Palazzo Marignoli



Palazzo Marignoli è situato nell'isolato compreso tra Via del Corso al n. 186, Via delle Convertite, Via di San Claudio e Piazza San Silvestro, nel Rione Colonna.
L'edificio venne costruito tra il 1883 e il 1890 dall'architetto Salvatore Bianchi, già autore della Stazione Termini, per il banchiere e Marchese Filippo Marignoli, Deputato al Parlamento Italiano e nominato Senatore del Regno nel 1876.


Il palazzo doveva essere la sede anche del Banco Marignoli Cavallini, di cui il Marchese era proprietario.
L'isolato era in precedenza occupato dall'ex Convento di Santa Maria delle Convetite, che venne demolito per l'occasione.



La facciata principale era situata in Piazza San Silvestro, caratterizzata da cinque piani, alte cornici marcapiano, bugnatura angolare e due portali bugnati ad arco a tutto sesto.
Le finestre del piano nobile sono architravate, con timpano ricurvo e triangolare alternati, il quarto piano ha finestre architravate.
Le altre facciate erano in origine identiche a quella sulla piazza. 
Nel PRG del 1883 fu previsto l'allargamento di Via del Corso all'altezza di Piazza Colonna, anche Palazzo Marignoli venne interessato da questo arretramento, il prospetto su Via del Corso fu affidato all'architetto Giulio Podesti, che lo costruì nel 1888.


La nuova facciata è decisamente più monumentale ed ha ribaltato l'orientamento del palazzo, essa è ricoperta interamente a bugnato liscio, ed è occupata lateralmente da due avancorpi bugnati, e centralmente da una monumentale loggia balconata, inquadrata da quattro grandi semicolonne corinzie in granito grigio, contenenti tre finestre a serliana.
Sul cornicione vi è la scritta RIVNIONE ADRIATICA DI SICVRTÁ.


I grandi saloni del pianterreno, destinati ad ospitare eleganti negozi, tra cui il Negozio Gilardini, e quelli del piano nobile, riservati agli appartamenti privati del Senatore Marignoli vennero affrescati da alcuni pittori, tra cui spiccano Fabio Cipolla ed Ettore Ballerini. 


Molti affreschi e stucchi dei soffitti, sono purtroppo andati perduti.


L'ingresso monumentale si apre in Via del Corso, è caratterizzato da colonne in marmo con capitello dorico, e da un soffitto a volta a botte ricoperto di stucchi e occupato, al centro, da un grande stemma della famiglia Marignoli.


Lo scalone monumentale fu progettato dal Podesti e realizzato nel 1888, è interamente rivestito in marmo di Carrara, decorato da colonne corinzie scanalate, con una volta a stucchi e un lucernario.


Al piano nobile si trovano gli ex appartamenti Marignoli, poi occupati dalla sede Romana del gruppo assicurativo Riunione Adriatica di Sicurità, un grande salone da ballo è decorato da affreschi con motivi geometrici, di gusto rinascimentale.


Un altro salone è caratterizzato da una splendida volta circolare, su pennacchi, affrescata con temi mitologici ispirandosi alle dimore del Cinquecento.


Il 14 marzo 1890 in tre sale del pianterreno del Palazzo si trasferì il Caffè Aragno, che fu ritrovo di artisti e intellettuali per tutto il Novecento.
Le difficoltà finanziarie portarono i figli di Filippo Marignoli alla vendita del palazzo alla Riunione Adriatica di Sicurtà, nel 1909, il piano nobile venne occupato in parte anche dal Sindacato dei Cronisti Romani, poi Circolo della Stampa.
Nel 1925 la RAS incaricò l'architetto Carlo Busiri Vici di sopraelevare di un piano il palazzo, di compiere dei restauri interni e del cortile.
Nel 2017 la proprietà, Allianz Real Estate, ha iniziato una profonda ristrutturazione del Palazzo, che ha comportato la destinazione dei primi due piani dell'edificio come Apple Store di Roma, con un restauro curato dall'architetto Norman Foster.

L'affresco con l'Aurora del pittore Cipolla, nell'ex Caffè Aragno 

Giovedi 27 maggio 2021 ha aperto il nuovo Apple Store di Roma, nei locali del pianterreno, occupati dal Caffè Aragno, e in quelli del primo piano.




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