Le unità di misura del vino a Roma

Oggi quando si ordina il vino si tende a scegliere tra bottiglia, bicchiere o, nel caso del vino alla mescita (spesso riportato nei menu dei ristoranti come vino della casa), tra caraffe da un litro, mezzo litro o un quarto di litro. Nel caso del vino alla mescita è riduttivo, a Roma, scegliere tra queste tre unità di misura: nella Città Eterna, infatti, esiste una tradizione di unità di misura del vino, con precisi nomi romaneschi, ognuno dei quali con una propria storia.

Fino alla fine del XVI Secolo, il vino era servito soprattutto in recipienti metallici o in terracotta e con le seguenti unità di misura: il congio, il mezzocongio, il boccale, il mezzo boccale e la foglietta (o fojetta), cui nel 1580 Papa Gregorio XIII Boncompagni aggiunse la mezza foglietta, per favorire un consumo più moderato del vino.



I recipienti metallici e in terracotta, tuttavia, non permettevano ai clienti di vedere il vino che veniva servito, e alcuni osti per fare i furbi non riempivano i recipienti con la quantità di vino dovuta: un fenomeno che veniva chiamato "sfogliettatura". Papa Sisto V Peretti decise dunque di intervenire per fermare questo fenomeno: il 15 Luglio 1588 incaricò l'ebreo Meier Maggino di Gabriello di produrre nuovi recipienti per il vino in vetro, in modo da permettere agli avventori delle osterie di vedere personalmente se il riempimento fosse corretto. Ancora oggi, in ristoranti e osterie a Roma (e non solo), si usano infatti i tradizionali recipienti di vetro.

In tale occasione nacquero anche gran parte delle unità di misure tradizionali, che hanno visto nei nomi e nelle misure alcune modifiche nel tempo. Ecco quali sono:

2 litri - Cardinale (o Barzilai): il primo nome è dovuto all'importanza della figura del Cardinale, cui quindi viene dato il nome di un'importante misura di vino. Il secondo nome, più recente, deriva invece dal Salvatore Barzilai, uomo politico del Partito Repubblicano Italiano attivo tra la fine del XIX Secolo e l'inizio del XX che era solito offrire vino in gran quantità durante i suoi eventi elettorali.

1 litro - Tubbo (o tubo)

1/2 litro - Fojetta (o foglietta)

1/4 di vino - Quartino (o mezza fojetta)

1/5 di vino - Chierichetto

1/10 di vino - Sospiro (o sottovoce) - Così chiamato perché spesso le persone si vergognavano di far sapere che ordinavano questa quantità di vino

Altri siti che ne parlano:
- Fojetta, quartino o sospiro? - in Dar Ciriola
- O Cardinale o Barzilai - in Enrico Galantini
- Le osterie da Niccolò V a Trilussa - in La Repubblica
- Roma e le osterie - in Via Belon
- Roma e le storie da osteria - in Agora Vox
- Roma sparita. Sisto V e la tassa sul vino - in Roma Cult
- La storia - in Vino e Pecorino
- La storia delle unità di misura del vino romano - in The Roman Post
- Le unità di misura del vino a Roma - in Gusto Blog

1 commento:

  1. https://www.facebook.com/pg/ersalustro/photos/?tab=album&album_id=10155598619722820

    ;)

    RispondiElimina

Info sulla Privacy