Stazione di Roma Porta San Paolo




La stazione di Porta San Paolo è il capolinea di Roma della linea ferroviaria Roma Lido, in origine Roma Ostia Mare, situata in Piazzale Ostiense, nel Quartiere Ostiense.
Fu progettata da Marcello Piacentini nel 1920, dopo aver vinto il concorso per entrambe le stazioni di testa della nuova linea in costruzione, una a Roma, l'altra ad Ostia.
Il giovane architetto adottò una sintesi tra il linguaggio stilistico della secessione viennese, che ammirava particolarmente, con quello rurale italico, che stava caratterizzando il dibattito architettonico di quegli anni, e la monumentalità classica.
Le due stazioni erano pressoché identiche, avendo la stessa pianta, differivano solo per il coronamento: mentre quella di porta San Paolo era sormontata da un timpano, quella di Ostia terminava con un'architrave orizzontale raccordato da volute e sormontato da una torretta su cui era posto un orologio.
I lavori di costruzione iniziarono il 28 Gennaio 1921, riguardarono prima il fabbricato viaggiatori, furono poi estesi alle banchine con la successiva costruzione delle pensiline. Il pittore Giulio Rosso intanto provvedeva a decorare le pareti dell'atrio della biglietteria.

Il cantiere della stazione nel 1922

Il 10 Maggio 1922 il primo ministro Giovanni Giolitti visitò il cantiere della stazione arrivato a buon punto. Nel giugno del 1923 l'ente SMIR (Sviluppo Marittimo e Industriale  di Roma), che aveva in carico la realizzazione della linea ferroviaria e delle stazioni, fu liquidato e i lavori furono sospesi fino al 1924, anno in cui furono ripresi dalla SEFI (Società Elettro Ferroviaria Italiana). Le due stazioni erano comunque complete, mancavano solo l'armamento e la linea aerea elettrica.

Il fabbricato viaggiatori in costruzione nel 1923

Molte furono le innovazioni apportate da Piacentini nella progettazione della stazione: l'altezza delle banchine allo stesso livello dei treni, la mancanza di un settore per le partenze e uno per gli arrivi, la biglietteria unificata e la costruzione delle pensiline in cemento armato, le prime della storia Italiana.

La stazione di Porta San Paolo nella pianta IGM del 1924

La stazione ospitava dodici binari disposti a coppie, di cui sei arrivavano fino al fabbricato viaggiatori coperti dalle quattro pensiline.
Con l'arrivo della SEFI furono rapidamente conclusi gli ultimi ritocchi quali l'installazione dell'orologio nel tondo apposito, e la realizzazione della scritta SOCIETÀ ELETTRO FERROVIARIA ITALIANA, e sotto FERROVIA ROMA-OSTIA nel timpano. L'inaugurazione della nuova linea ferroviaria fucelebrata il 10 agosto 1924 da Mussolini in persona, che si recò in treno ad Ostia Mare e prese parte al ricevimento svoltosi allo stabilimento Roma.


Nonostante i terribili bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che colpirono anche parte della stazione, i danni furono minimi ed oggi, dopo un restauro filologico eseguito nel 1995, è tornata al suo splendore originario.



La facciata su Piazzale Ostiense è caratterizzata da un avancorpo contenente l'ampio portico sostenuto da quattro pilastri quadrangolari in stile secessione con la base in travertino bugnato decorato da sfere a terra. Ai lati dell'ingresso vi è un'unica grande finestra al pian terreno, mentre in quello superiore la facciata subisce una rientranza, occupata da una terraza, le pareti sono decorate ad intonaco rustico modellato a piccole line tratteggiate, in basso invece sono contornate da una fascia in travertino a bugnato.

Particolare del portico della stazione

Sopra al portico dei semplici riquadri conducono al cornicione sormontato dal grande timpano che ospita l'orologio. Il tetto è a spioventi in coppi alla romana.



L'interno è occupato dal grande atrio monumentale, con soffitto a cassettoni in stucco, su cui si affaccia la biglietteria, dotata un'ampia volta a botte decorata a riquadri esagonali, di ispirazione classica. Sulla parete di fondo si apre una grande finestra semicircolare che affaccia sui binari.
La biglietteria originale, in noce e di aspetto mistilineo, è stata perduta, sostituita da una di forme più semplici nel 1996. Il pavimento è rivestito di fasce di marmo bianco e nero alternate in motivi regolari ad angoli acuti.
Le decorazioni interne furono ispirate a temi di ambientazione marina che rimandavano alla destinazione cui portava la ferrovia.



Sulla cornice modanata del soffitto si appoggiano granchi di stucco, il grande arco che sovrasta la biglietteria è decorato da una fascia di stucco che rappresenta una rete da pesca su cui si trovano dei medaglioni contenenti conchiglie, polipi, pesci e crostacei.



Le pareti sono occupate da splendide decorazioni a graffito eseguite dal pittore Giulio Rosso nel 1922 e restaurate nel 1995. Il giovane artista fiorentino si era da poco trasferito a Roma, e aveva lavorato alle decorazioni pittoriche e a graffito del quartiere Coppedè, conosciuto Marcello Piacentini, iniziò con lui una collaborazione che durò molti anni.
Si tratta di quindici graffiti a stucco bicromo di cui undici sono nell'atrio e quattro nei corridoi che portano ai binari.



Il largo pannello sopra l'ingresso rappresenta Nettuno contornato da animali marini e putti che portano ceste colme di frutta e pesci.



Sopra le porte d'ingresso laterali sono raffigurati una Nereide su Pistrice, un mostro marino, e il fratello Nerite, che gioca con una creatura marina.



Le pareti laterali sono occupate da  raffigurazioni di due pescatori in piedi, con una sirena intrappolata in una rete, sul lato sinistro e seduti, uno dormiente e l'altro con un pesce infilzato nell'asta, sul lato destro.



Quattro riquadri più piccoli completano le decorazioni dell'atrio, vi sono raffigurati dei putti: in uno tengono una rete piena di pesci, in un'altro portano un pescespada, un'altro ancora in cui portano modelli di navi, nell'ultimo sfruttano il vento tenendo con le mani una vela annodata alla caviglia.



Nei due corridoi che conducono ai binari si trovano quattro pregevoli grandi graffiti.



Nel corridoio di sinistra sono raffigurate tre sirene che fuggono tra i flutti dall'aurora, rappresentata da un putto che sorregge una torcia.



Sull'altra parete tre ragazze, stese su tre navi a vela, navigano sospinte dai venti, in un mare pieno di pesci.



Nel corridoio di destra, da un lato, una sirena fugge inseguita da un tritone, dall'altro un tritone sostiene una grande conchiglia piena di frutti di mare e pesci, accompagnato da piccoli tritoni.


1 commento:

  1. Salve sono alla ricerca di testi sulla stazione di porta S. Paolo e delle decorazioni di Giulio Rosso, sapreste consigliarmi ? Grazie mille in anticipo!

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