Quelle che seguono sono le considerazioni di Rerum Romanarum circa la proposta di nuovi quartieri
di Roma avanzata dal Comune nell'Ottobre 2025 relativamente al II Municipio e su cui, nell'ambito del
processo partecipato aperto a tutti i cittadini per stabilire i confini
delle nuove suddivisioni, riteniamo intervenire con le nostre opinioni.
Nel caso specifico delle suddivisioni proposte per il IV Municipio, ci riteniamo molto allineati alla proposta e ci limitiamo, nel caso solo ad alcune brevi considerazioni.
SAN BASILIO E' PIU' ETEROGENEA DI QUANTO SEMBRI
San Basilio è un quartiere, nato dal nucleo dell'omonima borgata, spesso raccontato sotto questo suo unico nome, ma la sua storia è più complessa e la sua urbanistica più eterogenea di quanto si possa pensare, per quanto possa avere una forte identità e un confine abbastanza definito. La scelta di elevare a quartieri San Cleto e Casal Tidei rispetta questa storia, andando a raccontare l'identità di tre diverse aree di un quartiere.
PODERE ROSA, GIARDINO NOMENTANO E SAN CLETO
Il quartiere Podere Rosa, per quanto piccolo, racchiude due aree molto differenti come storia e urbanistica, per quanto strettamente collegate: Podere Rosa e Giardino Nomentano. Quest'ultima, più moderna è diversa dalle casette più antiche di Podere Rosa, e per quanto adiacenti sono collegate solo dalla Via Nomentana e dalla stretta Via Eufrasia Martinetti. Potrebbero da un lato esserci alcune ragioni per chiedere una suddivisione dei due quartieri, ma sono in realtà molto vicini geograficamente, urbanisticamente e come storia: unirli sotto il nome più antico tra i due ha senso. Un'altra possibilità sarebbe stata assimilare Giardino Nomentano a San Cleto, cui è collegato dall'asse Via Nicolai-Via Buazzelli, oltre che dalla Nomentana. Siamo di fronte al classico caso in cui le scelte valide sono diverse: se San Basilio, Casal Tidei e San Cleto fossero rimasti uniti, Giardino Nomentano sarebbe potuto essere anche assimilato a questo unico blocco. Ma proprio perché esistono tante possibilità, siamo di fronte al classico caso in cui la parola dei residenti dovrà avere un peso primario sugli altri ragionamenti.
Altri siti che ne parlano:

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