Le tombeau de Paul V

 

Les sculptures ont été créées par une série d'artistes tels que Valsoldo, Nicolas Cordier, Pietro Bernini, Stefano Maderno, Francesco Mochi et Cristoforo Stati.
La décoration picturale fut confiée au chevalier D'Arpino, qui réalisa les pendentifs de la coupole, avec les prophètes Isaïe, Jérémie, Ézéchiel et Daniel, et la grande lunette au-dessus de l'autel, représentant l'apparition de la Vierge et de saint Jean à saint Grégoire le Thaumaturge.



Guido Reni fut l'auteur principal des figures picturales des Saints placées dans les arcs, auxquelles participèrent également Giovanni Baglione et Passignano.
Dans l'arc de droite sont représentés : les saints Cyrille, Idelphonse, Jean de Marsciano et les saintes Pulchérie, Gertrude et Cunégonde, tandis que dans la lunette se trouvent la Vision de saint Idelphonse et l'Apparition d'un ange à saint Jean Damascène.
Dans l'arc de gauche, Guido Reni a représenté le Père éternel, saint Dominique et saint François, dans la lunette Narsès victorieux de Totila et Héraclius victorieux de Chosroès.


Ludovico Cardi, dit Cigoli, a magnifiquement peint à fresque le dôme, avec l'Immaculée Conception parmi les anges et les douze apôtres.
La Vierge est placée sur la lune, caractérisée par divers cratères, alors récemment découverte à travers le télescope, par Galilée.


Girolamo Rainaldi a conçu le maître-autel, d'abord réalisé en bois de poirier en 1607, puis en marbre jaspé et en bronze doré par le fondeur Pompeo Targoni, qui l'a terminé en septembre 1612. Il est caractérisé par une paire de colonnes corinthiennes soutenant un tympan brisé, dans lequel est placé un bas-relief, surmonté d'un tympan incurvé, sur lequel se trouvent des anges et des chérubins en bronze.
Sur le frontispice se trouve un bas-relief, œuvre de Stefano Maderno, représentant le pape Liborio traçant le chemin de la Basilique dans la neige.


Cinq grands anges en bronze soutiennent le cadre, décoré de festons, dans lequel est enfermé le Salus Populi Romani.


La table d'autel a été offerte en 1749 par la princesse Agnese Colonna Borghese, dont les armoiries sont présentes sur les côtés.

Targa in memoria dei 140 anni della Società Geografica Italiana

Targa Società Geografica Italiana Villa Celimontana

La targa in questione si trova sulle mura dell'edificio della Società Geografica Italiana, in Largo della Società Geografica Italiana, dentro Villa Celimontana, nel Rione Celio. Tale targa celebra i 140 della suddetta Società Geografica Italiana, che occupa l'edificio, e per celebrarla riporta un testo del filologo e latinista Riccardo Scarcia (Roma 1938-Roma 2022). La targa riporta la data del 12 Maggio 2007.

Capilla Paulina en Santa Marìa la Major



La Capilla Paulina (Cappella Paolina), también llamada Capilla Borghese (Cappella Borghese), es la capilla más grande de la nave izquierda de la Basílica de Santa María la Mayor (Santa Maria Maggiore), en el barrio de Monti. Alberga el icono de la Salus Populi Romani, que la tradición atribuye directamente a la obra del evangelista Lucas, y es una de las imágenes marianas más importantes de la capital.
En 1605, el Papa Pablo V Borghese ascendió al trono papal. En junio de ese año decidió encargar al arquitecto Flaminio Ponzio la construcción de una gran capilla cupular, situada en la nave izquierda, idéntica a la Capilla Sixtina, para albergar la imagen de la Salus Populi Romani.

Sección de la Capilla Paulina de 1713 (fotografía de la Biblioteca Hertziana)

Las obras comenzaron en 1606 y finalizaron en 1612, la capilla fue consagrada solemnemente el 27 de enero de 1613, con la colocación del icono en el altar, sin embargo las decoraciones continuaron en los años siguientes.
La capilla tiene planta de cruz griega, con la misma disposición que la Capilla Sixtina; Los muros se terminaron en 1611.

Plano de la Capilla Paulina de 1713 (fotografía de la Biblioteca Hertziana)

La decoración interior consta de grandes pilastras corintias, entre las que se abren nichos que contienen estatuas. Los capiteles de las pilastras están flanqueados por un elaborado friso de querubines, que sostienen un entablamento, sobre el que descansan las pechinas de la cúpula y las bóvedas de cañón de la capilla.

La tumba de Clemente VIII

Las paredes laterales están ocupadas por dos importantes tumbas, la del papa Clemente VIII Aldobrandini, a la derecha, y la de Pablo V Borghese, a la izquierda, encerradas en una arquitectura monumental de arco de triunfo, con la estatua de los Pontífices en el centro y, a los lados, bajorrelieves de mármol.

La tumba de Pablo V

Las esculturas fueron creadas por una serie de artistas como Valsoldo, Nicolas Cordier, Pietro Bernini, Stefano Maderno, Francesco Mochi y Cristoforo Stati.
La decoración pictórica fue confiada al Cavalier D'Arpino, que realizó las pechinas de la cúpula, con los profetas Isaías, Jeremías, Ezequiel y Daniel, y la gran luneta sobre el altar, que representa la aparición de la Virgen y San Juan a San Gregorio Taumaturgo.


Guido Reni fue el autor principal de las figuras pictóricas de los santos colocados en los arcos, en las que también participaron Giovanni Baglione y Passignano.
En el arco derecho están representados: Santos Cirilo, Ildefonso Giovanni da Marsciano y Santas Pulqueria, Gertrudis y Cunegunda, mientras que en el luneto están la Visión de San Ildefonso y la Aparición de un ángel a San Juan Damasceno.
En el arco izquierdo, Guido Reni representó al Padre Eterno, a Santo Domingo y a San Francisco, en el luneto a Narsés victorioso sobre Totila y a Heraclio victorioso sobre Cosroes.


Ludovico Cardi, conocido como Cigoli, pintó magníficamente la cúpula con frescos de la Inmaculada Concepción entre ángeles y los doce apóstoles.
La Virgen está colocada sobre la Luna, que se caracteriza por diversos cráteres, recién descubiertos a través del telescopio, por Galileo Galilei.


El Altar Mayor fue diseñado por Girolamo Rainaldi, primero en madera de peral en 1607 y luego en mármol jaspeado y bronce dorado por el fundador Pompeo Targoni, quien lo terminó en septiembre de 1612. Se caracteriza por un par de columnas corintias que sostienen un tímpano roto, en el que se coloca un bajorrelieve, rematado por un tímpano curvo, sobre el que hay ángeles y querubines de bronce.
En el frontispicio hay un bajorrelieve, obra de Stefano Maderno, que representa al Papa Liborio recorriendo el camino de la Basílica en la nieve.

Cinco grandes ángeles de bronce sostienen el marco, decorado con festones, en cuyo interior se encierra la Salus Populi Romani.


La mesa del altar fue ofrecida en 1749 por la princesa Agnese Colonna Borghese, cuyos escudos de armas están presentes en los lados.

Pauline Chapel in Saint Mary the Major



The Pauline Chapel (Cappella Paolina), also called the Borghese Chapel (Cappella Borghese), is the largest chapel in the left nave of Basilica of Saint Mary the Major (Santa Maria Maggiore), in the Rione Monti, it houses the icon of the Salus Populi Romani, which tradition attributes directly to the work of the Evangelist Luke, it is one of the most important Marian images in the Capital. In 1605 Pope Paul V Borghese ascended the Papal throne, and decided in June of that year to entrust the architect Flaminio Ponzio with the construction of a large domed Chapel, located in the left nave, identical to the Sistine Chapel of the same Basilica, to house the image of the Salus Populi Romani.

Section of the Pauline Chapel from 1713 (photo by Biblioteca Hertziana)

The works began in 1606 and ended in 1612, the chapel was solemnly consecrated on January 27, 1613, with the placing of the Icon on the altar, however the decorations continued in the following years. The Chapel is a Greek cross, with the same plan as the Sistine Chapel, the wall structure was completed in 1611.

Plan of the Pauline Chapel from 1713 (photo by Biblioteca Hertziana)

The interior decoration consists of large Corinthian pilasters, between which open niches containing statues. The capitals of the pilasters are flanked by an elaborate frieze of putti, supporting an entablature, on which rest the pendentives of the dome and the barrel vaults of the chapel.

The tomb of Clement VIII

The side walls are occupied by two important tombs, that of Pope Clement VIII Aldobrandini, on the right, and that of Paul V Borghese, on the left, enclosed in a monumental triumphal arch architecture, with the statue of the Pontiffs in the centre and, on the sides, marble bas-reliefs.

The tomb of Paul V

The sculptures were made by a series of artists such as Valsoldo, Nicolas Cordier, Pietro Bernini, Stefano Maderno, Francesco Mochi and Cristoforo Stati.
The pictorial decoration was entrusted to Cavalier D'Arpino, who created the pendentives of the dome, with the Prophets Isaiah, Jeremiah, Ezekiel, and Daniel, and the large lunette above the altar, depicting the apparition of the Virgin and Saint John to Saint Gregory the Wonderworker.


Guido Reni was the main author of the pictorial figures of the Saints placed in the under-arches, in which Giovanni Baglione and Passignano also participated.
In the under-arch on the right are depicted: Saints Cyril, Idelfonso Giovanni da Marsciano and Saints Pulcheria, Gertrude and Cunegonda, while in the lunette are the Vision of Saint Idelfonso and the Apparition of an Angel to Saint John Damascene.
In the under-arch on the left Guido Reni depicted the Eternal Father, Saint Dominic and Saint Francis, in the lunette Narses victorious over Totila and Heraclius victorious over Cosroe.


Ludovico Cardi, known as Cigoli, magnificently frescoed the dome, with the Immaculate Conception among the angels and the twelve apostles. The Virgin is placed on the moon, which is characterized by various craters, then just discovered through the telescope, by Galileo Galilei.

 
Girolamo Rainaldi designed the High Altar, first made of pear wood, in 1607, and then of jasper marble and gilded bronze, by the founder Pompeo Targoni, who completed it in September 1612. It is characterized by a pair of Corinthian columns that support a broken tympanum, in which is placed a bas-relief, surmounted by a curved tympanum, on which are angels and cherubs in bronze.
On the frontispiece there is a bas-relief, the work of Stefano Maderno, depicting Pope Liborio who traces the furrow of the Basilica in the snow.


Five large bronze angels support the frame, decorated with festoons, within which the Salus Populi Romani is enclosed.


The altar table was offered in 1749 by Princess Agnese Colonna Borghese, whose coats of arms are present on the sides.

Obelisco Mattejano

Obelisco di Villa Celimontana

L'Obelisco Mattejano, conosciuto anche come Obelisco di Villa Celimontana, si trova all'interno di Villa Celimontana, nel Rione Celio. Tale obelisco faceva parte del complesso del Tempio di Iside in Campo Marzio, ed è di fattura egiziana risalente all'epoca del Faraone Ramsete II (XIII Secolo avanti Cristo). Durante il Medioevo, tale obelisco venne collocato sul Campidoglio, vicino alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli, e venne poi donato nel 1582 a Ciriaco Mattei che lo fece trasportare presso la propria villa sul Celio, l'odierna Villa Celimontana. Tale obelisco risultava all'epoca frammentato, non a caso solo la sua parte superiore oggi risulta originale, e venne tenuto nella villa tra le varie antichità lì custodite, finché nel 1820 non si decise di innalzarlo nuovamente, inserendovi alcuni nuovi frammenti.
La parte originale dell'obelisco è alta 2,68 metri, ma aggiungendovi il suo completamento e il basamento tocca i 12,23 metri.

Targa in memoria di Cristoforo Colombo, Giovanni Caboto e Amerigo Vespucci

Targa navigatori italiani Villa Celimontana

La targa in questione si trova in Largo della Società Geografica Italiana, sul muro del casino sede della società cui è dedicato il largo, dentro Villa Celimontana, nel Rione Celio, e ricorda i navigatori italiani Cristoforo Colombo (Genova 1451 - Valladolid 1506), Giovanni Caboto (Gaeta tra il 1445 e il 1450 - Oceano Atlantico tra il 1498 e il 1501) e Amerigo Vespucci (Firenze 1454 - Siviglia 1512).
La targa è stata qui posta il 9 Ottobre 1947 dal colonnello Paul H. Griffith per celebrare tre navigatori italiani a nome dell'america, e riporta i volti dei tre in un bassorilievo bronzeo, il rislievo di una caravella con la data 1492 e lo skyline di una città americana con la data del 1947.

Villino Pincherle



Il villino Pincherle è situato in Via Giovanni Sgambati n. 4 ad angolo con Via Pinciana, nel Quartiere Pinciano.

Carlo Pincherle

Fu costruito nel 1906 dall'ingegner Carlo Pincherle come abitazione per la propria famiglia, su un terreno acquistato nel 1905 dalla Società Italiana per le Imprese Fondiarie, in origine Via Sgambati era nominata Via Sesia.
L'edificio è è orientato longitudinalmente su Via di Porta Pinciana, è in stile neorinascimentale, rivestito a bugnato liscio, con sei finestre per piano lungo la facciata principale. Le finestre del piano nobile sono ad arco a tutto sesto, decorate con piattebande. Inoltre sono presenti dei bassorilievi decorativi.


L'ingresso all'edificio è situato sul versante interno del giardino. In questo villino nacque e visse la sua infanzia lo scrittore Alberto Moravia.
Negli anni Trenta l'immobile divenne sede della Pensione Villa Borghese. 
Durante gli anni Novanta la pensione chiuse e l'edificio cadde in stato di abbandono.
Nel 2025 sono iniziati dei lavori di restauro non meglio precisati per cui si è temuto per una possibile demolizione dell'edificio e ricostruzione tramite il piano casa, con autorizzazione rilasciata nel 2022, come avvenuto per il Villino Naselli

Il villino coperto dai ponteggi ad ottobre 2025

Dopo la ricerca in archivio e lo scoprimento del progetto originario ad opera di Carlo Pincherle da parte di Italia Nostra, è iniziato l'iter per l'apposizione del vincolo da parte della Sovrintendenza.