Villino de Frankenstein


Villino de Frankenstein in una foto del 1907 in via Abruzzi


In via Campania angolo via Abruzzi, nel Rione Ludovisi, esisteva fino agli anni ’60 il villino de Frankenstein, di proprietà della New York Trust Company, costruito nel 1906 da Carlo Busiri Vici in collaborazione con C.K.Fielding per il conte Henri De Frankenstein. 
Il lotto era costituito da un terreno lungo e stretto affiancato longitudinalmente dalla curia generalizia dei Frati Minori Cappuccini e verso Sud dal villino D'Aste tra via Abruzzi e via Sardegna. Il villino era arretrato dal filo stradale di via Campania di qualche metro, il fronte sulla stessa via era occupato da una lunga cancellata mentre l’ingresso, posto lateralmente proprio svoltato l’angolo di via Abruzzi, era costituito da un grande cancello incorniciato da due pilastri.

Il secondo progetto datato 1903 e poi realizzato

Del villino furono redatti nel 1903 due progetti: il primo prevedeva un edificio a due piani con un ingresso preceduto da un portico con archi sorretti da colonne e sormontato da un balcone, al primo piano finestre incorniciate  da timpani curvi sormontati da una conchiglia, sul tetto la terrazza era sormontata da una torretta.
Il secondo progetto, quello poi realizzato, si caratterizzava per un'adesione del Busiri Vici a pure forme rinascimentali. La facciata principale su via Campania era dotata di cinque finestre incorniciate sovrastate dalle piccole finestre del mezzanino, alla cornice marcapiano ne era affiancata una più piccola all’altezza dei davanzali delle finestre; il pianterreno si caratterizzava per essere decorato da semplici paraste inframmezzate al portone centrale, alle finestre laterali e al portone di servizio sulla sinistra, sopra ognuno di questi si apriva un tondo con bustino. Il lato posteriore, con il fronte sul piccolo giardino e su quello del villino adiacente, si apriva ariosamente con tre arcate a tutto sesto al piano terra sovrastate da una loggia con balaustra sorretta da colonne doriche, il prospetto era affiancato da una finestra per parte decorata da una mensola a voluta. Nel complesso la facciata risultava una copia fedele della Casina del Piacere del giardino Grande della villa Farnese di Caprarola, costruita da Jacopo del Duca nel 1586. Il tetto era caratterizzato da quattro spioventi rivestiti di coppi alla romana. Inutile accennare all'impietoso palazzo di sette piani, frutto della sordida speculazione tipicamente romana che ne prende oggi impietosamente il posto.


La Casina Del piacere nel giardino di villa Farnese a Caprarola

Riguardo la storia del progetto e della costruzione dell'edificio, si possono evincere diverse informazioni grazie al carteggio tra lo scrittore Henry Bennet Brewster, Clotilde Brewster (1874-1937), nota come Clotilde Kate Fielding, e Christopher Brewster del 1905, carteggio del quale abbiamo notizia grazie ai dati che ci ha gentilmente concesso Laura Fitzmaurice.

Dalle lettere, si evince chiaramente un ruolo importante di Clotilde Brewster, cugina della Contessa Ann Seabury Brewster, moglie di Henri de Frankenstein, nella costruzione del villino de Frankenstein, che in alcune lettere dice chiaramente "I have to built a house for the Frankensteins".


Progetto del villino firmato da Carlo Busiri Vici (gent. conc. Laura Fitmaurice)

Tuttavia, la Brewster dice anche di non avere la possibilità di recarsi a Roma per seguire il progetto. Per questa ragione, l'incarico viene affidato, come scritto nelle lettere, a un altro architetto, che firma il progetto. Il nome, nel carteggio, non è mai scritto espressamente, ma abbiamo ragione di pensare che si tratti di Carlo Busiri Vici, autore del villino poi effettivamente costruito. La Brewster, tuttavia, evinciamo sempre dal carteggio, inviò da Londra un progetto ai Frankenstein.



Una foto del villino appena costruito inviata da Ann de Frankenstein a Carlo Busiri Vici (gent. conc. Laura Fitzmaurice)

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