Delibera sulla toponomastica di Roma del 21 Luglio 1916

La delibera sulla toponomastica di Roma del 21 Luglio 1916 è fortemente caratterizzata dal clima bellico (siamo nel corso della Prima Guerra Mondiale) ed emblematica in questo senso. Principale argomento del Consiglio è la commemorazione di Cesare Battisti, patriota trentino arruolatosi nelle file dell'esercito italiano e giustiziato il 12 Luglio presso il Castello del Buon Consiglio di Trento insieme al patriota Fabio Filzi dalle autorità austro-ungariche.

Si inizia proprio con una commemorazione in Consiglio Comunale di Cesare Battisti e del suo sacrificio per l'Italia pronunciata dal presidente Prospero Colonna al termine della quale illustra le proposte:
- Di chiamare Via Cesare Battisti il tratto di Via Nazionale compreso tra Piazza Santi Apostoli e Piazza Venezia.
- Di apporre una targa in memoria di Cesare Battisti in Piazza Venezia

Ha poi inizio il dibattito, in cui numerosi consiglieri ricordano diversi romani caduti nell'ambito della guerra.

Flori ricorda Cesare Rapi, caduto a 22 anni combattendo sull'Altopiano dei Sette Comuni.

Levi ricorda Carlo Bartolomei, tenente del 212esimo Reggimento Fanteria, morto il primo Giugno sul  Monte Cengio, e Giovannangelo Franceschi, morto combattendo al Sasso di Stria.

Vecchiarelli ricorda il Capitano Giovanni Lazzari, caduto mentre combatteva con il 48esimo Reggimento Fanteria.

Il Mortara si unisce al Flori nel ricordare Cesare Rapi.

Il Presidente si unisce con animo commosso al ricordo dei caduti fatto dai Consiglieri.

Si passa quindi a un'interrogazione del Consigliere Cesare Bazzani, che aveva chiesto cosa stesse succedendo ai piedi della Colonna dell'Immacolata di Piazza di Spagna e cosa si intendesse fare per il raccordo tra Via delle Tre Madonne e Valle Giulia.

Risponde l'Assessore Galassi, che ricorda come in una precedente seduta si fosse opposto a mantenere le colonnette intorno alla Colonna dell'Immacolata togliendo solo la cancellata, in quanto tali colonnette erano state progettate insieme al monumento dal Poletti. Tuttavia, il Comune aveva deciso di rimuoverle e, pertanto, è costretto a farsi portavoce della loro rimozione. Aggiunge, in ogni caso, che pochi decenni prima intorno a molti monumenti erano presenti simili colonnette, che tuttavia erano state via via quasi tutte rimosse.
Riguardo Via delle Tre Madonne, fa presente che la strada arrivando al livello della terrazza del Palazzo delle Belle Arti, ne avrebbe danneggiato la prospettiva. Il palazzo, oggi sede della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, venne realizzato proprio dal Bazzani che si era fatto portavoce dell'interrogazione.

Il verbale originale

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