Villa Calderai



Villa Calderai è una villa che si trova in Corso d'Italia n. 44 nel Quartiere Pinciano.
Fu costruita nel 1902 da Amedeo Calcaprina per l'ingegnere e costruttore Ugo Calderai. Era uno degli edifici liberty più importanti di Roma.

Villa Calderai ( foto L'Architettura Italiana)

Il corpo principale aveva tre piani, le finestre erano architravate e avevano decorazioni in maioliche floreali, anche il cornicione tra gli ultimi due piani era ricoperto da maioliche colorate, l'ultimo piano era dipinto a girali di foglie.
L'ingresso si apriva su un portico angolare costituito da due arcate su ogni lato sostenute da grosse colonne con capitelli floreali.

Villa Calderai (foto Archivio Storico Capitolino)

La torre era l'elemento più spettacolare per la ricchezza figurativa: grandi volute di stucco si trovavano tra il piano terra e il primo piano e terminavano in un gruppo di quattro maioliche raffiguranti fiori. Gli architravi delle finestre del primo piano erano decorati da maioliche. La torre terminava con una profusione di stucchi: pilastri strigilati, teste femminili sui capitelli, cariatidi di gusto liberty a reggere il cornicione modanato del terrazzo.
Sulla sommità una spettacolare copertura di ferro battuto e vetro a bande di vari colori riparava dalle intemperie.


Nel 1910 la proprietà passò ai Torlonia che decisero di affidarne la ristrutturazione a Gustavo Giovannoni, furono eliminati gli elementi floreali per avere un ornato più classico. 


La torre venne restaurata sezionandola al livello del tetto realizzando superiormente una loggia, con l'aggiunta di due colonne corinzie sui lati lunghi e una su quelli brevi.

Villa Calderai dopo il restauro di Giovannoni

Rimangono ancora oggi la splendida cancellata in ferro battuto, le balaustre dei balconi, sempre in ferro battuto, il cornicione in maiolica tra primo e secondo piano, i fiori di ceramica del cornicione dell'attico.


Dal 1933 l'edificio principale ospitò l'Albergo Washington, mentre nelle scuderie si installò la gelateria Fassi. 
Il 3 novembre 1986 la villa venne dichiarata di rilevante interesse culturale dalla Soprintendenza.


Gli interni in parte sono rimasti quelli originali liberty. La Soprintendenza possiede foto degli interni scattate nel 1986.

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