Palazzo Besso



Palazzo Besso è un palazzo nobiliare di Roma situato in Largo di Torre Argentina n. 11, ad angolo con Via dei Cestari, nel Rione Pigna, oggi sede della Fondazione Marco ed Ernesta Besso.
Sui resti delle Terme di Agrippa sorsero nel 1400 le case dei Rustici, famiglia di banchieri Romani, nel Cinquecento la proprietà passò a Francesco Marcello Vestri, Segretario ai Brevi della Curia, che eseguì un ampliamento, ad opera dell'architetto Battista Mola.
Il 1606 Francesco Rustici vendette il palazzo al Cardinale Ottavio Paravicini, che fece restaurare l'edificio agli architetti Domenico Paganelli e Carlo Maderno, a cui è attribuito il portale in Largo delle Stimmate. 

Il portale del Maderno su Largo delle Stimmate

Nel 1620 passò in proprietà al banchiere Settimio Olgiati, che lo affittò nel 1636 alla famiglia dei Marchesi Fiorentini Strozzi.
Nel 1649 Giambattista Strozzi acquistò il palazzo, che venne restaurato negli anni Ottanta del Seicento da Sebastiano Cipriani, il quale uniformò l'aspetto delle varie facciate. In tal modo il palazzo raggiunse il massimo delle dimensioni, con tre cortili e un'ala protesa lungo Via delle Stimmate e Piazza Strozzi.

Palazzo Strozzi nella mappa del Nolli del 1748, con il cortile posto di fronte alla Chiesa delle Stimmate (n. 866)

Nel Settecento vi fu collocato il celebre Museo Scientifico delle Rarità di Leone Strozzi.
Alla fine del secolo gli Strozzi tornarono a Firenze e il palazzo venne frazionato ed affittato.
Nel 1882 il palazzo venne espropriato dal Comune di Roma per eseguire le demolizioni legate all'apertura di Corso Vittorio Emanuele II, doveva essere demolita tutta l'ala meridionale per lasciare spazio a Largo di Torre Argentina.

Demolizione dell'ala meridionale di Palazzo Strozzi nel 1884

Il 1884 fu ceduto dal Municipio alla Banca Tiberina, con la clausola che la Banca effettuasse la demolizione. 

La nuova facciata su Largo Argentina, del 1886

La Banca Tiberina provvide alla realizzazione della nuova facciata su Largo Argentina, con la realizzazione di due nuovi piani, ai lavori nel cortile, che venne in parte demolito, e nel nuovo scalone, terminati nel 1886. 

Il cortile di Palazzo Strozzi durante il restauro del 1884

Fallita la Banca Tiberina la proprietà passò nel 1900 alla Banca d'Italia.


Nel 1905 l'edificio venne acquistato dal finanziere Marco Besso, presidente delle Assicurazioni Generali, che ne fece la propria dimora romana, dal 1918 ospita la fondazione omonima.

Lo scalone (foto Fondazione Besso)

All'interno lo scalone monumentale, è dotato di colonne binate con capitello dorico, è decorato con stucchi bianchi.
Al piano nobile sono presenti vari ambienti che risalgono al Cinquecento e arrivano ai primi del Novecento.

Il Salone Rosso (foto Fondazione Besso)

Uno degli ambienti più antichi è il Salone Rosso, oggi Sala del Consiglio, con affreschi secenteschi e soffitto ligneo a cassettoni dorati, con lo stemma Strozzi Majorca.

La Biblioteca (foto Fondazione Besso)

Altra sala interessante è quella della biblioteca, con gli arredi lignei e il soffitto a cassettoni realizzati in pino cembro dall'ebanista di casa Savoia Ferdinando Loreti, nel 1907.
Inoltre la Sala Conferenze della Fondazione riutilizza il soffitto, le boiserie e gli stipiti delle porte del Palazzo Torlonia di Piazza Venezia, demolito per fare spazio al Palazzo delle Assicurazioni Generali, che vennero comprati da Marco Besso e quì rimontati.


Altro ambiente importante è il Salotto Cinese, dotato di un soffitto e affreschi con scene marine di epoca Seicentesca, dipinti su commissione degli Strozzi, e poi rivestito alle pareti con grandi pannelli a fondo oro, dipinti con uccelli e animali di ispirazione orientale, realizzati nel Settecento, e provenienti da un salone demolito dell'ala meridionale.



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