Quelle che seguono sono le considerazioni di Rerum Romanarum circa la proposta di nuovi quartieri
di Roma avanzata dal Comune nell'Ottobre 2025 relativamente al VIII Municipio e su cui, nell'ambito del
processo partecipato aperto a tutti i cittadini per stabilire i confini
delle nuove suddivisioni, riteniamo intervenire con le nostre opinioni.
Nel caso di questo municipio, molti confini risultano consolidati e urbanisticamente definiti: anche alla luce di questo condividiamo quasi completamente la proposta del Comune, tuttavia con un paio di appunti che ci apprestiamo a rendere noti, uno dei quali rappresenta a tutti gli effetti una vera e propria inesattezza, trattandosi di uno dei confini ben definiti di cui abbiamo parlato.
UNA GARBATELLA UN PO' TROPPO GRANDE (MA CON DUE LOTTI MANCANTI)
La Garbatella è un quartiere storico di Roma, su questo non vi è dubbio. Ma oltre a questo, è un quartiere con un nucleo storico dai confini ben definiti:la Garbatella in senso stretto, infatti, è quella composta dai 55 lotti del quartiere ICP costruito a partire dal 1920. Tale quartiere, per molto tempo, è stato separato dal tessuto urbano consolidato, e solo col dopoguerra si è definitivamente fuso con il resto: questi fatti hanno contribuito al consolidamento della sua identità, ancora oggi molto forte. Al tempo stesso, è normale che i confini della Garbatella a livello di sentimento popolare possano aver subito alcuni piccoli cambiamenti rispetto a quella strictu sensu: molte strade a ridosso dei confini storici, infatti, sono a tutti gli effetti parte della Garbatella nell'immaginario collettivo. E' così che, di fatto, la Garbatella si è espansa a livello di identità e di riconoscimento popolare ai limiti fisici più prossimi a essa: a ovest, ad esempio, fino alla ferrovia. A est, invece, fino a Via Cristoforo Colombo.
A nord, a nostro avviso, tale confine è rappresentato dalla Circonvallazione Ostiense. Non solo si tratta di un'arteria stradale importante che da
una un confine netto, ma marca anche altre differenze identitarie. Non
credo che nessuno definisca i nuovi palazzi di Via Capitan Bavastro, gli
uffici delle ferrovie di Via Pigafetta, l'ex Air Terminal oggi sede di
Eataly o il retro della Stazione Ostiense come "Garbatella". Parte di
esso ha addirittura più analogie con i confini del nuovo Quartiere
Ostiense, entro i quali tuttavia non sarebbe corretto inserirlo. Nonostante ciò, nella sua proposta il Comune lo ha inserito nel Quartiere Garbatella.
Riteniamo che questa porzione di territorio, che peraltro grazie alle nuove costruzioni sta acquisendo un'identità ulteriormente rinnovata, debba costituire un quartiere a sé stante, che potrebbe chiamarsi "Circonvallazione Ostiense" o "Stazione Ostiense".
A sud il confine si fa un po' sfumato: la zona di San Paolo ha elementi comuni con la Garbatella, ma l'asse di Via delle Sette Chiese e Via Alessandra Macinghi Strozzi è in parte un limite chiaro. Ma va detta una cosa: il Comune ha deciso di inserire nella Garbatella anche l'area a sud di Via Macinghi Strozzi: l'area compresa tra la Colombo, Via Costantino e Via della Villa di Lucina. Questa area è in gran parte costituita dal quartiere dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, la cui costruzione è iniziata a ridosso della Seconda Guerra Mondiale. Seppur differente dalla Garbatella, questo quartiere ha con essa affinità e analogie, e allo scoppio del conflitto il poco costruito di questa area confinava solo con la Garbatella. Riteniamo corretto quindi che questa area, e il vicino ospedale CTO, vengano inseriti nel Quartiere Garbatella.
I DUE LOTTI MANCANTI
Questa segnalazione è quella che in introduzione abbiamo definito una vera e propria inesattezza. Abbiamo detto come la Garbatella abbia un confine storico definito molto bene e dato dai lotti del quartiere ICP nato a partire dal 1920. Al netto di come è mutata negli anni la percezione della Garbatella e della sua identità, riteniamo imprescindibile che tutti i 55 lotti storici ne facciano parte.
Tuttavia, nella proposta, risulta che i lotti VI-VII della Garbatella siano rimasti fuori dal quartiere. Parliamo dei due lotti di Via di Sant'Adautto, i più isolati, questo è vero, ma indubbiamente parte del quartiere e accessibili esclusivamente da Via delle Sette Chiese, che fa parte del quartiere. E' verosimile che di fronte a un lavoro molto grande si sia trattato solo di una svista, ma non vediamo alcuna ragione per togliere questa piccola porzione, parte dei lotti storici, dal Quartiere Garbatella per inserirlo nel Quartiere San Paolo, senza nemmeno avere un accesso stradale da quest'ultimo.
Anche il vicino Parco di Commodilla è stato inserito nel Quartiere San Paolo: anche su questo, si potrebbe parlare della sua inclusione nel Quartiere Garbatella, così come degli edifici all'angolo tra Largo delle Sette Chiese e Via di Giovannipoli che hanno maggiori analogie con la Garbatella che con San Paolo.
C'è inoltre il caso di Via Pomponia Grecina: la strada storicamente è più affine alla Garbatella (pur essendo fuori dai lotti storici) che a San Paolo. Non solo la via senza uscita è accessibile solo dalla Garbatella (dal Largo delle Sette Chiese), ma la mappa di Marino e Gigli del 1935 mostra che alcuni edifici erano già presenti in quest'area quando gran parte del Quartiere San Paolo doveva essere urbanizzato e ricadevano quindi in una zona di maggiore affinità con la Garbatella.
Altri siti che ne parlano:



Nessun commento:
Posta un commento
Info sulla Privacy