Via Ugo Bassi (Scalea Ugo Bassi)

Via Ugo Bassi Viale Saffi

Via Ugo Bassi è una strada del Quartiere Gianicolense compresa tra Piazza Ippolito Nievo e Largo Giovanni Berchet. La Scalea Ugo Bassi, come toponimo del Comune di Roma, ha confini che combaciano perfettamente con quelli dell'omonima via e non con la sola parte composta da una scalinata, in un insolito caso di perfetta sovrapposizione tra strade e toponimi nella toponomastica ufficiale di Roma. La strada, inoltre, ha caratteristiche di incompiutezza che mostrano come Monteverde sia da un lato un quartiere perfettamente consolidato e integrato nell'abitato storico ma con notevoli complessità urbanistiche.
L'origine risale al 1911, quando iniziò a essere tracciato il primo nucleo del Quartiere Gianicolense, all'epoca limitato alla zona costituita da villini realizzati dalle cooperative "Minerva" e "Pro Villula", ben identificabile nella mappa di Roma del Touring Club Italiano del 1925, e che vedeva di fatto due strade d'accesso dal Viale Trastevere, Viale Aurelio Saffi e la Scalea Ugo Bassi, che in tale occasione prese questo nome in onore del patriota Ugo Bassi (Cento 1801-Bologna 1849), presbitero barnabita che aderì al Risorgimento, prese parte attivamente alla Repubblica Romana e venne poi fucilato a Bologna insieme a Giovanni Livraghi.
 
Scalea Ugo Bassi mappa Roma 1925
La Scalea Ugo Bassi e il primo nucleo di Monteverde nella mappa di Roma del Touring Club Italiano del 1925

 Il nuovo quartiere, come ben sappiamo, ha avuto una notevole espansione nel corso dei decenni che è andata avanti in diversi periodi, tuttavia nella specifica area in questione, per quanto vi sorgano aree e villini suggestivi, ha incontrato alcuni problemi di natura idrogeologica a causa della particolare conformazione del terreno. In questo senso, una delle zona più toccate da questo tema nel corso dell'ultimo secolo e mezzo è stata proprio la zona della Scalea Ugo Bassi, in modo particolare il suo tratto tra Via Francesco Dall'Ongaro e Viale Aurelio Saffi.
Per lungo tempo questa area ricadeva fuori dall'abitato di Roma, che per oltre due millenni non è uscito se non marginalmente fuori dal perimetro delle mura, ma con il XIX Secolo questa zona ha iniziato a essere toccata dalla nuova urbanizzazione ed emersero le prime questioni connesse alla complessa natura del suo terreno.
L'area a valle della Scalea Ugo Bassi inizia a essere oggetto dei primissimi mutamenti urbanistici con lo sviluppo della rete ferroviaria dello Stato Pontificio, che porta alla realizzazione della vecchia stazione provvisoria Porta Portese, realizzata nel 1859 nell'area dell'attuale Piazza Ippolito Nievo, sostituita nel 1890 dalla Vecchia Stazione Trastevere, come la conosciamo oggi dopo la sua dismissione in favore di quella più moderna. Fu proprio durante i lavori di sbancamento per realizzare questa struttura che si registrò la prima frana che ha coinvolto l'attuale Via Ugo Bassi. La realizzazione della scalea e del primo nucleo urbano nell'area (a partire dal 1911), causano nuovi cedimenti tra il 1915 e il 1918, quando crollò parte della scalea in muratura, portando a lavori di consolidamento negli anni tra il 1925 e il 1928, nell'ambito dei quali è demolito un edificio dei Padri Missionari Giuseppini in Via Dall'Ongaro a causa dei rischi strutturali. Lavori che portarono a poca efficacia, visto che nel 1930 si verificò un'altra frana. 
 
Via Bassi scalette tubi

Nei decenni successivi, nuove frane coinvolsero la zona compresa tra Via Dall'Ongaro, Viale Aurelio Saffi e le Mura Gianicolensi, coinvolgendo però in maniera meno diretta la Scalea Ugo Bassi che, tuttavia, subisce ancora oggi le conseguenze di tale situazione: questa, infatti, è la ragione per cui la scalea si interrompe poco prima di Via Dall'Ongaro venendo da Piazza Ippolito Nievo, per poi riprendere da Viale Saffi. Nel tratto mancante, la scalea è sostituita da una rampa in tubi innocenti.
La questione relativa ai toponimi ufficiali di Scalea Ugo Bassi e Via Ugo Bassi, invece, rappresenta un caso insolito in tutta Roma. Nei fatti il toponimo "Via" è usato per i civici, mentre "Scalea" per indicare la scalinata in senso stretto.
 
Elena Sofia Ricci scalinata Piazza Ippolito Nievo

Nel 2015 la scalinata, nella sua parte più a valle, è stata decorata con un'opera di street art realizzata dall'artista David Vecchiato e raffigurante il personaggio di Cristina Arquati, interpretata da Elena Sofia Ricci, nel film del 1990 di Luigi Magni "In nome del popolo sovrano". La figura immaginaria coniuga diverse figure femminili del Risorgimento, tra cui Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Giuditta Tavani Arquati. 
Via Ugo Bassi e la Scalea Ugo Bassi si trovano nella Zona Urbanistica Gianicolense. Il CAP di Via Ugo Bassi è 00152 per i civici dispari da 1a a 19 e per quelli pari da 4 a 20, mentre è 00153 per i civici pari da 38 a 44 e per il civico 41.
 
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