Via delle Zoccolette



Via delle Zoccolette è una strada del Rione Regola, compresa tra Via Arenula e Via dei Pettinari. 
Il nome di questa strada nasce dal Conservatorio dei Santi Clemente e Crescentino, qui istituito da Papa Sisto V Peretti, come parte del grande complesso noto come "Ospizio dei Mendicanti", e dove nel 1715 Papa Clemente XI aggiunse un settore dedicato alle "povere donne orfane", note a Roma con il nome di "zoccolette", che prima erano ospitate in un edificio presso Sant'Eligio dei Ferrari. 
In tale occasione i mendicanti vennero trasferiti nel complesso di San Michele a Ripa e le "zoccolette" divisero l'edificio con l'ospedale per sacerdoti poveri fondato dal farmacista Giovan Antonio Vestri.
Le zoccolette devono questo nome al tipo di calzature utilizzato generalmente da queste ragazze, ovvero gli zoccoli. Attualmente in dialetto romano con il termina "zoccola" si intende una meretrice. Il termine, seppur volgare, almeno in origine non aveva funzione dispregiativa, ma un tono affettuoso, anche se col passare del tempo questa accezione si è in parte perduta.
Il fatto che il termine "zoccolette" sia stato trasferito dalle orfane del conservatorio alle meretrici è in parte dovuto al fatto che molte di queste ragazze, uscite dal Conservatorio, iniziavano a praticare questo lavoro. Come nota tuttavia come le "zoccolette" al conservatorio imparassero arti come il cucito o la realizzazione di ceste, attività che permettevano loro di trovare lavoro in questo contesto e, perciò, spesso era così.


L'edificio del Conservatorio dei Santi Clemente e Crescentino è ancora esistente, seppur alterato in parte, per la realizzazione del Lungotevere. Risalente al suo primo nucleo, nel XVI Secolo, è una grande Edicola Sacra affrescata raffigurante la Madonna col Bambino tra Sant'Antonio Abate ed un altro Santo difficile da riconoscere, dal momento che il dipinto è rovinato.

Il Conservatorio lungo Via delle Zoccolette

Sull'edificio sono anche presenti altre targhe: una classica targa di proprietà, una che ricorda i lavori voluti da Papa Clemente XI, ed una moderna targa commemorativa che ricorda come i Duchi Scipione ed Arabella Salviati abbiano qui istituito il primo nucleo dell'attuale Ospedale Bambin Gesù ne XVI Secolo.
In origine la strada terminava davanti alla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio in Vicolo degli Strengari.

Via delle Zoccolette nella mappa del Nolli, il Conservatorio è indicato col numero 733

Alla fine del XIX Secolo la strada fu interessata ai grandi cambiamenti urbanistici post-unitari. A pochi metri da essa vennero realizzati i muraglioni del Tevere e ne risultò il Lungotevere dei Vallati, così come lungo la strada fu costruito il nuovo Ministero di Grazia e Giustizia, che si affacciò sulla vicina, realizzata anch'essa ex novo, Via Arenula.

Il raddoppio di Via delle Zoccolette verso Via Arenula in una carta del 1903

Inizialmente la strada si estendeva tra Via dei Pettinari e Vicolo degli Strengari, ma essa vide i confini mutare tra Via Arenula e Via dei Pettinari, venne dunque raddoppiata la sua estensione, nel teatto occupato da Vicolo del Melangolo, con la costruzione di villini verso Lungotevere dei Vallati, e del Ministero di Grazia e Giustizia dall'altro lato.
Un braccio della via cambiò nome in Via del Conservatorio nel 1901 e le strade vicine videro i confini modificati nel 1906. In quest'ultima occasione, nella seduta del Consiglio Comunale vi fu una protesta da parte dell'Onorevole Pilade Mazza che ritenne i nomi scelti come "oscure e luride contrade che presto dovranno scomparire". Anche se non scritto esplicitamente, possiamo pensare si riferisse a Via delle Zoccolette.


Negli anni '40 venne effettuata una vasta demolizione presso l'Ospizio della Trinità dei Pellegrini, il cui isolato raggiungeva Via delle Zoccolette. In un doppio intervento l'architetto Caniggia vi realizzò un grande complesso per edifici abitativi.
Oggi Via delle Zoccolette, per il suo insolito nome è spesso soggetto di cartoline ed articoli che ne illustrano la storia toponomastica. E' interessante come gli zoccoli, oltre che alla parola che da il nome a questa strada e che abbiamo trattato, dia il nome anche ad una parola di tutt'altro significato quale sabotaggio. Essa infatti viene dal francese "sabot", che significa zoccolo, perché ai tempi della Rivoluzione Industriale tale calzatura in legno era usata durante le proteste per bloccare le macchine, appunto, sabotandole.

Altri siti che parlano dell'argomento:
Via delle Zoccolette - in Borgato

Nessun commento:

Posta un commento

Info sulla Privacy