Monumento a Giuseppe Gioachino Belli



Il monumento al celebre poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli (Roma 1791 - Roma 1863) si trova in Piazza Giuseppe Gioachino Belli, nel Rione Trastevere.
L'idea di realizzare un'opera scultorea dedicata all'illustre personaggio venne all'inizio del XX Secolo, quando nel 1910 i letterati Domenico Gnoli, Ferdinando Martini e Leone Caetani proposero quest'idea all'allora sindaco Ernesto Nathan dopo aver creato un comitato di cultori ed ammiratori del Belli che individuasse l'area per realizzare il monumento.
Parallelamente, dopo che il primo cittadino si disse favorevole all'idea, il direttore del quotidiano Il Messaggero, Luigi Cesana, iniziò a raccogliere fondi attraverso una sottoscrizione tra i lettori. Nel frattempo, vennero realizzate rappresentazioni teatrali all'Adriano ed al Quirino con lo scopo di trovare i fondi necessari. Oltre a questo, anche i membri della Giunta comunale, compreso il sindaco Nathan, donarono del denaro per realizzare il gruppo scultoreo.

Il bozzetto del monumento

Alla fine, la somma necessaria fu raggiunta e la commissione scelse il progetto di Michele Tripisciano, che aveva presentato il bozzetto nel 1911.
Il monumento fu pronto per il 1913, e l'inaugurazione inizialmente fu pianificata per il 5 Aprile ma, a causa del maltempo, si optò per il 4 maggio, quel giorno era presente il Sindaco Nathan in persona.

L'inaugurazione il 4 maggio 1913

Il gruppo scultoreo del Tripisciano rappresenta il Belli, vestito con un cappello a cilindro ed un bastone, sul Ponte Fabricio, riconoscibile dai Quattro Capi, con ai lati due mascheroni allegorici raffiguranti la Poesia e la Satira da cui sgorga acqua su una vasca sottostante.


Nel piedistallo sono presenti diversi rilievi che rappresentano la Lupa con Romolo e Remo, la personificazione del Tevere, un acquedotto, Pasquino ed una folla di Romani, proprio a sottolineare il rapporto del Belli con la città.


Per il luogo si decise invece di scegliere Piazza Italia, che successivamente prese il nome di Piazza Sidney Sonnino e di cui questo pezzo, compreso tra il Lungotevere e la Casa di Dante, nel 1941 prese il nome di Piazza Giuseppe Gioachino Belli, proprio grazie alla presenza del monumento.

1 commento:

  1. Poeta che descrisse molto del romano doc, vivendo in tanti luoghi della Roma a lui contemporanea, cio' nonostante il monumento sorge proprio nel luogo che non lo vide mai residente; buffo no?

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