Villa Berlingieri si trova in Viale Regina Margherita ad angolo con Via Nomentana nel Quartiere Nomentano, ed è una delle piu interessanti ville della zona.
Fu realizzata in un ampio lotto quadrangolare posto tra Viale della Regina e Via Nomentana, sui terreni di lottizzazione di Villa Patrizi.
Nel 1911 il Barone Arturo Berlingieri comprò il terreno e affidò la progettazione di una grande villa a Pio Piacentini, che fu affiancato dal giovane figlio Marcello.
Lo stile adottato dagli architetti è quello settecentesco, sfarzoso e sovrabbondante di decorazioni, in questo caso sembra che le influenze del giovane Marcello si siano imposte su quelle del padre.
Il progetto fu realizzato nel 1912, i lavori iniziarono l'anno successivo e si conclusero nel 1914.
La facciata su Viale Regina Margherita è caratterizzata da una grande loggia centrale ad arco, sostenuta da due colonne ioniche, sormontata da un'iscrizione monumentale contenente un grande stemma della famiglia Berlingieri.
L'iscrizione contiene la seguente scritta: ARCTVRVS BERLINGERIVS A FUNDAM A D MCMXIV. È inquadrata da volute e festoni, ed è posta in un corpo centrale rialzato sormontato da una balaustra, con due sfere decorative angolari, inoltre lateralmente sono presenti due statue femminili.
Il portone d'ingresso è incorniciato da un'erorme cornicie contenente una serie di elaborate modanature, tra cui una ricoperta di foglie di quercia, sormontata da un cartiglio con protome leonina che la collega alla finestra ovale superiore, che a sua volta si continua in una ricchissima conchiglia affiancata da elementi floreali, a sostegno della balaustra convessa della loggia.
La facciata posteriore è caratterizzata da un doppio portico con sei colonne doriche, che tramite una scalinata, comunica con il giardino. Sopra il portico si apre un'ampia balconata a balaustri, su cui affacciano le cinque portefinestre del piano nobile. Queste ultime sono sovrastate da elaborate nicchie contenenti busti.
La facciata posteriore |
Sul retro si apre un ampio giardino che si sviluppa lungo Via Vesalio e Via Nomentana, in cui sopravvivono le antiche alberature della Villa Patrizi.
Gli interni sono caratterizzati da un grande atrio monumentale decorato da colonne in marmo rosso contenente una cupola, occupata da splendidi affreschi di Ettore Tito, realizzati nel 1915.
Anche la sala da pranzo è stata affrescata dallo stesso pittore.
L'affresco di Ettore Tito dell'atrio raffigurante 'lo studio' |
Il 1958 il Barone Arturo Berlingieri morì, presto nacquero aspri disaccordi tra i due eredi, i figli Arturo e Pier Luigi, che comportarono la messa all'asta dell'intera collezione di opere d'arte presente nella villa nel 1961. Negli anni sessanta il villino ospitò una casa d'aste mentre successivamente è stato acquistato dall'Arabia Saudita ed oggi vi si trova la Residenza dell'ambasciatore Saudita presso l'Italia.
I colori orari della facciata erano chiari, con i bugnati bianchi, mentre un restauro recente è stato effettuato con tonalità ocra, errate.
Grazie alla vostra precisissima descrizione con note storiche ho letto e capito la complessa facciata del villino in ogni dettaglio.
RispondiEliminaGrazie, conoscevo solo in parte la storia di Villa Berlingeri ed ho molto apprezzato la descrizione in dettaglio della facciata dato che adesso non è facile fermarvisi davanti a guardarla causa sorveglianza dell'ambasciata
RispondiEliminaRicordo la messa all' asta dei mobili e arredi
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