In Via Appia Nuova all'angolo con Piazza dell'Alberone, nel Quartiere Appio-Latino, è presente un'Edicola Sacra con l'Immagine della Madonna del Divino Amore. Tale immagine riporta sotto una targa con scritto "A ricordo dell'incolumità di Roma 4 Giugno 1944", la data della Liberazione di Roma da parte degli Alleati: il voto per l'incolumità di Roma è uno degli elementi cui è legata la devozione alla Madonna del Divino Amore.
Codici postali di Salonicco
A seguire una serie di elenchi relativi ai Codici Postali (chiamati dai greci TK, sigla di Ταχυδρομικός Κώδικας, l'equivalente del nostro "CAP") della città greca di Salonicco. Tale codice è esattamente come il nostro CAP: si tratta di una serie numerica usata per la corrispondenza usata per distinguere le diverse zone e renderle più facilmente identificabili per chi smista la corrispondenza.
In molti casi, quello che in Grecia si chiama TK e in Italia CAP, è conosciuto come ZIP Code, così chiamato nei Paesi anglosassoni che per primi lo hanno utilizzato.
A Salonicco, i TK iniziano per 54, 55 e 56, ma adesso andiamo a vedere nello specifico quali sono i codici postali delle diverse zone di Salonicco.
54621 - Torre Bianca
54622 - Agia Sophia, tra Agias Sophias, Dimitriou Gounari, la Egnatia e il lungomare
54623 - Zona di Agia Theodora, tra la Egnatia, il lungomare, Agias Sophias e il Viale Aristotele
54624 - Zona di Piazza Aristotele e del Mercato Modiano, tra il Viale Aristotele, il lungomare, Mitropoleos, Ionos Dragoumi,e la Via Egnatia
54625 - Ladadika, tra il molo e la Egnatia
Madonna col Bambino in Via Tommaso Fortifiocca all'angolo con Via Adolfo Omodeo
All'angolo tra Via Tommaso Fortifiocca e Via Adolfo Omodeo, nel Quartiere Appio-Latino, è presente un'Edicola Sacra raffigurante la Madonna col Bambino in stile robbiano.
Statua di Cristo in Via Clelia
In Via Clelia, nel Quartiere Tuscolano, sulla parete di una palazzina, è presente un'Edicola Sacra contenente una statua di Cristo.
Targa in memoria di Antonio Manieri
La targa in questione si trova in Via Suessola, nel Quartiere Appio-Latino, e ricorda Antonio Manieri, professore morto combattendo in Albania nel 1941 cui fu dedicato l'istituto scolastico privato Manieri che tra il 1954 e il 2022 ebbe sede in questa strada.
Siti archeologici nel Quartiere Appio-Claudio
A seguire una lista dei siti archeologici presenti nel Quartiere Appio-Claudio, elencati in ordine alfabetico.
Villa delle Vignacce, dentro il Parco degli Acquedotti
Architetture civili del Rione Prati
A seguire, in ordine alfabetico, una serie di architetture civili comprese nel Rione Prati:
Palazzo della Società Romana di Imprese Edilizie, in Via Germanico
Villini del Quartiere Aurelio
A seguire un elenco alfabetico dei villini presenti nel Quartiere Aurelio
Villino Pacelli, Via Aurelia
Targa in memoria dell'amicizia tra Gifu e Roma
La targa in questione si trova tra Viale della Domus Aurea e Viale Serapide, all'interno del Parco del Colle Oppio, nel Rione Monti, e celebra l'amicizia tra Roma e la città giapponese di Gifu, capoluogo dell'omonima prefettura. Tale targa, che riporta anche una scritta in giapponese, è stata qui posta dall'Associazione di Sakura di Gifu in collaborazione con il servizio giardini di Roma nel 1997.
Targa in memoria del Conservatorio per le vergini miserabili
La targa d'inciampo in questione si trova in Via Michelangelo Caetani, nel Rione Sant'Angelo, e fa parte delle targhe che ricordano i luoghi collegati alla vita di Sant'Ignazio di Loyola. Nello specifico ricorda come l'edificio di fronte al quale la targa si trova fosse la sede del Conservatorio per le vergini miserabili cui accanto è posta la data 1546, in cui venne fondato.
Villa delle Vignacce
I ruderi della Villa delle Vignacce si trovano nel Parco degli Acquedotti, all'altezza di Via Lemonia, nel Quartiere Appio-Claudio. Tale residenza fu realizzata al tempo dell'Imperatore Adriano, tra il 125 e il 130 dopo Cristo, su iniziativa pare di Quinto Servilio Pudente, importante proprietario di fabbriche di mattoni - una delle maggiori industrie della Roma del tempo -, come si evince dai bolli presenti sui laterizi e le condutture rinvenuti.
Si trattava di un vasto complesso residenziale situato su una piccola altura artificiale che ne offriva così una posizione privilegiata intorno al IV Miglio della Via Latina. Nella villa erano presenti uno stabilimento termale e giochi d'acqua, e fino al IV Secolo ha subito modifiche e interventi di vario genere.
La maggior parte dei ruderi visibili nell'area del Parco degli Acquedotti risalgono proprio allo stabilimento termale, ma nell'area sono state rinvenute numerose sculture riconducibili alla villa: una statua di Afrodite, il Ganimede Chiaramonti, la Tyche di Antiochia, una scultura raffigurante Giulia Domna moglie dell'Imperatore Settimio Severo, conservati presso i Musei Vaticani. Nel 2009 è stata inoltre trovata una statua di Marsia, che è stata collocata presso la Centrale Montemartini.
Altri siti che ne parlano:
Roma durante l'età liberale
Quando si studia Roma nell'età contemporanea, si tende a dividerla in momenti temporali sufficientemente vasti e delimitati da grandi avvenimenti storici: l'annessione al Regno d'Italia, le due Guerre Mondiali, il Fascismo, la nascita della Repubblica. In questo contesto, tuttavia, Davide Riparbelli ha voluto realizzare un'opera particolarmente specifica, intitolata appunto "Roma nell'età liberale" (Youcanprint 2025), che si concentra su quel breve ma ricco quanto affascinante periodo che va dalla presa di Roma da parte dell'esercito sabaudo al 1883, anno del primo Piano Regolatore che porrà le basi dello sviluppo successivo della Capitale del neonato Regno d'Italia.
Facciamo però un piccolo passo di lato, solo in apparenza disordinato ma necessario a collocare meglio questo libro e del periodo trattato: chi è Davide Riparbelli, l'autore di questo testo? Una vita di lavoro al servizio del Quirinale durante la quale ha collaborato a numerose ricerche documentali e artistiche, nel 2024 autore del libro "Sarnano 1494 l'America di Colombo nella chiesa delle Grazie" in cui tocca un altra storia molto specifica, Riparbelli è anche un amico di Rerum Romanarum. Lo abbiamo conosciuto quando ha scritto a questo sito per segnalarci e invitarci ad approfondire la vicenda di Via Leopoldo Ruspoli, la strada dedicata a un sindaco che non è mai esistito. Sorte vuole che quei sindaci e quegli amministratori - quelli esistiti realmente, si intende - cui sono dedicate le strade del Quartiere Portuense sono oggi i protagonisti del libro di Riparbelli.
Il punto principale di Roma nell'età liberale è proprio il ruolo di questi amministratori, le prime mosse di quella che era fino a pochi giorni prima la capitale dello Stato Pontificio e in quel momento si trovava a essere la capitale del Regno d'Italia, che non aveva più quella classe dirigente costituita dal ceto ecclesiastico e dalla nobiltà nera e doveva andare a inventarsene uno nuovo. Con la Chiesa trovatasi tutto d'un tratto confinata e tutte le figure a essa vicine gelide verso la monarchia sabauda in seguito al Non Expedit del Papa Beato Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878), il nuovo stato andò a creare i suoi nuovi quadri tra quell'aristocrazia che aveva scelto di parteggiare per i Savoia.
E' proprio questo, la fine di un ordine e la provvisoria assenza di uno nuovo che va a formarsi in quegli anni, a rendere questo periodo particolarmente importante oltre che affascinante e che allo stesso tempo lo vede relegato alla prima parte di un più ampio periodo post-unitario. Ma il lavoro di racconto dei fatti passo dopo passo, con un'attenzione certosina ai documenti consultati, mostra chiaramente come in questo periodo coloro che iniziarono a prendere le redini di quella che si apprestava a diventare la Capitale del Regno d'Italia iniziarono a muoversi man mano, talvolta per tentativi, talvolta con proposte valide o ingenue, adottate o messe da parte, verso istituzioni e consuetudini che nel tempo si sono consolidate e sopravvivono ancora oggi. Si trattò infatti di decidere come organizzare il nuovo Comune, che poteri attribuirgli, creare delle liste da presentare alle elezioni tali da mostrare le diverse sensibilità e prospettare i futuri amministratori mettendo insieme patrioti, reduci della Repubblica Romana del 1849, nobili fedeli ai Savoia, dargli in mano l'amministrazione e quindi compiti che non avevano mai avuto se non a livello di gestione di tenute o proprietà, come per le grandi famiglie nobili che presero parte a tale stagione. Fatti che oggi ci sembrano scontati ma che furono il frutto di tutti questi passaggi raccontati nel libro.
L'opera di Riparbelli mette mano a documenti amministrativi, delibere, dati elettorali e bilanci economici e che mostra come passo dopo passo Roma abbia trovato la sua dimensione amministrativa, politica e, soprattutto è il caso di dire, urbanistica. Il percorso, infatti, si conclude nel 1883 con l'approvazione del Piano Regolatore che sancisce non solo un punto fermo importante che simboleggia non solo il raggiungimento di un equilibrio, ma anche un fondamentale punto urbanistico che traccerà la prospettiva del futuro sviluppo della "Terza Roma", quella contemporanea e capitale dello stato italiano. Molto dello sviluppo che vedremo non solo negli anni immediatamente successivi, ma anche decenni dopo, fino al Fascismo, trova le sue radici in questo progetto, i cui elementi verranno ripresi e riadattati alle nuove esigenze urbanistiche e politiche. Ed è frutto di quegli anni che pur tra tentativi e incertezze hanno posto le basi della Roma contemporanea.
Palazzo della Società Romana di Imprese Edilizie
Il palazzo della Società Romana di Imprese Edilizie si trova in Via Germanico n. 107 nel Rione Prati.
Fu costruito dalla omonima società su progetto dell'architetto Marcello Piacentini nel 1919, venne terminato nel 1921.
L'edificio si sviluppa su sei piani e fu disegnato dal giovane architetto in uno stile ispirato alla Secessione Viennese, con l'utilizzo di elementi nuovi nell'architettura Romana, quali bow window e verande vetrate, che ne fa uno dei migliori esempi di architettura liberty di Roma.
Il palazzo è caratterizzato da un bugnato in travertino al pianterreno, il resto della facciata è rivestito ad intonaco rustico.
Alle due estremità è collocata una fila di verande arcuate, mentre più centralmente si trovano due file di bow window, nei quali, al piano terra, è posto il portone d'ingresso.
Quest'ultimo è decorato da una pelle di leone in stucco, situata sopra l'arco di volta. L'ultimo piano è occupato da grandi finestre ad arco a tutto sesto, sull'attico, in corrispondenza dei bow window si trovano due cimase decorative ricoperte di coppi alla romana.
Targa in memoria dei benefattori dell'Orfanotrofio Gesù Nazzareno
La targa in questione si trova all'interno della scuola Maria Ausiliatrice, in Via Dalmazia, nel Quartiere Trieste, ed elenca una serie di benefattori dell'Orfanotrofio Gesù Nazzareno, istituzione che ha preceduto l'attuale scuola Maria Ausiliatrice nel suddetto edificio.
Targa in memoria della realizzazione della scuola Maria Ausiliatrice
La targa in questione si trova all'interno della scuola Maria Ausiliatrice, in Via Dalmazia, nel Quartiere Trieste, e ricorda tutti i vari passaggi della realizzazione del suddetto istituto.
Targa in memoria della prima rappresentazione di Tosca
La targa in questione si trova all'interno del Teatro dell'Opera di Roma, nel Rione Castro Pretorio.
Ricorda la prima rappresentazione assoluta dell'opera Tosca, di Giacomo Puccini, andata in scena il 14 gennaio del 1900.
È stata inaugurata il 14 gennaio 2025 per l'anniversario dei 125 anni dall'evento, alla presenza del Sindaco di Roma Gualtieri e del Sovrintendente del Teatro dell'Opera Giambrone.
Villino Pacelli
Il Villino Pacelli è situato in Via Aurelia N. 290, nel Quartiere Aurelio, oggi ospita l'Ambasciata della Repubblica delle Filippine presso l'Italia.
L'edificio fu costruito nel 1906 dall'architetto Giulio Magni per il finanziere Ernesto Pacelli, Presidente e fondatore del Banco di Roma.
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| Ernesto Pacelli |
Magni utilizzò un linguaggio liberty, con influssi del Nord Europa, appresi nel lungo soggiorno a Bucarest, che culminano nella torre angolare affacciata su Via Aurelia.
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| Il villino prima dell'ampliamento del 1908 |
In origine la facciata d'ingresso era situata ad Ovest. Era preceduta da un portico d'ingresso rialzato, dotato di una terrazza, su cui si apriva una porta finestra, questa era sormontata da una nicchia occupata dallo stemma Pacelli, sostenuto da due figure femminili.
Nel 1908 il villino venne ampliato proprio sul versante Occidentale costruendo un nuovo corpo di fabbrica di tre piani, sempre su progetto di Giulio Magni, sacrificando il portico.
Ulteriori lavori hanno comportato la soprelevazione del tetto a spioventi con un terrazzamento bordato di coppi alla romana.
Elemento di spicco del complesso è la splendida torre angolare, una delle più belle torrette in stile art nouveau di Roma.
È occupata all'ultimo livello da una grande apertura quadrangolare per ogni lato, oggi chiusa da una finestra, sostenuta da un barbacane stilizzato su mensole doppie. Sotto tale struttura si trova un grande orologio realizzato in maiolica e inquadrato da un ampio pannello rivestito di maioliche floreali.
Il tetto è a spioventi e culmina in una caratteristica guglia quadrangolare.
Il villino passò in eredità al Pontefice Eugenio Pacelli, che nel 1946 lo cedette alla Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata.
Venne acquistato da Francesco Sensi negli anni Settanta, il quale lo restaurò ad uso d'ufficio.
Divenne nel 1998 la sede dell'ufficio di Sensi, all'epoca proprietario della A.S. Roma.
Il patrimonio di Italpetroli passò successivamente all'Uniredit che lo mise in vendita nel 2012.
Nel 2018 il Governo delle Filippine acquistò l'immobile e tra il 2020 e il 2021 venne eseguito un restauro conservativo filologico, che ha restituito al villino gli originali colori chiari.
Bandiere dell'Italia e della Città del Vaticano
A seguire una serie di immagini di bandiere dell'Italia e dello Stato della Città del Vaticanoinsieme, con quella dell'Italia posta prima o in posizione prominente.
Immagini
Bandiere della Città del Vaticano e dell'Italia
A seguire una serie di immagini di bandiere dello Stato della Città del Vaticano e dell'Italia insieme, con quella del Vaticano posta prima o in posizione prominente.
Immagini
Targa in memoria di Salvatore Lenti
La targa in questione si trova all'interno della scuola Maria Ausiliatrice, in Via Dalmazia, nel Quartiere Trieste, e ricorda l'ingegnere Salvatore Lenti, che decorò la Cappella interna all'istituto Maria Ausiliatrice, accanto a cui la targa è posta. La targa è stata qui posta il 25 Dicembre 1930.
Spiagge libere a Roma
Per quanto il centro storico di Roma sia distante svariati chilometri dal mare, Roma è a tutti gli effetti un comune marittimo, con un lungo tratto di litorale in gran parte composto da una spiaggia, e questo vale anche per molti comuni limitrofi, a partire da quello di Fiumicino, fino al 1992 parte del Comune di Roma.
La spiaggia di Roma, che si espande nelle località di Ostia e Castel Fusano e a Fiumicino a Fregene, Focene, Maccarese e Passoscuro, è occupata da numerosi stabilimenti balneari, ma sono presenti anche numerose spiagge libere attrezzate.
Ecco dunque, per chi per qualsiasi motivo è interessato alle spiagge libere, dove si trovano sul litorale di Roma, elencate come da tradizione di questo sito per suddivisione toponomastica.
Quartiere Lido di Ostia Ponente:
- Spiaggia Libera Grigia, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza civico 72
- Spiaggia Libera Cotto, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Parco Willy Ferrero
- Spiaggia Libera Ocra, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Via Umberto Cagni
- Spiaggia Libera Senape, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Via del Sommergibile
- Spiaggia Libera Limone, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Via del Sommergibile
- Spiaggia Libera Rosa, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Via dell'Idrovolante
- Spiaggia Libera Sabbia, Lungomare Duca degli Abruzzi altezza Piazza Scipione Africano
- Spiaggia Libera Verde, Lungomare Paolo Toscanelli altezza Via Angiolo Pasqui
- Spiaggia Libera Gialla, Lungomare Paolo Toscanelli altezza civico 137
- Spiaggia Libera Sposi, Lungomare Paolo Toscanelli altezza civico 141
- Spiaggia Libera Bahia, Lungomare Paolo Toscanelli altezza Largo delle Sirene
Quartiere Lido di Ostia Levante:
- Spiaggia Libera Grigio, Piazza Sirio
- Spiaggia Libera Blu, Lungomare Duilio altezza civico 40
- Spiaggia Libera Il Curvone, Piazzale Magellano
- Spiaggia Libera Hakuna Matata, Lungomare Duilio altezza Via del Bucintoro
Quartiere Lido di Castel Fusano:
- Spiaggia Libera SPQR, Lungomare Amerigo Vespucci altezza Stazione Cristoforo Colombo Roma-Lido
- Spiaggia Libera Bianca, Lungomare Amerigo Vespucci altezza civico 142
Altri siti che ne parlano:
Targhe commemorative di Anversa
Handschoenmarkt
Koningin Astridplein
Dentro la Stazione Centrale:
Wijngardbrug
Zilversmidstraat
Le targhe commemorative di Bruxelles (Comune)
Aspchlaan (Boulevard d'Anspach)
- Targa in memoria di Giuseppe Mazzini
- Targa in memoria di Giuseppe Mazzini
Rue du Beguinage (Beginhoffstraat)
Rue des Minimes (Minimenstraat)
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