Villino Gabrielli

La facciata del villino Liberty

Nell'ambito di una serie di fotografie scattate a Roma nel 1911 da Giovan Battista Jacobelli, è emersa quella di un villino in stile liberty del quale, diversamente da tutti gli altri soggetti raffigurati nella serie di scatti, non si riesce a capire in maniera alcuna la collocazione.
Il fatto che tutte le altre foto siano state scattate a Roma renderebbe logico e naturale il fatto che anche questa sia stata fatta nella Capitale, ma non è chiaro in maniera alcuna di quale villino si tratti e di dove esso potesse trovarsi. Il villino, infatti, risulta oggi inesistente a Roma, una città in cui il Liberty è presente solo in maniera marginale e spesso misto ad altre influenze artistiche. Questo villino, però, sembra essere stato realizzato in stile Liberty puro, e dare ad esso un nome ed una collocazione significherebbe non solo risolvere quello che all'inizio di Ottobre del 2016 sta diventando un mistero che appassiona tutti gli amanti di Roma e dell'arte, ma fornirebbe anche un'importante testimonianza storico-artistica.
A lanciare il mistero e diffondere l'immagine è stato Andrea Dorliguzzo, animatore del sito e del progetto Roma Ieri Oggi (sito), in cui pubblica vecchie fotografie di Roma, mettendole spesso a confronto con immagini della Città ai giorni nostri.
Dorliguzzo, per risolvere il mistero, ha deciso di rivolgersi ad Andrea Speziali, curatore del portale Italia Liberty (sito), specializzato proprio in questo genere artistico.

La facciata vista dalla parte della strada in discesa

Speziali, pur non avendo alcun elemento concreto per individuare l'edificio, ha notato come sarebbe una scoperta di importante valore un villino in stile Liberty puro, vicino allo stile fiorentino di Giovanni Michelazzi ed al gusto parigino, a Roma. Una prima ipotesi prevedeva che il villino potesse trovarsi a Roma e in Viale Vaticano, al confine tra il Quartiere Aurelio ed il Quartiere Trionfale, una zona dove erano stati realizzati diversi villini - alcuni ancora esistenti -, alcuni dei quali in uno stile vicino al Liberty.

La strada alle spalle del villino, situata a valle di esso

Le altre foto della serie di scatti di Jacobelli rappresentano immagini dell'esposizione nazionale etnografica del 1911, del Tevere e di Piazza Esedra: come abbiamo detto, tutti scatti di soggetti presenti a Roma che lasciano pensare che anche questo villino si trovi nella Capitale. L'unica eccezione è uno scatto di Frascati, paese dei Castelli Romani con numerose ville suburbane, ed è proprio questa seconda ipotesi che corrisponde alla realtà.
Il Liberty, noto anche con i nomi di Art Nouveau, Secessione e Jugendstil, come abbiamo detto non è particolarmente diffuso a Roma e, ove presente, è spesso contaminato da influssi principalmente eclettici, probabilmente a causa della forte presenza dei modelli classicisti che ha sempre influenzato l'arte a Roma. Ciononostante, esistono diversi esempi, a partire dal Quartiere Coppedè, molto influenzato tuttavia proprio dall'eclettismo, la Galleria Sciarra, diversi villini di Prati a partire dal Villino Cagiati e dal Villino Vitale e lo stabilimento della Birra Peroni in Piazza Alessandria, solo per citare alcuni esempi.

Il villino visto da dietro, da una strada situata a valle rispetto ad esso

Alla luce di queste informazioni, seguendo la strada indicata da Speziali, abbiamo fatto alcune verifiche, basandoci soprattutto sulla veduta aerea di Roma di Umberto Nistri del 1919 e sulla pianta di Roma e del suburbio dell'Istituto Geografico Militare del 1924.
La veduta del Nistri è effettivamente una delle carte di Roma di maggior dettaglio anche per le zone del semicentro - all'epoca non ancora pienamente urbanizzate - esistenti immediatamente successive al 1911, e se il villino in questione si fosse trovato effettivamente nell'area coperta dal Nistri è altamente probabile che vi sia presente.
La carta dell'Istituto Geografico Militare, invece, lievemente più tarda, è stata usata principalmente come controprova e per avere una visione esclusivamente cartografica senza elementi fotografici.
Prendendo in esame Viale Vaticano, partendo dal suo limite nordest, ovvero la sua partenza da Via Leone IV, vediamo come fino al primo bastione tutti gli edifici che si trovano siano abbastanza compatibili con le immagini del Nistri, e vediamo anche come gli unici edifici spiccatamente più moderni non sembrino, paragonando le loro attuali immagini con le foto, compatibili con il luogo del villino Liberty. Tuttavia, l'area sembra compatibile, dal momento che si vede come il Viale Vaticano si trovi nella parte a monte del Colle Vaticano, e dalle strade più a valle, come ad esempio Via Mocenigo, le inquadrature degli edifici sul viale risultino simili a quella del villino come compare nelle immagini scattate dalla strada a valle.
Una schematica mappa di come compare il villino dalle foto

Nella parte obliqua del Viale, nelle immagini del Nistri vediamo due edifici isolati, riconoscibili ancora oggi individuabili, peraltro decorati con sfere come segnalato da Speziali. Arrivati all'altezza del Clivo delle Mura Vaticane, vediamo però come, per quanto non tutti gli edifici siano perfettamente individuabili, non via sia una strada posizionata a valle del villino tale da ospitare la ringhiera e le decorazioni che si vedono nelle immagini.
La situazione inizia a vedere possibili compatibilità nella parte Sud di Viale Vaticano, soprattutto nella zona di Via di Porta Pertusa, dove il Nistri mostra molti edifici a villino, alcuni dei quali rimpiazzati da altri più moderni, altri tutt'oggi riconoscibili.
In questa zona, sono presenti due strade a valle effettivamente compatibili con quella nella foto, Via Aurelia, Via di Porta Pertusa e Via Niccolò V, e il Viale Vaticano è effettivamente ricco di pendenze. Le case che vediamo vicino al villino nella strada a valle delle foto sembrano edifici dall'aspetto signorile, e diversi ne compaiono in Via Aurelia e Via di Porta Pertusa, mentre più semplici sono quelli di Via Niccolò V. Più semplici, invece, sembrano gli edifici di Via Niccolò V. Da entrambe le strade, la visuale degli edifici di Viale Vaticano risulta molto simile a quella del villino nelle foto. A nostro avviso, ammesso che sia esatta l'indicazione - a nostro avviso più che fondata - di Speziale per cui il villino si troverebbe in Viale Vaticano, riteniamo che la zona più idonea sia esattamente quella compresa tra il viale in questione, Via di Porta Pertusa, Via Aurelia e Via Niccolò V.
Prossimamente prenderemo in esame approfondito anche altre zone che potrebbero essere compatibili con quella nella foto.
Il nostro augurio è che questa nostra iniziativa possa risultare in qualche modo utile ad individuare il villino.
Va tuttavia detto che al momento non abbiamo trovato riscontri precisi con gli edifici che si intravedono di fianco al villino, non ben definiti ma di cui si notano alcuni precisi particolari architettonici. Va purtroppo detto che anche questi potrebbero essere andati perduti o quanto meno aver avuto il proprio aspetto alterato negli anni.

La possibile area di collocazione del Villino Liberty nella veduta aerea di Roma di Umberto Nistri del 1919

Il villino è stato finalmente identificato a Frascati, in quanto unica città fuori da Roma - ma comunque in provincia di Roma e distante pochi chilometri dalla Capitale - a comparire negli scatti di Iacobelli. Fra le varie caratteristiche della cittadina bisogna riconscere che fin dal Rinascimento è stata sede di ville suburbane, e nei primi del Novecento diverse famiglie poterono costruirvi villini per vivervi o trascorrervi la villeggiatura. Inoltre, la città è ricca di pendenze, come quelle che compaiono nella foto, e durante la Seconda Guerra Mondiale ospitò il comando tedesco, fatto che la rese obiettivo di numerosi bombardamenti che rasero al suolo gran parte della città, successivamente ricostruita. Questo potrebbe - drammaticamente - spiegare come mai il villino non è più esistente.
Ad avvalorare questa ipotesi c'è l'araldica. Gli stemmi che compaiono sul Villino sono quelli delle famiglie Gabrielli e Parisani, Le due famiglie si unirono nel corso dell''800 ed ebbero tra i propri rappresentanti Placido Gabrielli, morto a Frascati nel 1911. Proprio questa morte a Frascati ha insospettito noi ma non solo.

Lo stemma delle famiglie Gabrielli e Parisani

Attraverso alcune foto antiche di Frascati, è stato identificato questo villino nella zona della cittadina situata tra Via Duca d'Aosta e Via Principe Amedeo. Contattato il proprietario dell'Hotel Cacciani, che oggi sorge in quell'area, questi gli ha confermato di ricordare il villino, che sarebbe stato abbattuto nei bombardamenti che hanno colpito Frascati nella Seconda Guerra Mondiale.



Ancora è invece difficile capire chi sia stato l'architetto della villa che oggi ha un nome, ovvero Villino Gabrielli, e che in passato è stata chiamata anche Piacentini e Sciarra. Alcuni autori hanno notato, con un'analisi stilistica rispetto alle opere del Lazio, si possa trattare di Cesare Bazzani, tuttavia riteniamo, da una pura analisi stilistica, che possa trattarsi di Ezio Garroni, autore del villino Astengo sul Lungotevere.

2 commenti:

  1. il Villino Gabrielli è situato tra via Duca D'Aosta e via Diaz , a Frascati. Dal bombardamento 8 Sett. 1943, è stato soltanto danneggiato sul lato destro e parte del giardino sottostante

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  2. Confermo l'ubicazione specificata dal sig. Giancarlo. Il villino fu venduto dai principi Gabrielli ai proprietari dell'attuale palazzo adiacente (a destra nella cartolina della stazione ferroviaria). Per uno spostamento d'aria crollò in parte l'8 settembre e, non essendo possibile recuperarlo, i proprietari vendettero l'area alla famiglia Cacciani, che vi costruì l'attuale edificio.

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