Via Laurina


Via Laurina si trova nel Rione Campo Marzio, e collega Via del Corso a Via del Babuino. Percorrendo Via del Corso da Piazza del Popolo, risulta essere la seconda traversa sulla sinistra, dopo Via della Fontanella.
Molto si è dibattuto riguardo l'origine della via a causa dell'antica epigrafe, posta di fianco alla moderna targa stradale, con su scritto "Via Peregrinorum" e, sopra, un bassorilievo raffigurante due pellegrini (visibile nell'immagine sopra). Da qui in molti, a partire da Domenico Gnoli, hanno pensato che, un tempo, la via fosse percorsa dai pellegrini che si recavano a Roma entrando da Porta Flaminia. Qui, però, nasce il dibattito, visto che gli itinerari classici dei pellegrini prevedevano il passaggio dall'attuale Via del Babuino per raggiungere, da lì, Santa Maria Maggiore. Come mai, allora, questa epigrafe si trova in Via Laurina? Qualcuno ha infatti ipotizzato che la targa non sia stata posta originariamente in Via Laurina, ma vi sia stata collocata in un secondo momento - senza un legame con un particolare flusso di Pellegrini - proveniente da un altro luogo non meglio identificato. Teoria, tuttavia, messa in secondo piano dalle argomentazioni del D'Onofrio, il quale, partendo dal presupposto che la zona del Tridente ha raggiunto la piena urbanizzazione solo nel XVI Secolo (basti notare molti toponimi della zona come "Via Capo le Case" piuttosto che "Via Sant'Andrea delle Fratte", "Vicolo dell'Orto di Napoli" o "Via della Vite", tutti nomi che richiamano ad una zona adibita a vigne), fa notare che Via del Babuino o Via del Corso potevano essere ostruite dai resti di un monumento Romano o da una vigna (la vigna Massimi, si ipotizza), fatto che ha portato a deviare il flusso dei pellegrini sulla piccola, ma quindi strategica, Via Laurina. Oggi si pensa che ciò sia potuto avvenire fino al Giubileo del 1475.
Sotto la targa che ci ha portato a questa disquisizione, ce n'è un'altra non poco importante, datata 1598 e posta da Papa Clemente VIII, che ricorda il livello dell'acqua durante la piena del Tevere di quell'anno, ricordata come una delle più violente di sempre. A seguire riportiamo la targa in questione.



Ma veniamo ad un altra questione legata a Via Laurina: il nome. Si è infatti spesso ritenuto che la via della il suo nome a Laura Martinozzi, la più grande delle Mazarinettes, le sette nipoti del Cardinale Mazzarino, sposa di Alfonso IV d'Este, madre di Maria Beatrice d'Este, a sua volta sposa del Re d'Inghilterra Giacomo II, la quale, nel 1684, fondò nella limitrofa Via Vittoria il Monastero delle Orsoline (da cui prende nome il limitrofo "Vicolo delle Orsoline"). In realtà questa ipotesi decade, poichè la denominazione "Via Laurina" sembra essere anteriore alla nascita della Martinozzi (avvenuta nel 1639), e già compare con questo nome nel Theatrum Urbis di Pompeo Ugonio del 1614. Sembra, quindi, che la strada debba il suo nome al termine "Lavorina", di origine non chiara, con cui era denominata questa località quando era ancora un'area campestre.
Ma torniamo alla Via Laurina di oggi. Due effigi della Madonna compaiono in questa strada, una "Madonna della Pietà", risalente al XIX Secolo, ed una, più semplice, nel Novecento.
Va anche ricordato che questa via ospitò, fino al 1958, anno in cui l'entrata in vigore della legge Merlin fece chiudere le case di tolleranza, una delle cosiddette "case chiuse", ovvero un bordello.
Oggi la Via si trova nel pieno dello struscio del Tridente, in mezzo ad itinerari fortemente turistici e commerciali, ma, pur ospitando diverse attività, rimane in parte al riparo, complice la discreta posizione.

Targa in memoria di Michele Amari


Situata in Largo della Fontanella di Borghese, questa targa, posta nel 1891 dal Comune di Roma, ricorda lo storico, orientalista e uomo politico Michele Amari presso la casa ove abitò.

Targa in memoria di Vincenzo Ottone Petrillo


Questa targa, posta in memoria del pittore Vincenzo Ottone Petrillo, si trova in Via Margutta, presso la casa ove visse ed operò. Dalla targa non abbiamo notizie su in che anno sia stata posta (sicuramente dopo il 2001, anno della morte dell'artista), ma sappiamo che è stata posta dagli amici dell'artista ed è stata scolpita, stando allo stile piuttosto riconoscibile, dal celebre "Marmoraro di Via Margutta", storico artista attivo da molto tempo nella via.

Le targhe commemorative del Rione Monti

A seguire, suddivise per strada (elencate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nel Rione Monti.


Via Baccina

-Targa in memoria di Ettore Petrolini

Via del Boschetto
-Targa "Niente di più romantico che sopravvivere"

Via Cavour
Targa in memoria dell'apertura di Via Zonca

Via Clementina
- Targa in memoria dell'apertura di Via Clementina

Via Eudossiana
All'interno della Facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza:
Targa in memoria di Valentino Cerruti
Targa in memoria di Luigi Cremona
Targa in memoria della linea elettrica Tivoli-Roma
Targa in memoria di Giulio Pitocchi
Targa in memoria di Antonio Trua

Piazza del Grillo
-Targa in memoria di Renato Guttuso

Salita del Grillo
-Targa in memoria della pubblicazione del primo dizionario Georgiano-Italiano ad opera di Stefano Paolini e Nikifor Irbach presso l'edificio che ospitò la tipografia della Congregazione di Propaganda Fide che lo pubblicò

Via Labicana

- Targa in memoria dei caduti dell'Esattoria
- Targa in memoria della donazione di un bassorilievo della Madonna
- Dentro la caserma della Guardia di Finanza:
- Targa in memoria di Giuseppe Carreca

Via Liberiana

- Targa in memoria di Gian Lorenzo Bernini

Via della Madonna dei Monti

Targa in memoria dei caduti del Rione Monti nella Prima Guerra Mondiale
Targa in memoria di Nazario Sauro

Largo Magnanapoli
Targa in memoria dei Caduti nella Prima Guerra Mondiale
Targa in memoria dei Caduti nella Prima Guerra Mondiale

Mercati Traianei
- Targa in memoria del restauro dei Mercati Traianei

Via Merulana
- Targa in memoria di Carlo Emilio Gadda
Dentro il Centro Aletti:

Targa in memoria di Garinei e Giovannini


Questa targa, in memoria dei due grandi commediografi Pietro Garinei e Sandro Giovannini, è stata posta, nel 2013, dal Comune di Roma, presso il Teatro Sistina, luogo in cui i due commediografi misero in scena le loro commedie musicali che resero famoso questo genere teatrale in Italia. Sulla lapide sono, infatti, elencati alcuni titoli di canzoni tratti dalle loro commedie musicali.

Le targhe commemorative del Rione Colonna

A seguire, suddivise per strada (ordinate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nel Rione Colonna.

Piazza Barberini

-Targa in memoria di Margaret Fuller

Via Capo le Case
Targa in memoria di Giuseppe Mazzini

Via di Campo Marzio
Targa in memoria di Antonio Bussi

Via dei Cappuccini
- Targa in memoria di Frere Gabriel Drolin

Via del Collegio Capranica
- Targa in memoria del rifacimento della facciata del Convento della Maddalena
Targa in memoria di Augusto Latini

Via delle Convertite
- Targa in memoria dei frequentatori della Saletta Aragno caduti nella Prima Guerra Mondiale
- Targa in memoria dei fratelli Rosselli

Via del Corso
Targa in memoria di Percy Bysshe Shelley

Via Fratina
- Targa in memoria di Giuseppe Avezzana

Piazza di Monte Citorio
- Targa in memoria dei Fratelli Biviano
Targa in memoria di Cesare Correnti
Targa in memoria di Marco Mastrofini

Via della Mercede
- Targa in memoria di Gian Lorenzo Bernini
- Targa in memoria di Luigi Carlo Farini
- Targa in memoria di Walter Scott

Via dei Montecatini
Targa in memoria di Romolo Murri

Largo del Nazareno
Dentro il Collegio Nazareno:
-Targa in memoria dei Caduti del Collegio Nazareno

Via del Pantheon
- Targa in memoria di Thomas Mann

Via di Pietra
- Targa in memoria di Giovanni Bovio
- Targa in memoria di Ferdinand Gregorovius

Via del Pozzetto

Targa in memoria di Adam Mickiewicz

Piazza della Rotonda
- Targa in memoria di Ludovico Ariosto
- Targa in memoria di Pietro Mascagni
- Targa in memoria del rifacimento della pavimentazione limitrofa al Pantheon a spese del Municipio di Buenos Aires

Via Sant'Andrea delle Fratte
- Targa in memoria di Uccio Pisino

Via di San Claudio
Targa in memoria di Ivan Pavlovic Brjullov

Piazza San Lorenzo in Lucina
Targa in memoria di Massimo d'Azeglio

Piazza San Silvestro
- Targa in memoria dei Postelegrafonici uccisi durante la Guerra di Liberazione

Via Sistina

-Targa in memoria di Garinei e Giovannini
-Targa in memoria di Nikolaj Gogol
-Targa in memoria di Cyprian Norwid 
-Targa in memoria di Luigi Rossini 
Dentro il Teatro Sistina:
-Targa in memoria di Mario Riva

Via degli Uffici del Vicario

-Targa in memoria di Altiero Spinelli

Via Vittorio Veneto
- Targa in memoria di Endre Ady

Targa che dichiara il "Caffè Greco" "di interesse particolarmente importante"


Questa targa, posta in Via Condotti, in prossimità dello storico "Caffè Greco", è stata posta il 27 Luglio del 1953 in questo luogo per celebrare il fatto che, ai sensi degli articoli 1, 2 e seguenti della legge 1 Giugno 1939,  il "Caffè Greco" è dichiarato "luogo di interesse particolarmente importante".

Targa in memoria di Alfredo Mosca e Mario Felicioli


La targa, situata in Via delle Colonnette, ricorda gli antifascisti Alfredo Mosca e Mario Felicioli, aderenti rispettivamente al Partito Socialista il primo e al Partito Comunista il secondo, ed uccisi nell'eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 Marzo 1944.

Targhe in memoria di Antonio Canova

Presso quello che fu lo studio del grande scultore Antonio Canova sono poste diverse targhe commemorative.


La prima di queste targhe, in lingua Latina, è stata posta nel 1822, quindi proprio nell'anno in cui lo scultore di Possagno morì.


La seconda targa commemorativa presso lo studio del Canova, è stata qui posta nel 1871, e la frase è un classico esempio del pomposo linguaggio celebrativo dei primi anni dell'Italia Unita: "Da questo studio la scultura usciva rinovellata per opera di Antonio Canova". In omaggio al grande scultore, la lapide è contornata da diversi frammenti di bassorilievi.


La terza targa è collocata sempre sullo stesso muro delle altre due, sotto al busto dello scultore, scolpito dallo scultore Ettore Ferrari su disegni dell'architetto Cesare Bazzani, e rappresenta una versione bronzea del celebre autoritratto del Canova. La particolarità di questa targa è dovuta all'anno: si legge infatti MMDCLXX, ovvero 2670. L'anno sarebbe infatti calcolato ab Urbe condita, ovvero dalla fondazione della Città di Roma, ed equivale al 1916. Questa scelta, secondo alcuni, è motivata dall'appertenenza dello scultore Ettore Ferrari alla Massoneria.



Targa in memoria di Corrado Alvaro


Questa targa, in memoria dello scrittore Corrado Alvaro, è situata in Vicolo del Bottino, nella casa ove il letterato visse molti anni e si spense, come scritto sulla targa, l'11 Giugno del 1956.
La targa è stata posta in questo luogo dal Comune di Roma e dalla Fondazione Corrado Alvaro nel 2006, come si può vedere dalla data posta in basso a destra.

Targa in memoria di Trilussa


Situata in Via del Babuino, nel Rione Campo Marzio, questa targa commemora la nascita del poeta Carlo Alberto Salustri, più noto con lo pseudonimo di Trilussa, avvenuta in questo palazzo il 26 Ottobre 1871.
La targa fu posta, come scritto, dal Comune di Roma nel centenario della nascita del poeta.
A Trilussa è dedicata anche un'altra targa in Via Maria Adelaide, nel Rione Campo Marzio, situata presso la casa in cui più tardi visse e morì.

Targa del gemellaggio tra Via del Babuino e Madison Avenue


Questa targa, posta in Via del Babuino in prossimità dell'incrocio con Via Laurina, nel Rione Campo Marzio, è stata posta dal Comune di Roma insieme al Madison Avenue B.I.D. (Buiseness Improvement District) e l'Associazione Via del Babuino il 21 Aprile 2004, per celebrare il gemellaggio tra Via del Babuino e la Madison Avenue di New York avvenuto il 16 Ottobre 2002.
La targa è scritta sia in Italiano che in Inglese, proprio nello spirito del sopracitato gemellaggio.

Le targhe commemorative del Rione Campo Marzio

A seguire, suddivise per strada (ordinate in ordine alfabetico), trovate l'elenco delle targhe commemorative presenti nel Rione Campo Marzio.


Lungotevere in Augusta
Dentro il Circolo Canottieri Tevere Remo:
- Targa in memoria dei membri del Circolo Canottieri Tevere Remo caduti in guerra
- Targa in memoria di Guglielmo Grant

Piazza Augusto Imperatore
- Targa in memoria dell'Imperatore Augusto e dei suoi familiari sepolti nel suo mausoleo
- Targa in memoria dell'ordinazione a Sacerdote di Achille Ratti, futuro Papa Pio XI
- Targa in memoria di Papa Pio XI e dei restauri della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso

Via del Babuino
- Targa del gemellaggio tra Via del Babuino e la Madison Avenue di New York
Targa in memoria di Girolamo Bonaparte
Targa in memoria di Julius Slowacki
- Targa in memoria di Trilussa
- Targa in memoria di Giuseppe Valadier
- Targa in memoria di Richard Wagner
Dentro Palazzo di Lorenzo Cardelli:
- Targa con cui Lorenzo Cardelli ringrazia Papa Pio VI

Via Bocca di Leone
Targa in memoria di Ingeborg Bachmann
Targa in memoria di Roberto ed Elisabetta Browning
Targa in memoria di Giovanni Lanza
Targa in memoria di Henryk Sienkiewicz

Vicolo del Bottino
-Targa in memoria di Corrado Alvaro

Via Angelo Brunetti
- Targa in memoria della casa di Angelo Brunetti

Via di Campo Marzio
Targa in memoria di Antonio Bussi
Targa in memoria di Giuseppe Verdi

Via Antonio Canova
-Targa in memoria di Antonio Canova
-Targa in memoria di Antornio Canova
-Targa in memoria di Antonio Canova

Via Capo le Case
- Targa in memoria di Santa Teresa del Bambino Gesù

Via delle Carrozze
- Targa in memoria di Giuseppe ed Anita Garibaldi
- Targa in memoria della fondazione della rivista "Prospettive nel mondo"

Via delle Colonnette
-Targa dell'importante interesse artistico dello Studio Canova
-Targa in memoria di Alfredo Mosca e Mario Felicioli

Via dei Condotti
Targa in memoria di Antonio Bosio
- Targa della dichiarazione di "interesse particolarmente importante" del Caffè Greco
Targa in memoria di Giacomo Leopardi
- Targa in memoria di Duiliu Zamfirescu

Via del Corso
-Targa in memoria di Tullio Giannotti
-Targa in memoria dei lavori per rettificare Via del Corso
-Targa in memoria di Wolfgang Goethe
-Targa in memoria di Pietro Mascagni
-Targa in memoria dell'utenza idrica dell'Ospedale San Giacomo

Via Francesco Crispi
- Targa in memoria di Henrik Ibsen

Via dei Due Macelli
-Targa in memoria di Silvio Spaventa

Piazza del Ferro di Cavallo
-Targa in memoria di Mario Felicioli, Renzo Giorgini, Alfredo Mosca e Alfredo Pasqualucci
-Targa in memoria di Ercole Rosa

Piazza di Firenze
Dentro Palazzo Firenze:
- Targa in memoria della Vittoria della Prima Guerra Mondiale

Largo della Fontanella di Borghese
Targa in memoria di Michele Amari

Via della Fontanella di Borghese
Targa in memoria di Luigi de Ambrois de Nevache
- Targa in memoria di Giuseppe Mantellini

Via Frattina
Targa in memoria di James Joyce
- Targa in memoria di Mattia Montecchi
Targa in memoria di Sigrid Undset

Largo Carlo Goldoni
-Targa in memoria di Carlo Goldoni

Via Gregoriana
Targa in memoria di Jean Auguste Dominique Ingres

Via dei Greci
Targa in memoria di Giuseppe Sirtori

Via in Lucina
Targa in memoria di Alberto Alessi

Via della Lupa
-Targa in memoria di Filiberto Zolito

Via Margutta
-Targa in memoria di Giordano Bruno Ferrari
-Targa in memoria dei 25 anni del Fico Marguttiano
-Targa in memoria della caduta del Fico Marguttiano
-Targa in memoria del restauro della Fontana degli Artisti
-Targa in memoria di Mille bambini a Via Margutta
-Targa in memoria di Giulietta Masina e Federico Fellini
-Targa in memoria dell'istituzione degli Studi Patrizi
-Targa in memoria di Vincenzo Ottone Petrolio
-Targa in memoria di Carlos Federico Saez
-Targa del Salotto del Fico Marguttiano

Via Maria Adelaide
Targa in memoria di Trilussa

Via Maria Cristina
-Targa in memoria della Radio Italiana

Piazza Mignanelli
- Targa in memoria di Bartolomé Herrera

Piazza Nicosia
-Targa in memoria dell'istituzione ad opera di Papa Clemente VIII del Collegio Clementino
-Targa in memoria di Antonio Mea e Pierino Ollanu
-Targa in memoria di Wolfgang Amadeus Mozart

Piazza del Popolo
- Targhe in memoria del rifacimento di Piazza del Popolo
- Targa in memoria di Angelo Targhini e Leonida Montanari

Via dei Portoghesi
- Targa in memoria dell'acquisto della Chiesa di Sant'Antonio dei Portoghesi da parte del Cardinale Antonio Martins de Chaves

Via dei Prefetti
Targa in memoria di Giovanni De Romanis
-Targa in memoria di Vincenzo Monti
-Targa in memoria di Samuel Morse

Passeggiata di Ripetta
Targa in memoria di Leonida Bissolati
- Targa in memoria di Antonio Nibby
- Targa in memoria di Ercole Rosa

Via di Ripetta
- Targa in memoria della costruzione dell'Accademia di Belle Arti da parte di Papa Gregorio XVI
Targa in memoria di Ciceruacchio
- Targa in memoria di Eleonora Fonseca Pimentel

Via della Scrofa
Targa in memoria di San Luigi Gonzaga
Targa in memoria di Alberto Marchesi
Targa in memoria di José Carlos Mariategui
Targa in memoria di Torquato Tasso

Via Sistina
Targa in memoria di Hans Christian Andersen
-Targa in memoria di Giovanni Battista Piranesi, Alberto Thorvaldsen e Luigi Canina
-Targa in memoria di Federico Zuccari

Piazza di Spagna
-Targa in memoria di Franz Ludwig Catel
-Targa in memoria di Mario Fioretti
-Targa in memoria di Giovanni Sgambati
Dentro il McDonald's:
-Targa in memoria del primo McDonald's d'Italia

Via della Stelletta
- Targa in memoria di Domenico Jaforte
Targa in memoria di Antonio Giustiniani e Rosario Pitrelli

Via Tomacelli
- Targa in memoria della costruzione del nuovo edificio del Pontificio Collegio Croato di San Girolamo

Piazza della Torretta
-Targa in memoria della FUCI e del suo fondatore Romolo Murri

Via della Tribuna di San Carlo
- Targa in memoria dello spostamento di una fontana

Scalinata di Trinità dei Monti
-Targa in memoria di John Keats
-Targa in memoria della costruzione della Scalinata di Trinità dei Monti

Viale della Trinità dei Monti
- Colonna in memoria di Galileo Galilei

Via del Vantaggio
- Targa in memoria di Alessandro Ivanov

Via Vittoria
- Targa in memoria di Giuseppe Garibaldi

Le targhe commemorative di Roma


A Roma sono nati in tanti, da Roma son passati in tanti, ed a Roma son successe tante cose. Questo, oltre a rendere la Città Eterna un posto unico, fa sì che vi siano innumerevoli targhe commemorative che ricordano persone o eventi specifici. Questa pagina serve, appunto, a raccogliere queste targhe e raccontarne le storie. Per quanti riguarda invece le pietre d'inciampo, abbiamo deciso di raccoglierle in un elenco a parte.

Le targhe del Rione Monti
Le targhe del Rione Trevi
Le targhe del Rione Colonna
Le targhe del Rione Campo Marzio
Le targhe del Rione Ponte
Le targhe del Rione Parione
Le targhe del Rione Regola
Le targhe del Rione Sant'Eustachio
Le targhe del Rione Pigna
Le targhe del Rione Campitelli
Le targhe del Rione Sant'Angelo
Le targhe del Rione Ripa
Le targhe del Rione Trastevere
Le targhe del Rione Borgo
Le targhe del Rione Esquilino
Le targhe del Rione Ludovisi
Le targhe del Rione Sallustiano
Le targhe del Rione Celio
Le targhe del Rione Castro Pretorio
Le targhe del Rione Testaccio
Le targhe del Rione San Saba
Le targhe del Rione Prati

Le targhe del Quartiere Flaminio
Le targhe del Quartiere Parioli
Le targhe del Quartiere Pinciano
Le targhe del Quartiere Salario
Le targhe del Quartiere Nomentano
Le targhe del Quartiere Tiburtino
Le targhe del Quartiere Prenestino-Labicano
Le targhe del Quartiere Tuscolano
Le targhe del Quartiere Appio-Latino
Le targhe del Quartiere Ostiense
Le targhe del Quartiere Portuense
Le targhe del Quartiere Gianicolense
Le targhe del Quartiere Aurelio
Le targhe del Quartiere Trionfale
Le targhe del Quartiere Della Vittoria
Le targhe del Quartiere Monte Sacro
Le targhe del Quartiere Trieste
Le targhe del Quartiere Tor di Quinto
Le targhe del Quartiere Prenestino-Centocelle
Le targhe del Quartiere Ardeatino
Le targhe del Quartiere Pietralata
Le targhe del Quartiere Collatino
Le targhe del Quartiere Alessandrino
Le targhe del Quartiere Don Bosco
Le targhe del Quartiere Appio-Claudio
Le targhe del Quartiere Appio-Pignatelli
Le targhe del Quartiere Primavalle
Le targhe del Quartiere Monte Sacro Alto
Le targhe del Quartiere Ponte Mammolo
Le targhe del Quartiere San Basilio
Le targhe del Quartiere Giuliano-Dalmata
Le targhe del Quartiere Europa
Le targhe del Quartiere Lido di Ostia Ponente
Le targhe del Quartiere Lido di Ostia Levante
Le targhe del Quartiere Lido di Castel Fusano

Le targhe del Suburbio Tor di Quinto
Le targhe del Suburbio Portuense
Le targhe del Suburbio Gianicolense
Le targhe del Suburbio Aurelio
Le targhe del Suburbio Trionfale
Le targhe del Suburbio Della Vittoria

Le targhe della Zona Lunghezza
Le targhe della Zona Tor Sapienza
Le targhe della Zona San Vittorino
Le targhe della Zona Castel di Leva
Le targhe della Zona Acilia Nord
Le targhe della Zona Ostia Antica
Le targhe della Zona Ponte Galeria

Le targhe della Zona La Giustiniana
Le targhe della Zona Grottarossa
Le targhe della Zona Labaro
Le targhe della Zona Polline Martignano


La targhe della Città del Vaticano

Pietre d'inciampo a Roma

Targhe commemorative scomparse di Roma

Le targhe nei Comuni della Provincia di Roma
Le targhe nelle altre Provincie del Lazio

Le targhe commemorative nelle altre Regioni d'Italia

Le targhe commemorative negli altri Paesi

Altri criteri di ricerca per le targhe commemorative di Roma

Via Nazionale



Via Nazionale è una strada, compresa nei Rioni Monti e Castro Pretorio, che collega, attraverso un rettilineo, il Largo Magnanapoli a Piazza della Repubblica.
La storia di questa via non inizia con l'attuale Via Nazionale, bensì molto prima. Si tratta infatti di un punto molto strategico, ovvero la vallata compresa tra i Colli Quirinale e Viminale, e che perciò, già nella Roma Serviana, fu utilizzato come tragitto per collegare l'area dei Fori all'antica Porta Collina delle Mura Serviane. Tale strada fu detta Vicus Longus, ed era quasi perfettamente parallela al Vicus Patricius, l'odierna Via Panisperna, che dall'area dei Fori raggiungeva la Porta Viminalis. Proprio in fondo al Vicus Longus, nella parte più alta e più settentrionale, furono costruite, a partire dal 298, le Terme di Diocleziano.
In età Romana, la vallata tra il Quirinale ed il Viminale era più vasta, ed infatti il tragitto del Vicus Longus era leggermente diverso da quello dell'attuale Via Nazionale: il livello del terreno di quest'area è, nei secoli, molto salito. Per farsi un'idea a riguardo, basta vedere la Chiesa di San Vitale, posta ben al di sotto del livello stradale, che permette di capire quale fosse il livello del terreno nel Medioevo.
Nell'epoca di Roma Antica, dunque, il Vicus Longus rivestiva la sua importanza: nel I Secolo a.C. all'inizio di essa fu costruito il Santuario di Diana Planciana, su iniziativa dell'edile Cornelio Plancio, e che, nel tratto compreso tra la via e l'Alta Semita, odierna asse Via del Quirinale-Via XX Settembre, sorgevano diverse Domus di Patrizi Romani ed il complesso delle Terme di Costantino. Come detto in precedenza, nel 298, al termine di questa strada, furono costruite le Terme di Diocleziano.
Nel IV Secolo, in questa via sorse un Oratorio dedicato ai Santi Gervasio e Protasio, martiri di Milano figli di San Vitale, Oratorio che, grazie alle donazioni della matrona Vestina, venne, nel 402, ristrutturato ed elevato a Basilica, consacrato da Papa Innocenzo I e conosciuto, da allora, come Titulus Vestinae e che prendese, intorno al 595, il nome di San Vitale.
Per via di questa Chiesa, nel Medioevo, il vecchio Vicus Longus, ormai in una zona prevalentemente campestre, prese il nome di Strada di San Vitale. Per secoli, in quest'area, non vi fu alcuna nuova urbanizzazione. Per avere chiara la situazione nel periodo tra il Medioevo ed il XIX Secolo basta osservare la mappa del Nolli del 1748. Nell'immagine allegata è stata segnata in giallo quella che all'epoca era la Via di San Vitale che partiva grosso modo dalla via dei Serpenti, si restringeva dopo la Basilica di San Vitale, per poi interrompersi all'incrocio con la Via delle Quattro Fontane.


La svolta per questa strada avvenne nel XIX Secolo, quando, dopo l'istituzione della prima ferrovia Roma-Frascati (1856) si iniziò a pensare all'edificazione di una nuova stazione ferroviaria nell'area limitrofa alle Terme di Diocleziano, per lo più su pressione di Monsignor Francesco Saverio De Mérode, Proministro alle Armi Pontificie di Pio IX, che aveva interessi nell'area in questione. 
Fu proprio Monsignor de Mérode ad acquistare Villa Strozzi nel 1859, successivamente ampliò le proprietà fino a possedere quasi tutta la vallata di San Vitale.
Egli decise di tracciare una nuova strada, volta a rendere più agevole il collegamento con l'area della nuova stazione Termini, i cui lavori sarebbero iniziati nel 1862, che fu chiamata Via di Santa Maria degli Angeli, o Via de Mérode.
Il tracciato della nuova arteria portò all'innalzamento del livello stradale, i lavori cominciarono dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, situata dove era la grande esedra delle Terme di Diocleziano, da cui nascerà, pochi decenni dopo, Piazza dell'Esedra.

Il Quartiere de Mérode nel 1870

Nel 1868 iniziò anche la costruzione di un moderno nucleo edilizio, chiamato Quartiere de Mérode, sempre sui terreni di proprietà del Monsignore, in parte occupati dall'antica Villa Strozzi, che riguarda l'area delle attuali Via Firenze, Via Napoli, Via Torino e Via Modena. Il primo edificio costruito, l'odierno civico 5 di Via Nazionale, reca, sopra il portone, la seguente scritta: "Primo fabbricato eretto in questo nuovo borgo fra gli anni 1868-1870 Proprietà di Gaetano Rossi libera da ogni peso e canone".


Tuttavia, non passò inosservato il carattere speculativo del nuovo quartiere. Si dice che Papa Pio IX, passando dai cantieri e nel vedere impiegata nella costruzione dei nuovi edifici una pietra bianca, chiamata macco, domandò se "le case si costruissero anche con la ricotta".
Nel 1870, come noto, le truppe Sabaude entrarono a Roma e la Città Eterna entrò a far parte del nuovo Stato Italiano, divenendone la Capitale. 

Una mappa, tratta dalla guida di Roma e dell'Italia centrale di Karl Baedeker del 1873, mostra l'area di Via Nazionale verso Piazza dell'Esedra, quella più interessata dall'intervento urbanistico del De Mèrode

La necessità di nuovi alloggi e opere edilizie era ingente, ed il nucleo in costruzione rappresentava un importante punto di partenza per il Comune, che rinnovò la Convenzione che il de Mérode aveva stipulato con lo Stato Pontificio, seppur con delle perplessità sul progetto, espresse dal Consigliere Amadei.
Il Sindaco progressista Luigi Pianciani, infatti, decise di acquisire le strade interessate dal progetto senza apportare modifiche solo per la presenza di fabbricati già edificati o comunque in costruzione, pur ritenendo imperfetta la lottizzazione, definendo incomoda l'obliquità delle strade, che, tuttavia, erano tra le più rettilinee di Roma in quel momento. 

Via Nazionale nel 1874

Il 1873 il primo tratto di Via Nazionale fu aperto al traffico, nel percorso da Piazza delle Terme a Via delle Quattro Fontane.

Villa Aldobrandini

Il nome di Via Nazionale fu stabilito dalla delibera della giunta Comunale del 30 Novembre 1871 nella quale si decisero i nomi delle nuove strade del "Quartiere De Mèrode", come era chiamato in quel periodo. Con l'occasione, si dettero alle nuove strade i nomi di Via Torino, Via Firenze, Via Napoli, Via Genova e Via Modena.

Lavori a Magnanapoli nel 1876

Per tracciare la parte di Via Nazionale tra Via del Boschetto e Via Panisperna il Comune fu costretto a lavori non indifferenti, come la demolizione di parte del Palazzo Rospigliosi Pallavicini, lo sbancamento di una zona della Villa Aldobrandini e la costruzione del muraglione di contenimento, fatto che riportò alla luce la Porta Sanqualis, un'antica porta delle Mura Serviane, oggi situata nell'aiuola centrale di Largo Magnanapoli, ma tuttavia portò alla distruzione di alcuni resti delle Terme di Costantino e di altre domus di età Repubblicana.

Ritrovamenti archeologici presso Palazzo Rospigliosi Pallavicini, 1876

L'idea urbanistica, come mostra il Piano Regolatore di Roma del 1873 del Viviani, era quella di proseguire la strada oltre Via della Pilotta, fino alla Fontana de Trevi. I primi urbanisti, infatti, fino alla morte di Vittorio Emanuele II, non smisero di pensare ad una deviazione della strada, fino alla Fontana di Trevi, progetto che fu però abbandonato, preferendo il tracciato consigliato dal Ministero dei Lavori Pubblici fino a Piazza Venezia, approvato nel 1876, inizialmente anche le attuali Via IV Novembre e Via Cesare Battisti facevano parte di Via Nazionale.
Da Piazza Venezia la strada proseguiva, con uno sventramento che avrebbe collegato la Piazza al Tevere, da cui con un ponte si sarebbe potuti arrivare alla zona di San Pietro e del Vaticano. La strada in questione, realizzata a partire dagli anni Ottanta del XIX Secolo, fu la nuova arteria di Corso Vittorio Emanuele II.

Via Nazionale nel 1876, inedificata a partire da Via delle Quattro Fontane

Negli anni seguenti proseguì anche l'urbanizzazione di Via Nazionale: nel 1874 fu inaugurato l'Hotel Quirinale, opera dell'architetto Partini, voluto dall'imprenditore Domenico Costanzi che, pochi anni dopo, fece edificare, in Via Firenze, il Teatro Costanzi, divenuto poi Teatro dell'Opera, collegato all'albergo attraverso un passaggio. 

Palazzo Carimini d'Amico

Numerosi edifici residenziali vennero costruiti su Via Nazionale a partire al 1878 come il Palazzo Pontecorvo, Palazzo Arioli, Palazzo Pascucci, i Palazzi Calderai e Morosi, opera di Moretti, Palazzo Carimini D'Amico, opera del 1888 di Carimini, il Palazzo Voghera, Palazzo Marotti e Villa Huffer, progettati da Gaetano Koch.

Palazzo Voghera e, a sinistra, Palazzo Morosi

Tra il 1873 ed il 1876 fu edificata, proprio su Via Nazionale, la prima Chiesa non Cattolica di Roma. Sotto lo Stato Pontificio, a Roma non era consentita la costruzione di Chiese non Cattoliche, e nel 1873 ebbe inizio la costruzione della Chiesa Protestante Episcopale di Saint Paul within Walls (San Paolo entro le Mura), opera di John Edmund Street e che ospita al suo interno un mosaico eseguito su disegni di Edward Burne Johnes. 

Il Palazzo delle Esposizioni di Pio Piacentini

Nel 1878 fu bandito il primo concorso per un edificio pubblico a Roma, ovvero quello per la realizzazione del Palazzo delle Esposizioni, concorso vinto da Pio Piacentini che lo realizzò tra il 1880 ed il 1883. All'epoca venne criticato per l'assenza di finestre sulla facciata e per un apparato statuario poco efficace, in cui per la prima volta era assente qualsiasi riferimento religioso, cosa esplicitamente voluta dalla politica anticlericale dello Stato Italiano nei primi decenni della sua esistenza. 
Il Palazzo diverrà un punto di riferimento della vita culturale di Roma, e nei secoli ospiterà molte importantissime mostre. Tra il 2003 ed il 2007 ha subito un importante restauro ad opera dell'architetto Paolo Desideri.


Tra il 1886 ed il 1894, Gaetano Koch costruì quello che rappresenta l'unico edificio istituzionale situato in Via Nazionale, ovvero il Palazzo della Banca d'Italia, noto anche come Palazzo Koch per via del suo architetto, che venne realizzato dove prima era l'orto Mercurelli. 
Di fronte a questo edificio sorsero, nel 1900, i Magazzini Piatti, costruiti con ampie vetrate che potessero garantire la massima esposizione dei prodotti in vendita, e che seppur non più attivi, ospitano tutt'ora attività commerciali. 
Di fianco ai magazzini si trova il Teatro Eliseo, nato nel 1900 nella terrazza del limitrofo Palazzo Rospigliosi, fu inaugurato nel 1910 come teatro Apollo e, nel 1914, ne fu spostato l'ingresso su Via Nazionale.
Proprio di fianco all'Eliseo, si trova il Grande Magazzino Rovatti, costruito nello stesso periodo del teatro ed anch'esso in stile Liberty. Oggi è occupato dai negozi Goldenpoint e La Gardenia, che hanno sostituito il preesistente Caffè Renault che ha occupato questo spazio negli anni precedenti.
Nel 1909, invece, avvenne un nuovo mutamento all'assetto urbanistico della zona: fu infatti inaugurato il traforo che, passando sotto i Giardini del Quirinale, collega Via del Tritone a Via Nazionale, raggiungendola proprio di fianco al Palazzo delle Esposizioni. Nel progetto originale, già presente nel Piano Regolatore del 1873, la via che da lì partiva avrebbe dovuto raggiungere la Basilia di San Giovanni in Laterano. Tuttavia, il piano non fu, fortunatamente, mai attuato, e via Milano si fermò all'incrocio con Via Panisperna.
Il 24 Maggio del 1920, una manifestazione Nazionalista che celebrava i cinque anni dall'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale finì in un vero bagno di sangue avvenuto proprio in Via Nazionale, sulle scale del Palazzo delle Esposizioni, con la morte di otto manifestanti in seguito a una sparatoria con le forze dell'ordine.

Il Grande Emporio Roma, un tempo attivo in Via Nazionale

Fino al 1930 Via Nazionale era transitata da un tram, abolito poi con la "riforma tranviaria" del 1930. Nel 1970 sulla strada furono istituite le corsie preferenziali per autobus e taxi, tuttora in funzione.
Tra i numerosi storici negozi non più esistenti che negli anni sono stati attivi in questa strada, ricordiamo il Grande Emporio Roma, all'altezza di Villa Aldobrandini. Al civico 213, invece, sorgeva il Ristorante dell'Esposizione, che alla fine del XIX Secolo rimaneva aperto fino alle due di notte. Al civico 46 si trovava invece il Caffé e Birreria Nazionale, altro importante punto di riferimento per chi frequentava la strada.
Molto importante a cavallo tra XIX e XX Secolo fu anche l'ottico Romualdo Chiesa, che ebbe una sede al civico 206.


A partire dagli anni '90, con la cosiddetta "Cura del ferro", si è aperto un dibattito sulla possibilità di prolungare il tram 8 fino a Termini facendolo passare per Via Nazionale o di farvi passare una nuova linea, ma la proposta, in ogni caso, non ha avuto alcun seguito.
Oggi Via Nazionale è un'importante arteria del Centro di Roma, che collega la zona di Piazza Venezia all'area della Stazione Termini, mantenendo dunque l'originaria funzione urbanistica per cui fu pensata da Monsignor De Mèrode. Questo fatto la rende un fondamentale luogo di passaggio per chi dall'area di Piazza Venezia si reca alla Stazione Termini e vice versa, ed ha favorito il nascere di numerose attività commerciali in questa zona.
Queste attività commerciali, anche, si susseguono sulla strada sin dalle sue origini: nel 1889 era presente al numero civico 14 lo studio del Dottor Adler, dentista statunitense che esercitava qui la propria professione.

La vetrina del negozio Bata in Via Nazionale

All'angolo con Via dei Serpenti, sorge lo storico negozio d'abbigliamento Socrate, al cui fianco è il negozio di scarpe Bata.
Salendo, nei pressi di Piazza della Repubblica, si trova invece il negozio di articoli sportivi Esedra Sport.