La Torre era un ristorante situato in Via Tiburtina Km 10,2 (successivamente, dopo la sua istituzione, in Via Padre Lino da Parma 5), nel Quartiere Ponte Mammolo.
Via Acate
Via Acate è una strada della Zona Torre Angela, compresa tra Via Achemenide e Via Anchise. La strada venne istituita nel 1969, e in linea con la toponomastica locale venne dedicata a una figura mitologica, in questo caso il troiano Acate, amico di Enea citato più volte da Virgilio nell'Eneide.
Acate è inoltre il nome di un comune siciliano in provincia di Ragusa.
La strada ricade nella Zona Urbanistica Torre Angela. Il suo Cap è 00133.
Via degli Acanti
Via degli Acanti è una strada del Quartiere Alessandrino, che ha inizio da Via del Prato e non ha uscita. In linea con la toponomastica della zona, la strada è stata dedicata nel 1951 a una pianta, nello specifico all'acanto, genere di piante delle acantacee usata spesso a fini decorativi. Tale pianta compare spesso anche nell'arte: nel contesto bizantino, ad esempio, possono comparire più volte capitelli decorati con bassorilievi di foglie di acanto.
La strada si trova nella Zona Urbanistica Alessandrina, il suo Cap è 00172.
Via dei Sansovino
Via dei Sansovino è una strada del Quartiere Parioli compresa tra Via Flaminia e Viale Tiziano. La zona in cui si trova, a ridosso della Via Flaminia e allo Stadio Flaminio, è tuttavia da molti identificata con il Quartiere Flaminio.
La strada sorge nel primo tratto di quello che fu il Vicolo della Rondinella, che attraversava un tempo l'area dell'attuale Villaggio Olimpico. Questo piccolo tratto di quel vicolo venne chiamato nel 1921 Via dei Sansovino, in linea con la toponomastica locale che vede le strade dedicate ad artisti di fama della storia d'Italia. In questo caso si scelse di ricordare in un'unica strada Andrea di Niccolò di Menco di Muccio (o Contucci) detto il Sansovino (Monte San Savino 1460 o 1467 - Monte San Savino 1529) e il suo allievo Jacopo Tatti (Firenze 1486 - Venezia 1570), detto anche lui il Sansovino, scultore il primo e scultore e architetto il secondo.
Sul lato nord della strada si affaccia un edificio per uffici e abitazioni realizzato dall'architetto Domenico De Riso tra il 1961 e il 1963.
La strada fa parte della Zona Urbanistica Flaminio e il suo Cap è 00196.
Madonna del Divino Amore in Via del Porto Fluviale angolo Via del Gazometro
In Via del Porto Fluviale all'angolo con Via del Gazometro, nel Quartiere Ostiense, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna del Divino Amore. L'Edicola è realizzata in mosaico e riporta la scritta "Anno Mariano 1954". Sono molto particolari i colori dell'Immagine, particolarmente intensi.
Madonna del Divino Amore in Via Cerveteri
In Via Cerveteri, nel Quartiere Appio-Latino, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna del Divino Amore. Sotto l'Edicola è presente una targa con scritto "Vergine Santa del Divino Amore siamo tuoi figli abbi di noi pietà noi ricordiamo al tuo materno cuore ed il tuo cuore ci soccorrerà".
Via Acaia
Via Acaia è una strada del Quartiere Appio-Latino, compresa tra Piazza Armenia e Piazza Galeria. Le origini di tale strada risalgono al 1925, quando vennero istituite parte delle strade del primo nucleo dell'Appio-Latino, che vennero dedicate ad antiche città e provincie d'Italia e dell'Impero Romano. Nello specifico, questa venne dedicata all'Acaia, o Achea, la regione greca che corrisponde al nord della penisola del Peloponneso, intorno alla città di Patrasso.
La strada aveva dal punto di vista urbanistico una funzione molto strategica: il collegamento del sistema viario dell'Appio-Latino verso Sudovest, nella direzione dell'Appia Antica. Una funzione che nel tempo sarebbe stata resa molto più strategica, soprattutto nell'ottica del progetto di espansione di Roma verso il Tirreno configuratosi pian piano fin dal PRG del 1931 e meglio ancora nelle sue varianti successive.
Nei progetti, Via Acaia e il suo proseguimento Via Bitinia avrebbero dovuto formare una parte di un asse viario tra l'Appio-Latino e l'Ostiense che sarebbe passato lungo l'Appia Antica.
Tale progetto venne interrotto per via dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dopo la quale fu inizialmente ripreso, salvo poi essere accantonato per via della scelta di preservare il primo tratto dell'Appia Antica dall'urbanizzazione.
Il ruolo di raccordo Appio-Latino-Ostiense venne quindi ricoperto dall'asse Via Cilicia-Via Marco Polo, ma Via Acaia rimane comunque un asse viario strategico all'interno di tale quadrante.
La strada è caratterizzata dalla presenza di edifici residenziali intensivi.
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