Via della Vite


Via della Vite è una strada del Rione Colonna, compresa tra Via del Corso e Via di Propaganda. Fino dal Medioevo la zona in cui questa strada si trova divenne poco abitata, adibita soprattutto a vigne e orti, finché nel XVI Secolo non vi sorse un nuovo quartiere. La vicinanza di una delle vigne di proprietà del Monastero di San Silvestro è probabilmente alla radice del nome di questa strada, così come altre strade della zona devono i nomi alle vigne preesistenti. La zona in quell'epoca era costituita da casupole dove risiedevano peraltro molte prostitute: non è un caso che qui vicino nel XVI Secolo nacque la contrada dell'Ortaccio, una zona recintata dove in quel periodo si cercò di organizzare e confinare il fenomeno della prostituzione.
Lungo Via del Corso, all'altezza di questa strada, esisteva il cosiddetto Arco di Portogallo, un arco di epoca tardoantica che venne realizzato lungo la Via Lata. Tale arco venne inglobato in parte dal Palazzo Ottoboni, risalente al XVII Secolo e posto proprio all'angolo tra Via della Vite e Via del Corso. Negli anni '60 del XVII Secolo importanti lavori portarono a rettificare questo tratto di Via del Corso, con tanto di demolizione dell'arco, come ricorda una targa. Il palazzo passò poi in eredità alla famiglia Boncompagni ed è per questo ricordato oggi come Boncompagni-Ottoboni.
Sempre all'angolo tra la strada è presente una grande Edicola Sacra raffigurante l'Annunciazione.

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