Quelle che seguono sono le considerazioni di Rerum Romanarum circa la proposta di nuovi quartieri
di Roma avanzata dal Comune nell'Ottobre 2025 relativamente al XII Municipio e su cui, nell'ambito del
processo partecipato aperto a tutti i cittadini per stabilire i confini
delle nuove suddivisioni, riteniamo intervenire con le nostre opinioni.
In un Municipio con confini di quartieri consolidati e quartieri dalla forte identià, le considerazioni da fare sono poche, ma ci sono. E sono soprattutto sui nomi: dalla scelta di rispolverare il toponimo "Villini" per una parte di Bravetta, fino alla scomparsa del toponimo "Gianicolense". Fino a un tema di confini che attraversa gli animi monteverdini da tempo: qual è la linea che divide Monteverde Vecchio da Monteverde Nuovo.
IL NOME "VILLINI"
Guardando la mappa dei quartieri proposti per il XII Municipio può lasciare sorpresi come lungo Via di Bravetta si trovi a est il Quartiere Bravetta e a ovest il Quartiere Villini. Un nome, quest'ultimo, apparentemente generico in una città in cui il "villino" è una tipologia abitativa che nella prima metà del secolo scorso e sul finire di quello ancora precedente ha avuto una certa diffusione, e che da il nome anche a aree urbane, come Via dei Villini, ben distante da Via di Bravetta (si trova infatti al Nomentano). Eppure, è perfettamente corretto. Il primo nome di questa area al momento dell'urbanizzazione fu, appunto, Borgata Villini. Certo, è un nome che si è in parte perso e, senza specifiche, potrebbe creare confusione: ci chiediamo dunque se sia opportuno, alla luce dei potenziali malintesi, aggiungere una specifica e chiamare quest'area "Villini di Bravetta".
Piccola nota: qualcuno potrebbe obiettare che Villini e Bravetta dovrebbero essere un solo quartiere con quest'ultimo nome. In realtà le differenze tra i due versanti di Via di Bravetta sono tali da giustificare questa divisione. Si potrebbe pensare di chiamare "Bravetta" la zona proposta come "Villini", magari annettendo pezzi della zona proposta come "Bravetta" e lasciando il resto di quest'ultima come "Valle dei Casali": difficile dirsi. Forse è questa la questione più "spigolosa" di questo municipio e su cui l'identità e il sentimento dei residenti avrà un peso maggiore.
IL CONFINE TRA MONTEVERDE VECCHIO E MONTEVERDE NUOVO
Una questione divide da tempo immemore i monteverdini, abitanti di un quartiere dall'identità ben definita: qual è il confine tra Monteverde Vecchio e Monteverde Nuovo? E' Via di Donna Olimpia? I villini sul versante opposto della Circonvallazione Gianicolense, più antichi del resto del quartiere su quel versante, sono "vecchio" o "nuovo". Alla fine, il Comune, ha optato per la divisione più tradizionale: usare Via di Donna Olimpia come linea di demarcazione.
IL NOME GIANICOLENSE CI SALUTA
Anche qui, non una proposta ma una considerazione. Abbiamo notato come nelle proposte di nuovi Quartieri il Comune abbia cercato - giustamente - di mantenere il più possibile toponimi già in uso e rispolverarne anche alcuni finiti in disparte. Non è però riuscita a salvare "Gianicolense": questo sarebbe il nome ufficiale nelle suddivisioni toponomastiche di quello che a Roma tutti chiamano Monteverde (e che copre sia quello "vecchio" che quello "nuovo"), ma che tuttavia è stato ben presto sostituito dal nome con cui tutti lo conoscono, al punto che oggi risulta quasi totalmente sparito e sopravvive soprattutto grazie all'omonima Circonvallazione che sale lungo il quartiere Monteverde.
Altri siti che ne parlano:

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