Via Crucis di Via di Santa Balbina

 
XV Stazione Via Crucis Santa Balbina

Lungo Via di Santa Balbina, nel Rione San Saba, sono presenti una serie di piastrelle dipinte raffiguranti le 15 stazioni della Via Crucis.
Tali immagini partono dalla parte più alta della strada, in prossimità di Viale Giotto, e proseguono fino ad arrivare a un fianco della Chiesa di Santa Balbina.
Molte Vie Crucis sono composte da 14 stazioni, ma alcune realizzate in tempi più recenti ne aggiungono una quindicesima, la Resurrezione, ed è questo il caso ad esempio della Via Crucis di Via di Santa Balbina.
 

Case Croci

 
Portuense Case Croci Santa Passera Mappa

Le Case Croci sorgevano nel Quartiere Portuense, presso l'area oggi nota come Buca Portuense intorno all'attuale Piazza Puricelli, prima che quest'area venisse urbanizzata. Esse sono segnalate sulla mappa di Roma di Marino e Gigli del 1935 e di esse non esiste più alcuna traccia.

Largo Carlo Lazzerini


Largo Carlo Lazzerini è situato tra Via Guerrieri e Viale Giotto, nel Rione San Saba, è dedicato al carrista Carlo Lazzerini, morto il 10 settembre 1943 nella difesa di Roma, Medaglia di Bronzo al Valore Militare. Tale nome venne istituito nella delibera del 24 luglio 1950.

Baldinotti e Lazzerini

Durante i combattimenti di Porta San Paolo, verso le 15.30 del 10 settembre 1943 il Capitano Battisti, Comandante del Battaglione carri del 4° Reggimento, ordinò al Sottotenente Enzo Fioritto di dirigersi verso le Terme di Caracalla, dove i Tedeschi stavano cercando di infiltrarsi per prendere alle spalle i combattenti di Porta San Paolo. Il Sottotenente partì con la colonna di undici carri M-13/40, risalì Viale Giotto e iniziò la discesa di Viale Guido Baccelli, nella valle si erano attestate le truppe tedesche che iniziarono a bersagliare la colonna con colpi di mortaio e anticarro. Il carro di Fioritto andò all'attacco sparando con il pezzo da 47 mm, seguito dalla colonna. Alcuni pezzi controcarro tedeschi furono colpiti, contemporaneamente il carro del Caporal Maggiore Baldinotti scese ancora più in basso per proteggere il carro del Tenente, e colpì due pezzi da 37 mm Tedeschi.

Il carro M di Baldinotti in Viale Guido Baccelli, e in fondo il carro del Sottotenente Fioritto, 1943

Esposto così al fuoco nemico il mezzo fu colpito da quattordici proiettili e prese fuoco, i due soldati morirono arsi vivi. Nel punto in cui morirono oggi si trova un cippo.
Bruno Baldinotti fu insignito della Medaglia d'Argento al Valore Militare, mentre Carlo Lazzerini ottenne la Medaglia di Bronzo.


Case Peretti

Santa Passera Case Peretti mappa Marino Gigli

 
Con Case Peretti era noto il gruppo di case che sorgeva (e in parte è ancora riconoscibile, nonostante i grandi cambiamenti urbanistici) lungo Via della Magliana nell'area di Santa Passera, più precisamente intorno all'incrocio con il Vicolo dei Grottoni, nel Quartiere Portuense.
La zona intorno alla Chiesa di Santa Passera ha sempre rappresentato un piccolo insediamento nella zona della Magliana sin dal Medioevo, perché tradizionale punto di approdo. Ancora oggi, con lo sviluppo urbanistico della Magliana, è ancora visibile un insediamento preesistente al moderno quartiere nell'area lungo il Tevere al di sotto del livello stradale: è in quell'area che sorgevano le Case Peretti, così chiamate verosimilmente dalla famiglia proprietaria e di cui è difficile capire se rimanga, in altra forma, testimonianza tangibile. Le Case Peretti compaiono con questo nome nella mappa di Roma di Marino e Gigli del 1935.

Maglianastrasse

Maglianastrasse mappa

Maglianastrasse è una strada situata nella città di Fulda, nel Land di Assia, in Germania. Come facilmente intuibile, per quanto apparentemente insolito, essa è dedicata al quartiere romano della Magliana.
La dedica di una strada della città di Fulda alla Magliana non è casuale, per via del legame della città con i Martiri Portuensi che furono sepolti nelle Catacombe di Generosa. La presenza dal Medioevo nella città tedesca di reliquie dei Santi Simplicio e Faustino, che insieme a San Rufo e Santa Viatrice costituiscono il gruppo dei Martiri Portuensi, portò a una notevole devozione verso questi Santi nella città tedesca, e di conseguenza a un legame con la Magliana, legame divenuto particolarmente stretto e sugellato nel 1982 da un gemellaggio simbolico tra il quartiere di Roma e la città di Fulda.
Proprio quell'anno, su iniziativa del Comitato Catacombe di Generosa, gruppo di quartiere che si era già fatto promotore del gemellaggio, si decise di cambiare il nome di Via della Borgata della Magliana in Via Fulda.
Nel 1994, dunque, anche Fulda decise di dedicare una strada alla Magliana, istituendo Maglianastrasse.
Nel 2017, inoltre, anche la vicina cittadina di Hainzell ha istituito Maglianaplatz, a sugellare ulteriormente il legame tra il quartiere romano e quella zona della Germania. 
 
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Largo Enzo Fioritto


Largo Enzo Fioritto è situato tra Viale Guido Baccelli a Viale Giotto nel Rione San Saba.
Esso venne istituito il 27 dicembre 1945, in memoria del Sottotenente Enzo Fioritto, caduto per la difesa di Roma il 10 settembre 1943, e Medaglia d'Oro al Valore Militare.


Durante i combattimenti di Porta San Paolo, verso le 15.30 del 10 settembre 1943 il Capitano Battisti, Comandante del Battaglione carri del 4° Reggimento, ordinò al Sottotenente Enzo Fioritto di dirigersi verso le Terme di Caracalla, dove i Tedeschi stavano cercando di infiltrarsi per prendere alle spalle i combattenti di Porta San Paolo. 


Il Sottotenente partì con la colonna di undici carri M-13/40, risalì Viale Giotto e iniziò la discesa di Viale Guido Baccelli, poco più in basso si erano attestate le truppe Tedesche che iniziarono a bersagliare la colonna con colpi di mortaio e anticarro. Il mezzo di Fioritto andò all'attacco sparando con il pezzo da 47 mm, seguito dalla colonna di carri. Alcuni pezzi controcarro tedeschi furono colpiti, contemporaneamente il carro del Caporal Maggiore Baldinotti scese ancora più in basso per proteggere il carro del Sottotenente, e venne incendiato. 

L'M 13 di Fioritto in Viale Guido Baccelli il 10 settembre 1943

Mentre infuriava la battaglia il carro del Sottotenente Fioritto fu colpito, con la morte istantanea del Caporale Fusconi e del Tenente Ortu, nonostante questo, con il mezzo azionato dal macchinista soltanto continuava la battaglia, finchè il Sottotenente non venne colpito da una granata che gli recise il braccio sinistro.

Il punto di Viale Baccelli in cui si trovava il carro di Fioritto al giorno d'oggi

Finiti gli scontri alcune donne del Rione San Saba vennero a soccorrere i feriti, Fioritto fu trasportato in un'abitazione, nella quale chiamò al telefono i propri genitori per informarli sulle sue condizioni di salute.
Venne poi trasportato su una barella improvvisata all'Ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, quì nonostante le cure, morì nella notte.
Nel punto in cui venne ucciso oggi si trova una targa commemorativa.





 

Via Torino


Via Torino è una traversa di Via Nazionale, che conduce da Piazza di San Bernardo a Piazza dell'Esquilino, nel Rione Castro Pretorio.
La nascita di questa strada avvenne nel 1868 quando Monsignor Francesco Saverio De Mérode decise di realizzare il nuovo quartiere sui terreni che aveva comprato nell'area. 
La strada sorge sull'area di Villa Strozzi e della Vigna dei Monaci di San Bernardo, la via nacque in asse con il casino di Villa Strozzi, che era compreso tra questa strada e la futura Via Firenze, inquadrando verso il Colle Quirinale la facciata della Chiesa di Santa Susanna, mentre verso l'Esquilino l'abside della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Via Torino nella mappa del Quartiere de Mérode, 1868

I lavori iniziarono nel 1869 nel tratto adiacente alla nuova Via Nazionale, all'epoca chiamata Via de Mérode, sulla strada furono costruiti i primi due palazzi di Via Nazionale: Palazzo Rossi, verso sinistra e Palazzo Galluppi, sulla destra, terminati nel 1870.

Palazzo Rossi, verso sinistra e Palazzo Galluppi, a destra, i primi edifici di Via Nazionale visti da Via Torino

Con la Breccia di Porta Pia, nel 1870, Monsignor de Mérode ripresentò il progetto di costruzione del quartiere che venne approvato nel 1871, i proprietari dei terreni poterono costruire gli edifici progressivamente, i primi lungo la strada furono quelli verso il Viminale.

Via Torino verso la Chiesa di Santa Susanna

Il 30 Novembre 1871 il Consiglio Comunale decretò il nome della strada: Via Torino.
Intanto con l'approvazione della lottizzazione dell'Esquilino, fu deciso di prolungare Via Torino, attraverso i terreni di Villa Peretti Montalto, fino a Piazza dell'Esquilino.

Via Torino nel 1876

Lungo questo nuovo tratto venne costruito un grande edificio di Pio Piacentini ad angolo con Via del Viminale e in fondo la Palazzina Pandolfi, del 1873. L'ultimo brandello di Villa Peretti Montalto, con il Casino Felice, affacciava sulla strada.
Nel 1880 Domenico Costanzi, proprietario dell'Albergo Quirinale realizzò, sui terreni dell'ex Villa Strozzi, tra Via Torino e Via Firenze il Teatro Costanzi oggi Teatro dell'Opera.

Via Torino nel PRG del 1882

Il 1885 i resti di Villa Peretti Montalto vennero lottizzati dalla Principessa Francesca Massimo, al suo posto fu costruito su Via Torino Palazzo Giolitti.

Via Torino vista da Via Cavour, a destra Palazzo Giolitti

Nel 1889 venne terminato lungo la via Palazzo Nathan, opera dell'architetto Cesare Janz, abitato dal sindaco Ernesto Nathan.









Via Fulda

Via Fulda è una strada del Suburbio Portuense compresa tra Via di Generosa e Via del Tempio di Dia. Il suo nome - dedicato a una città tedesca nota per la sua Abbazia - e la dinamica con cui è stato scelto rappresentano di per sè un fatto particolare e degno di nota.
La strada, infatti, si chiamava originariamente Via della Borgata della Magliana, nome attribuito a tutta l'area intorno alle Catacombe di Generosa fin dagli anni '30. Questa zona si presentava in gran parte come un borgo a sé stante in quella che all'epoca era campagna Romana, finché gradualmente tale area non è stata assorbita dal tessuto urbano.
Tuttavia, il cambio di nome da un toponimo locale a quello di una città tedesca ha una ragione precisa che affonda le radici nella storia della Magliana, nello specifico in quella dei Martiri Portuensi, i Santi Viatrice, Rufo, Simplicio e Faustino. La tradizione vuole che i Santi Simplicio e Faustino, fratelli, vennero torturati e uccisi nel 303 per via della loro fede Cristiana, gettati nel Tevere nei pressi dell'Isola Tiberina e recuperati da Santa Viatrice, che li avrebbe fatti seppellire nelle Catacombe di Generosa, nella campagna Portuense, e intorno alle quali nei secoli successivi si sarebbe formata la Borgata della Magliana. La stessa Santa Viatrice è stata inoltre sepolta alla sua morte, avvenuta un anno dopo quella dei Santi Simplicio e Faustino, presso dette catacombe, e successivamente vi sarebbe stato sepolto San Rufo, del quale si hanno poche notizie. I corpi di questi Santi vennero spostati nel 683 presso la Basilica di Santa Bibiana per tenerli al sicuro dalle scorribande di popoli stranieri che più volte attaccarono le coste laziali dilagando nell'Agro Portuense, e nei secoli varie reliquie dei Santi Simplicio e Faustino vennero inviate in diverse località: dalla Chiesa di San Nicola in Carcere a Roma fino a San Lorenzo de l'Escorial a Madrid, fino alla città tedesca di Fulda. Proprio quest'ultimo fatto e il culto che lì si è creato intorno ai Martiri Portuensi ha contribuito a creare un legame speciale tra la zona della Magliana e la città dell'Assia.
 
Rerum mappa Via Fulda

 
Nel 1982, infatti, su iniziativa del Comitato Catacombe di Generosa che riunisce gli abitanti del quartiere, venne sugellato un simbolico gemellaggio tra la Magliana e la città di Fulda. Lo stesso comitato, in seguito al gemellaggio, fece al Comune di Roma una formale richiesta di cambiare il nome di Via della Borgata della Magliana in Via Fulda. Dopo un'approvazione della variazione di nome da parte della XV Circoscrizione, il Comune ha ratificato il cambio prendendo atto, oltre che della volontà dei cittadini, anche del fatto che il termine "Borgata" non corrispondeva più alla situazione dell'abitato.
Ma la questione non era destinata a concludersi lì, perché, felice dell'omaggio ricevuto da Roma e nello specifico dalla Magliana, la cittadina di Fulda poco più di 10 anni dopo, nel 1994, volle sdebitarsi istituendo Maglianastrasse. Nel 2017, anche la cittadina di Hainzell, poco distante da Fulda, ha deciso di omaggiare il legame di quel pezzo di Germania con la Magliana, istituendo Magliana-Platz.
Oltre a questa curiosa storia legata al nome, la strada ospita alcuni edifici più vecchi risalenti alle origini della "Borgata della Magliana" che dava il vecchio nome alla via, e ospita inoltre la sede dell'Ospedale Israelitico.

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Via Bartolomeo Pinelli

Via Pinelli San Saba

Via Bartolomeo Pinelli è una strada del Rione San Saba compresa tra Via Andrea Palladio e Via Carlo Maratta. 
Le origini della strada risalgono a quando nel 1911 si scelse di dare alle strade del nascente quartiere di case popolari di San Saba in via di realizzazione sul cosiddetto Piccolo Aventino i nomi di illustri artisti, architetti, pittori e scultori. 


Per questa strada, che si muove lungo uno dei costoni della collina su cui sorge il rione, venne scelto il nome di Bartolomeo Pinelli (Roma 1771-Roma 1835), noto pittore e incisore che ha raccontato attraverso le sue opere la Roma del XIX secolo.
Lungo la strada si affaccia il lotto III, realizzato nel 1909, costituito da edifici a due e tre piani leggermente più intensivi delle prime case unifamiliari costruite in Piazza Gian Lorenzo Bernini.

Via Giambattista Ramusio

Via Ramusio Prenestino

Via Giambattista Ramusio è una strada del Quartiere Prenestino-Labicano, che parte da Via di Acqua Bullicante e formalmente risulta "senza uscita", per quanto di fatto raggiunga Via Alfonso Antonini. Le origini della strada risalgono al 1935, quando vennero attribuiti i nomi delle vie intorno a Via dell'Acqua Bullicante e a quella che all'epoca era chiamata Borgata della Maranella, e questa, in linea con la toponomastica locale, venne dedicata al geografo Giambattista Ramusio (Treviso 1485 - Padova 1557).

Albergo Costanzi



L'Albergo Costanzi era un'importante struttura alberghiera, oggi non più esistente, situata in Via di San Nicola da Tolentino ad angolo con Vicolo Sterrato, nel Rione Trevi.
Fu l'imprenditore Domenico Costanzi a volere, nel 1864, la costruzione di un grande albergo lungo la strada che conduceva alla nuova Stazione Centrale di Roma Termini, inaugurata nel 1863. Da Piazza Barberini, per arrivare alla Stazione si doveva salire lungo Via di San Nicola da Tolentino e poi girare a destra in Via di Santa Susanna, per arrivare alla Mostra dell'Acqua Felice e in Piazza delle Terme.
L'albergo venne progettato dagli architetti Cremonesi e Martinelli in stile rinascimentale. 
La facciata si sviluppava su cinque piani, con sette finestre per piano. Il pianterreno e il piano ammezzato erano rivestiti a bugnato liscio, i due piani superiori erano decorati da lesene ioniche d'ordine gigante. Davanti all'edificio si apriva un giardino che si affacciava sul Vicolo Sterrato.

L'Albergo Costanzi nel 1866

Nel 1871 la ditta di officine meccaniche Stigler di Milano installò nell'albergo il primo ascensore adibito al trasporto di persone in Italia.
Nel 1875 durante il viaggio di Garibaldi a Roma, per depositare in Parlamento il progetto di deviazione del Tevere, l'eroe dei due mondi soggiornò nell’Albergo Costanzi.

Ambasciatori Inglesi all'Albergo Costanzi nel 1878

Nel 1886 Domenico Costanzi, probabilmente per avere il denaro necessario per la costruzione del Teatro Costanzi, vendette l'albergo alla Compagnia di Gesù che vi installò il Pontificio Collegio Germanico Ungarico. La cappella, fu costruita da Pio Piacentini nel 1888, lungo Vicolo del Falcone ad angolo con Vicolo delle Fiamme, e consacrata a San Giovanni Berchmans.

Il Collegio Germanico nel 1925

Nel 1939 l'edificio fu demolito nell'ambito dei lavori di apertura di Via Bissolati e venne ricostruito come Collegio Germanico Ungarico dall'architetto Ugo Giovannozzi, inaugurato nel 1944.

Via Formia

 
Casale Rocchi Via Formia

Via Formia è una strada del Quartiere Prenestino-Labicano compresa tra Via di Acqua Bullicante e Via Cori. L'origine della strada risale al 1929, anno in cui vennero assegnati i nomi di numerose strade a est di Via dell'Acqua Bullicante che vennero tutte dedicate a comuni del Lazio meridionale e della Campania settentrionale, molti dei quali fino al 1927 ricadevano nella disciolta provincia della Terra di Lavoro. Questa, nello specifico, venne dedicata alla città marittima di Formia, oggi in Provincia di Latina.
Prenestino Via Formia

La strada funge da collegamento tra la zona di Gordiani e quella di Maranella e Acqua Bullicante, presentandosi come una strada a bassa densità abitativa ed edilizia, dai connotati a tratti agresti, su cui si affacciano edifici storici, come il Casale Rocchi, e officine e laboratori come quello dell'azienda di marmi Bemar.
Marmi Via Formia


La strada fa parte della Zona Urbanistica Torpignattara e il suo CAP è 00177.

Casale Rocchi

Via Formia Casale Rocchi

Il Casale Rocchi si trova in Via Formia, nel Quartiere Prenestino-Labicano. Non va confuso con l'omonimo Casale Rocchi che dà il nome all'omonima strada del Quartiere Pietralata. Si tratta di una struttura di origine medievale che rappresenta uno dei tanti casali fortificati che caratterizzavano all'epoca l'Agro Romano e che nei secoli ha subito numerosi interventi e rifacimenti.
Oggi il suo carattere agreste è in parte mantenuto dalla posizione relativamente isolata in una strada a bassa densità di edifici come Via Formia.
 
Casale Rocchi Prenestino


 
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Via Bixio

Via Bixio Esquilino

Via Bixio è una strada del Rione Esquilino, compresa tra Via Giovanni Giolitti e Via Emanuele Filiberto. Le sue origini risalgono agli anni immediatamente successivi all'annessione di Roma al Regno d'Italia, quando venne pianificata la realizzazione di un nuovo quartiere sul colle Esquilino, in cui le strade vennero dedicate a figure prominenti della storia d'Italia e, in modo particolare, del periodo del Risorgimento e dell'Unità d'Italia. In quest'ottica, la strda in questione venne dedicata a Nino Bixio, nome con cui fu noto Gerolamo Bixio (Genova 1821 - Banda Aceh 1873), figura di primo piano del periodo risorgimentale, marinaio, militare e uomo politico italiano che prese parte con Garibaldi all'impresa dei Mille e ad altre campagne.
 
Esquilino Via Bixio

 
Negli anni successivi al 1903, anno della Legge Luzzatti che istituì la possibilità di costruire abitazioni tramite enti e cooperative, vennero costruiti lungo il tratto della strada compreso tra Via Conte Verde e Via Principe Eugenio, alcuni edifici residenziali come parte della I Cooperativa Luzzatti.
Risale invece agli anni tra il 1920 e il 1924 il complesso scolastico che si affaccia lungo la strada composto dalla scuola elementare Federico Di Donato e dall'Istituto Galileo Galilei, quest'ultimo con facciata sulla vicina Via Conte Verde.
 
Bixio Esquilino

 
Lungo la strada si possono notare numerosi esercizi commerciali e realtà culturali legati a numerose culture e nazionalità, in primo luogo di Bangladesh, Cina e Corea, che danno una chiara idea del clima multiculturale dell'Esquilino.
La strada si trova nella Zona urbanistica Esquilino e il suo CAP è 00185.
 
Quartiere Esquilino Via Bixio

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