Ex Deposito ATAC San Paolo


L'ex Deposito ATAC San Paolo si trova in Via Alessandro Severo all'angolo con Via della Collina Volpi, nel Quartiere Ostiense
L'origine di questa struttura risale al 1928, quando venne realizzato con il nome di Deposito del Littorio per ospitare le prime vetture elettrificate tranviarie che iniziarono a raggiungere in quegli anni la Basilica di San Paolo.

Il Deposito ATAG in costruzione

In quegli anni, il confine meridionale di Roma era grossomodo al Gazometro: oltre questo iniziava ad essere costruita la Garbatella e andando ancora più a Sud la Basilica di San Paolo rappresentava il punto d'attrazione più meridionale che non fosse lontano dall'abitato di Roma. 
Per questa ragione nella storia del trasporto pubblico San Paolo, che potremmo definire "lontana ma non troppo" rispetto alla Roma urbanizzata del tempo, era sempre stata un importante punto di riferimento nonché uno snodo strategico. Oggi rappresenta invece una zona più che consolidata dell'abitato, e questa considerazione può sembrare strana.

Il Deposito del Littorio nella mappa di Marino e Gigli del 1934

La costruzione della Garbatella portò negli anni Venti alla realizzazione di nuove linee tranviarie nell'area dell'Ostiense, che contribuirono alla necessità di realizzare in quest'area una rimessa per il trasporto pubblico.



Tale struttura venne dunque realizzata, nel consueto stile barocchetto in voga all'epoca, ai piedi dei Colli di San Paolo, nell'area di Via di Grotta Perfetta, strada che all'epoca arrivava fino alla Via Ostiense all'altezza di San Paolo, sull'attuale Via Alessandro Severo, all'angolo con l'attuale Via della Collina Volpi.
Il grande deposito si trova affossato rispetto a Via Alessandro Severo, poichè questa è stata costruita negli anni cinquanta ad un livello superiore.
La struttura si sviluppa lungo Via Alessandro Severo per un piano di altezza con il lungo muro delle officine, su cui si aprono le finestre inframmezzate da semplici bugnature.



All'incrocio con Via della Collina Volpi si apre la grande facciata retrocessa e posta in diagonale, contenente la grande apertura d'ingresso per i tram, sormontata da un'ampia finestra termale, decorata da una vetrata sorretta da un'intelaiatura in ferro battuto. Ai lati della vetrata si trovano due grandi stemmi contenuti in un doppio cartiglio, decorato da un festone, in cui sono raffigurati, a sinistra, le effigi del Governatorato, oggi cancellate, a destra, la lupa capitolina.
Sopra la vetrata si trova la scritta AZIENDA TRAMVIE AVTOBVS DEL GOVERNATORATO (ATAG). La facciata termina con un timpano decorato da cornici modanate.
L'angolo accanto alla facciata è decorato da una nicchia in stucco in cui è stata posta negli anni cinquanta la statua di una Madonna.



Lungo Via della Collina Volpi si trovavano gli uffici e l'amministrazione, la facciata si sviluppa su due piani.
Il portone d'ingresso è di forma quadrangolare decorato da bugne lisce di stucco ed è decorato da un'architrave orizzontale, superiormente, la finestra ad arco che lo sormonta è decorata da un'arcata strombata su lesene, affiancata da due stelle in stucco.
La rimessa sul lato di Via della Collina Volpi

L'interno è vastissimo, riconvertito negli anni settanta a ricovero per autobus, con la rimozione dei binari. È costituito da una struttura in cemento armato, sormontata da quattro grandi coperture arcuate che si sorreggono su pilastri. Aveva venti linee di stazionamento e riparazione per i tram.

L'interno del grande deposito tramviario




La presenza della rimessa contribuì sicuramente allo sviluppo della zona dei Colli di San Paolo e della Collina Volpi, dove all'epoca esisteva un insediamento abitato lontano dalla città urbanisticamente consolidata.

Il Deposito del Littorio in costruzione nel 1927

Seppur con la riforma tranviaria del 1930 il capolinea della Basilica di San Paolo passò da essere servito da ben sette linee del tram a una sola, la rimessa rimane strategicamente importante per il trasporto pubblico romano e per i tram che servono invece la Garbatella.
La forte limitazione dei tram a Roma e in particolare in questo quadrante porteranno alla costante riduzione dell'utilizzo per mezzi tranviari della rimessa, che venne quindi usata, a partire dagli anni settanta, principalmente per gli autobus fino al 2000, anno della sua chiusura.
Da quel momento, come per altri edifici dello stesso tipo, sono arrivate diverse proposte di riutilizzo, che al momento non hanno avuto seguito concreto: il deposito attualmente risulta infatti abbandonato.
Nel giugnio del 2011 il deposito fu occupato da circa venti nuclei familiari che protestavano contro la svendita del patrimonio ATAC voluto dalla giunta Alemanno. L'occupazione terminò il 31 ottobre 2011 con l'intervento delle forze dell'ordine.

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