Vicolo delle Grotte a Via Flaminia


Vicolo delle Grotte a Via Flaminia (la specifica è necessaria per distinguerlo da quello ancora esistente nel Rione Regola) è una strada un tempo esistente ed in alcuni tratti ancora riconoscibile che sorgeva in una parte dell'attuale Quartiere Pinciano, partendo dall'attuale Piazzale Flaminio e costeggiando Via Flaminia sotto l'altura dove sorge Villa Ruffo. Essa esistette sicuramente nel XIX Secolo, fino all'inizio del XX Secolo.
Il nome "Vicolo delle Grotte" è dovuto al fatto che esso scorre lungo le alture tufacee di Villa Ruffo e dei Monti Parioli, in cui i contadini ed i lavoratori della zona depositavano il raccolto e gli strumenti del lavoro all'interno di grotte, così da proteggerli dalle inondazioni cui l'area prima della costruzione dei muraglioni del Tevere era spesso soggetta.

Uno dei tratti superstiti di Vicolo delle Grotte oltre un cancello in Via Mariano Fortuny
Fino al 1880 il vicolo attraversava una zona in gran parte caratterizzata da attività artigiane situate fuori dall'area urbana, ma in quell'anno iniziò l'edificazione del primo nucleo del Quartiere Flaminio. Quando l'imprenditore umbro Candido Valli costruì un palazzo all'inizio di Via Flaminia, vi inglobò parte del Vicolo delle Grotte, in quel tratto ancora visibile nel cortile del palazzo. In pochi decenni il vicolo fu assorbito dai palazzi e dalle attività industriali che sorsero nella zona, su cui nacque anche l'insediamento del Borghetto Flaminio, poi demolito e sostituito da un mercato ed altri spazi.
Oggi la strada, pur se non esistente, è ancora visibile almeno in due tratti: all'interno del già citato Palazzo Valli e dietro la Facoltà di Architettura, oltre un cancello in Via Mariano Fortuny.

Altri siti che ne parlano:
Vicolo delle Grotte - in Roma2Pass

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