Delibera sulla toponomastica di Roma del 2 Dicembre 1907

Nella delibera sulla toponomastica di Roma del 2 Dicembre 1907 il Consiglio Comunale torna su una questione che già aveva affrontato nella seduta del 14 Giugno 1907: la denominazione della strada compresa tra Piazza di Tor Sanguigna e Ponte Umberto I.
La strada era stata al centro di un dibattito: originariamente era stata intitolata a Giuseppe Verdi, per la vicinanza con lo scomparso Teatro Apollo dove il grande musicista andò in scena, ma i cittadini avevano iniziato a chiamarla Via Zanardelli perché portava al nuovo Palazzo di Giustizia, voluto proprio da Giuseppe Zanardelli che era da poco scomparso. Il Consiglio Comunale, il 14 Giugno 1907, aveva alla fine optato per mantenere la dedica al Verdi, nonostante in molti avessero sollevato la questione.
Il 2 Dicembre, tuttavia, il Consiglio Comunale tornò sui suoi passi, decidendo di chiamare la strada Via Giuseppe Zanardelli. Nel verbale è anche chiaramente scritto come (i piani regolatori dell'epoca lo dimostrano) la strada originariamente avrebbe dovuto attraversare il Circo Agonale (ovvero Piazza Navona) per congiungersi a Corso Vittorio Emanuele II.

Nel dibattito che ne segue, il Consigliere Amici si dice soddisfatto della scelta del Consiglio Comunale. Successivamente, porta la discussione su una proposta presentata dall'Onorevole Mazza in occasione dell'inaugurazione della targa in memoria di Felice Cavallotti, in Piazza Rondanini, ovvero di dedicare tale piazza a Felice Cavallotti, che vi visse. Inoltre, il Consigliere propone di dedicare una strada al 10 Novembre, come già era stato fatto per il 20 Settembre. Il 10 Novembre è il giorno in cui, nel 1859, con il Trattato di Zurigo l'Impero Austro-Ungarico cedette la Lombardia al Regno di Sardegna.

Il Consigliere Mazza, dopo aver ringraziato il Consigliere Amici per essersi fatto portavoce di un'istanza che lui aveva presentato, fa presente come anni prima il governo austriaco aveva impedito il trasporto delle ceneri del poeta triestino Giuseppe Revere e, per questa ragione, si era deciso di ricordarlo con una targa presso la casa ove abitò a Roma. Allo stato attuale non ci risulta esista tale targa: non siamo in grado di dire se non sia mai stata posta o non vi sia più.

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