Ristoranti scomparsi nel Suburbio Tor di Quinto

Ernesto alle Terrazze, Via Oriolo Romano 59

Via Pietro Micca

Via Pietro Micca

Via Pietro Micca è una strada situata nel Rione Esquilino compresa tra Via di Porta Maggiore e Via Giovanni Giolitti. La strada ricarde in parte nell'area della II Cooperativa Luzzatti, ragione per cui la sua storia è strettamente legata a questa realtà.
Le tre Cooperative Luzzatti nacquero in seguito alla Legge Luzzatti, voluta dall'allora Presidente del Consiglio Luigi Luzzatti, che aveva permesso la nascita di cooperative e istituti per realizzare alloggi (sulla scia di tale legge nacquero anche gli istituti per le case popolari).
Via Pietro Micca era stata originariamente istituita nel 1901 e, in linea con la toponomastica della zona che vede le strade dedicate a figure della casa Savoia e personaggi o episodi a loro legati, venne dedicata a Pietro Micca (Sagliano 1677 - Torino 1706), l'eroico soldato piemontese che durante l'assedio di Torino del 1706 si immolò facendo saltare una galleria sotto la Cittadella per fermare i soldati francesi.
Dal 1911, venne realizzata la II Cooperativa Luzzatti, con la realizzazione degli edifici ad opera dell'architetto Umberto Leoni. Tale costruzione riguardò in parte Via Pietro Micca, nello specifico il lato da cui ha inizio Via Balilla, centro del nuovo quartiere.
Proprio mentre erano in corso i lavori per i nuovi edifici, nel 1913 all'angolo tra Via Micca e Via Principessa Margherita (oggi Via Giolitti) venne rinvenuto un edificio in laterizio, forse realizzato con materiali riutilizzati da strutture della vicina necropoli di Via Labicana, con una grande iscrizione dedicata a "Epaphroditus", oggi custodita presso il Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano.
Nel 2005 in questa strada aprì il Micca Club, locale d'intrattenimento e spettacoli dal vivo che ha acquisito presto una grande fama. Il locale è stato attivo nella strada fino al 2013, successivamente ha iniziato a svolgere serate in altri locali.

Altri siti che ne parlano:

Via dei Piceni

San Lorenzo Via dei Piceni

Via dei Piceni è una strada situata a San Lorenzo, nel Quartiere Tiburtino, compresa tra Via degli Ausoni e Via del Verano. Tale strada nacque originariamente insieme al quartiere di San Lorenzo, alla fine del XIX Secolo, e le strade presero gradualmente i nomi delle popolazioni dell'Italia pre-romana. Questa strada, originariamente, nel 1887 era stata considerata un tratto di Via dei Marsi fino a quando, nel 1924, alla luce dello sviluppo del quartiere, questo tratto si trovò isolato dasl resto della strada e si decise di cambiarne il nome. In linea con la toponomastica locale la strada venne dedicata dunque a un antico popolo italico, in questo caso i Piceni, che abitavano tra le Marche e l'Abruzzo intorno all'area appunto nota come Piceno.
 
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Ernesto alle Terrazze

Ernesto alle Terrazze era un ristorante situato in Via Oriolo Romano 59, nel Suburbio Tor di Quinto. Si trattava di un ristorante elegante specializzato in cucina di pesce con una terrazza estiva cui doveva il nome. Al suo posto, oggi, sorge il salone di parrucchieri "Romacentro".

Le Due Isole

Le Due Isole era un ristorante situato in Via Federico Ozanam 28, a Monteverde, nel Quartiere Gianicolense. Si trattava di una pizzeria caratterizzata da un offerta molto vasta di circa 50 specialità di pizza.
Al suo posto oggi sorge la pizza a taglio Desideri di Pizza.

La Dolce Vita - Sapori e Sapere

La Dolce Vita - Sapori e Sapere, o La Dolce Vita da Luisa, era un ristorante situato in Lungotevere di Pietra Papa 51, nel Quartiere Portuense, nella zona Marconi, nello specifico la zona nota come Ponte Marconi. Si trattava di un tipico locale di quartiere, offriva soprattutto specialità di pesce ma anche pizze. Al suo posto oggi sorge la pizzeria ArVolo.

Candidature di Roma alle Olimpiadi

A seguire, un elenco delle candidature di Roma a ospitare le Olimpiadi. Roma si è proposta, in varia maniera e arrivando a volte più vicina altre fermandosi in fase iniziale, per ospitare diverse edizioni dei Giochi Olimpici estivi dell'era moderna. Fino ad oggi, Roma è riuscita a organizzare le Olimpiadi del 1960. I Giochi del 1908 erano originariamente stati assegnati a Roma, ma l'eruzione del Vesuvio del 1906 che uccise oltre 100 persone e devastò numerose aree vicine al vulcano portò il Governo italiano a decidere di rinunciare all'organizzazione dei Giochi per focalizzare maggiori energie nel gestire la tragedia.
Ecco le diverse candidature:

1908 (assegnate in un primo momento, il governo tuttavia rinuncia dopo l'eruzione del Vesuvio)
1924
1936
1944
2004
2020
2024