Monumento al Leone di Giuda



Il Monumento al Leone di Giuda attualmente si trova ad Addis Abeba, in Etiopia, nel Museo Nazionale d'Etiopia, originariamente si trovava nel piazzale della Stazione Ferroviaria, ma per circa 33 anni questo monumento è stato a Roma.
Il Leone di Giuda, simbolo della tribù ebraica di Giuda, è anche il simbolo degli imperatori d'Etiopia, poichè un'antichissima tradizione fa discendere la monarchia Etiope dalla stirpe originata dalla Regina di Saba e Salomone, membro della tribù di Giuda.
Il reggente negus neghesti Tafarì Makonnèn, futuro imperatore Hailé Selassiè, si occupò, negli anni venti, di modernizzare l'Etiopia, in questo piano di sviluppo essenziale era il completamento della ferrovia Gibuti Addis Abeba, iniziato nel 1894 dai Francesi e terminato nel 1917, con la costruzione di una grande stazione ferroviaria nella capitale, al posto di quella provvisoria realizzata in legno.
Il dibattito sulla stazione centrale di Addis Abeba si protrasse per molti anni con la volontà del governo Etiope di una grande stazione imperiale, appoggiato dalla Compagnia Ferroviaria Franco Etiope, che aveva realizzato la linea ferroviaria da Dire Dawa ad Addis Abeba a partire dal 1908, mentre il Ministero delle Colonie Francese voleva realizzare una stazione più più semplice, con un'architettura in stile coloniale.
Fu così che solo il 13 febbraio 1928 fu posta dal Ras Taffari la prima pietra della stazione ferroviaria, progettata dall'architetto francese Paul Barrias.
Nel piazzale della stazione fu commissionata, dalla compagnia ferroviaria, la costruzione di un monumento, sormontato da una statua del Leone di Giuda, dedicato ai Sovrani d'Etiopia, per commemorare il completamento definitivo della linea ferroviaria, dopo trentacinque anni di lavori.
Intanto, dopo aver sventato un colpo di stato, ras Taffari fu incoronato Negus dall'imperatrice Zauditté il 7 ottobre 1928.



La statua del Leone di Giuda venne realizzata dallo scultore francese Georges Gardet, nel 1929, in bronzo dorato e posta su un piedistallo di granito nero con i ritratti a rilievo del negus neghesti Menelik II, dell'imperatrice Zauditté, sua figlia, del negus Tafarì Makonnèn, futuro Selassiè, e del ras MaKonnen Uoldamicael, suo padre.

Oggi la statua originale si trova al Museo Nazionale d'Etiopia

Il monumento riflette il sostegno del Governo Francese e della Compagnia Ferroviaria al nuovo Negus, che già era stato ampiamente aiutato nella presa di potere del 1916, e fu dunque dedicato ufficialmente a Tafarì Makonnèn, in ricordo della sua recente incoronazione a Negus.
La nuova Stazione Ferroviaria e il monumento al Leone di Giuda furono infine inaugurati solennemente il 3 dicembre 1929.

Inaugurazione della stazione ferroviaria nel 1929

Nel 1936 l'Italia in seguito alla Guerra d'Etiopia occupò militarmente il paese e con esso la città di Addis Abeba, proclamando l'Impero e creando la colonia dell'Africa Orientale Italiana, di cui l'Etiopia divenne parte.
In questa occasione il governo italiano volle trasportare a Roma l'Obelisco di Axum, che venne collocato di fronte all'allora Ministero delle Colonie, oggi sede della FAO, ed il Monumento al Leone di Giuda. La statua fu portata a Roma il 3 marzo 1937 ed esposta provvisoriamente in Via dell'Impero.

Il Monumento al Leone di Giuda a Roma sotto l'Obelisco ai caduti di Dogali

L'8 Maggio 1937, primo anniversario della proclamazione dell'Impero, il Leone di Giuda fu posto sotto l'Obelisco di Dogali, nel Rione Castro Pretorio, con un gesto simbolico: si voleva così simboleggiare la vendetta dei cinquecento militari italiani caduti nella Battaglia di Dogali con la conquista dell'Etiopia.
Il 15 Giugno 1938 Zerai Deres, interprete eritreo, improvvisò una protesta contro l'occupazione italiana dell'Etiopia di fronte a questo monumento: interrotto, accoltellò diverse persone. Per questa ragione venne internato presso l'Ospedale psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto, dove morì nel 1945.  In Etiopia Deres è oggi considerato un eroe nazionale.



Finita la Seconda Guerra Mondiale l'Etiopia, tornata indipendente, chiese la restituzione del Monumento al Leone di Giuda, che avvenne soltanto il 4 aprile 1969, e fu nuovamente collocato di fronte alla Stazione.
Nel 1974 il Negus fu rovesciato da un colpo di stato filocomunista. Il nuovo regime pensò inizialmente di rimuovere il Monumento al Leone di Giuda, considerato simbolo del passato regime, ma molti veterani della guerra contro l'Italia riuscirono a far pressioni per mantenerlo come simbolo della resistenza etiope.

Oggi sul monumento sorge una copia della statua

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