Via del Melangolo


Via del Melangolo è una strada del Rione Regola, compresa tra Lungotevere dei Vallati e Via delle Zoccolette
Il melangolo, o merangolo, è una pianta simile all'arancio, il cui nome scientifico è malum assyrium, che a Roma era particolarmente diffusa a giudicare dal numero di strade che ad esso sono state dedicate. Nella Via del Melangolo in questione ne esisteva verosimilmente uno.

Il ragazzo mondafrutta, opera giovanile di Caravaggio, in cui il giovane è intento a sbucciare una melangola

Questa Via del Melangolo è l'unica sopravvissuta, ma a dire il vero non è quella originale, andata distrutta nel 1914 per edificare il Ministero di Grazia e Giustizia. 

Vicolo del Melangolo nella mappa del Nolli del 1748 (n.747)

In origine la strada originava accanto alla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio de' Cuochi procedeva parallela al Tevere, per sfociare all'origine di Via della Mortella, un ulteriore ramo della strada originava a metà circa di questo tratto e saliva perpendicolare fino a Via di San Bartolomeo de Vaccinari.

Le case di Via del Melangolo, affacciate sul Tevere, prima delle demolizioni

Nell'ambito delle demolizioni vennero a formarsi alcune strade tra il Lungotevere dei Vallati e la Via delle Zoccolette, che presero dunque quasi tutte i nomi delle vie che si trovavano nella zona ed erano state demolite, compresa Via del Melangolo, il cui nome venne ri-attribuito ufficialmente nel 1906
I confini della strada furono poi chiariti meglio nel 1911.


In tale occasione, l'Onorevole Pilade Mazza presentò un ricorso contro la riattribuzione di tali nomi dal momento che avrebbero ricordato "oscure e luride contrade che presto dovranno scomparire". Tale affermazione, particolarmente dura, pur se non specificato nel verbale abbiamo ragione di intendere sia da attribuire al fatto che tra le strade il cui nome venne confermato c'era anche Via delle Zoccolette, che verosimilmente fu al centro del reclamo del Mazza.
Si chiamò Via del Merangolo anche l'attuale Vicolo del Cedro a Trastevere, il cui nome venne mutato nell'attuale nel 1871 proprio per evitare l'omonimia con la strada del Rione Regola.

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