Santa Maria in Grottapinta


La Chiesa di Santa Maria inGrottapinta si trova in Via di Grotta Pinta, nel Rione Parione. L'edificio di culto attualmente è sconsacrato.
La Chiesa ha sicuramente un'origine medioevale, ma è difficile darne una datazione. Per un periodo essa fu chiamata San Salvatore in Arco, probabilmente per via del vicino arco - ancora esistente - che collega la strada  con la vicina Piazza del Biscione. Tale arco faceva parte delle rovine del Teatro di Pompeo, sulle cui fondazione la chiesa e gli edifici limitrofi sorgono. Le rovine romane nel medioevo erano dette infatti "grotte", e secondo l'Armellini questo arco sarebbe potuto essere dipinto: da qui il nome di "grotta pinta".
Un'altra possibile origine del nome deriva da un'immagine della Madonna che qui sarebbe stata venerata e che sarebbe stata trovata in una cavità delle rovine del Teatro di Pompeo.
In ogni caso, nel 1186 il Papa Urbano III affiliò la chiesa alla Basilica di San Lorenzo in Damaso, cosa che ci da un termine preciso in cui Santa Maria in Grottapinta già esisteva. Da quel momento, in ogni caso, la Chiesa ha subito numerosi cambiamenti, di cui il più radicale fu quello voluto nel 1599 dalla famiglia Orsini. Per questa ragione la Chiesa, da quel momento, è talvolta detta "Cappella Orsini". Nel 1725 vennero riconsacrati l'altar maggiore e ne furono consacrati due nuovi laterali dedicati a San Giovanni Battista ed al Santissimo Sacramento.
L'attuale facciata, divisa in due ordini e caratterizzata da lesene con capitelli ionici, risale al XIX Secolo.
Nel 1926 l'Istituto Tata Giovanni si trasferì nell'isolato e la Chiesa fu sconsacrata e ridotta ad un magazzino. Attualmente è adibita a spazio per eventi pubblici, e vi è stato realizzato il club "Cappella Orsini", locale cui si accede dal limitrofo Passetto del Biscione.

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